Scritta da: duska

Più nulla è come prima

Mi correvi incontro. A stringere dolcezza,
a respirar sapore di casa e di sorriso
mentre io mi raccontavo per sognare
di vivere all'unisono la vita.

- Studia, stai attento, non far tardi -
mi canzonavi col motorino balzellando.

Ed io restavo ferma lì a guardarti
fino all'ultimo puntino in lontananza.

Tra bicchieri piatti e telegiornali
riempivo poi l'attesa del tuo ritorno:

credendo i sogni tuoi vicini ai miei
continuavo tranquilla quel tramestio.

Ora, che il tuo letto è di sogni disfatto
la scrivania vuota della tua ombra
il pavimento sgombro dei giovani passi
dei calzini, cuffiette spente e libri sparsi.

Le pareti spoglie della tua innocenza
di canzoni che fiorivano di speranza
del che, Dilan Dog e Harly Davinson sfavillante
inciampo nei frammenti di parole
col cuore pieno solo del tuo nome.

E mi emoziona quest'ardore indecifrabile
che si rispecchia nell'amore di mia madre
che continua la vita oltre tutti i silenzi.

E non credo c'entri sempre l'inverno che avanza
se non mi bastano più i miei canti
e voglio riempirmi delle tue cose
dell'eco dei tuoi ricordi incipriati, oggi,
che sei un uomo e vivi la tua favola lontano.

Io sono qui, dentro l'immensa stanza,
a misurare i passi del silenzio
a spiare l'alba ché presto avanzi
e mi rinnovi lo stupore della tua voce.
E lascio la porta un po' socchiusa.

Anche se il cuore sa
che niente è più come prima.

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    Scritta da: duska
    Dedica:
    Ai miei figli.

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