Scritta da: Antonio Prencipe

Bastava accarezzare il rumore della pioggia

A luci spente dentro la muffa
di queste mura osservo le albe
rimaste sospese tra terra e fumo.
Brilla mentre tutto tace
il tuo sorriso soffocando
l'urlo incredulo del mio destino.
Ogni tanto piango lacrime e catrame.
Uno sfogo imparziale che mi fa capire
che in fondo un minimo di sensibilità
nel mio interno vive ancora.
Un calcio nel culo al mio cuore di gabbiano...
Il buio più amaro comunque
è più chiaro ora che sogno solo te.
Uno schiaffo in pieno volto...
Una parola d'amore...
Un bacio dissanguante mi leva di dosso
il vestito d'angoscia che ricopre il mio corpo.
Cuore di Gesù Cristo crocifisso
in mezzo ad una via...
Rinascerò dopo un salto a mezz'aria,
coscienza nuda e ustionate illusioni.
Bastava abbracciare l'aria che avvolge
questo metro quadro di stanza e scrivere
sulle ali del domani: "fa che sia vita
questo soffrire per te".
Camminare da soli a mezzanotte
mano tesa verso il silenzio,
udire il rumore della pioggia e sperare
di poter confondere l'odore della sconfitta
con quella dell'orizzonte più vicino.
Composta giovedì 1 dicembre 2011

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    Scritta da: Antonio Prencipe
    Ha partecipato al concorso
    VIIº concorso letterario internazionale di PensieriParole

    Commenti

    2
    postato da , il
    Grazie mille Cara Tindara un bacio grande.........................
    1
    postato da , il
    è bellissima Antonio ...sono rimasta esterefatta..... "fa che sia vita
    questo soffrire per te"......senza parole

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