Scritta da: Salvatore Orefice

Duttile Amante

Rimembro l'essenza di primavera
lei distesa sotto gli alberi in fiore
m'aspettava con un fremito al cuore
tutti i meriggi, sempre fino a sera

la cingevo, ma non pareva vera
era dea, mi rendeva adulatore
l'amavo, lei gioiva ed era fiera
e da me traeva tutto l'ardore

ora lei, non m'aspetta più ansiosa
come faceva fino a sera tarda
io ne soffro, ne soffro veramente

è ancora lei la cosa più preziosa
in questa monotona vita assurda
in questa vita di duttile amante.
Composta lunedì 6 agosto 2012

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