Scritta da: Silvio Squillante

Nell'aria di marzo riconobbi i tuoi occhi...

Nell'aria di marzo riconobbi i tuoi occhi
respirando a pieni polmoni l'odor
di ciò che era assente tra di noi.
Il bacio sulla tua guancia
si colorò delle mille tinte dell'addio.
M'allontanai masticando una banale scusa,
che lasciava presagir le lacrime
crudeli, inaspettate, improvvise
proprio come quell'amore
che mai permesso chiese alle nostre vite.
Composta martedì 27 settembre 2011

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    Scritta da: Silvio Squillante

    Commenti

    2
    postato da , il
    Ha parole poetiche perchè "dovrebbe" essere una poesia. Lo so che non è in rima e tanto meno è scritta da un poeta. Ma si fa quel che si può Gaetano :D
    1
    postato da , il
    se fosse con meno "parole poetiche" credo ne guadagnerebbe molto, se mi è concesso un commento critico.... (odor, presagir, colorò)

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