Scritta da: Fiorella Cappelli

Festa di San Giovanni

Fuochi accesi nella notte
grande festa ora inizia
canti, vecchie e scope rotte
crepi il male e l'avarizia.

San Giovanni è già alle porte
usa l'aglio con dovizia
Ogni strega ha la sua corte
ti cattura con malizia.

Con l'iperico e la ruta
all'occhiello della giacca
la fattura resta muta
e l'avversità si stacca...

Di lumache gran consumo
con le corna son mangiate
tra i sabba c'è un gran fumo
le discordie dissipate.

Ventinove noci verdi
colte all'ombra della luna
il nocino che non perdi...
elisir della fortuna!

Questa festa è proclamata
col solstizio dell'estate
l'erba vecchia vien bruciata
nove erbe radunate.

Sosta il sole all'orizzonte
ora muta il suo cammino
le canzoni sono pronte
la magia... è qui vicino.

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    Info

    Scritta da: Fiorella Cappelli
    Riferimento:
    La poesia, tradotta in dialetto romanesco, partecipa al Concorso Dialettale, "San Giovanni 2011" indetto dal Centro Romanesco Trilussa.

    Commenti

    3
    postato da , il
    E' vero, Gaetano, è nata in romanesco e declamata in romanesco per la festa  di San Giovanni, la inserirò volentieri...:-))
    2
    postato da , il
    ps
    per me l'hai scritta in romanesco e poi tradotta ...
    1
    postato da , il
    Vogliamo il testo a fronte!!! :-))

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