Scritta da: Silvana Stremiz

Meriggiare pallido e assorto

Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d'orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Commenti

    2
    postato da , il
    Montale non è tra i miei preferiti ma questa è un capolavoro
    1
    postato da , il
    in cima alla muraglia cocci aguzzi di bottiglia...dai tempi del liceo questa frase mi è rimasta nella memoria...grande montale

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