Poesie


Il nocciolo del male

Preludio sfiora
con le prime luci
il velo delle nuvole
che copre
l'esercito di corpi
dietro i sipari della carità.
Raggi buoni
come pensieri
partono da lontano,
il mondo ascolta.
Ora siamo nel tempo
dell'amore
dove si rende all'umiltà
un tributo,
ma senza cielo
limpido di stelle
con la tendenza
di retaggi stretti
l'animo sente forte
spalancare
le porte della soglia
al bimbo eletto
che si prepara
a nascere
nell'umile capanna
per scacciare
come una preghiera
il nocciolo del male
che divampa
nella pietà del cuore.
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    Scritta da: Joe Kowalski

    A te mia dolce sofferenza

    Se solo potessi bloccare
    il momento
    racchiuderlo in uno scrigno di velluto nero
    se solo potessi fermare
    il tempo
    come un calice di cristallo trasparente
    discendere in un vortice di vertigini
    di immagini di riflessi
    rispecchiati nei cristalli della cruda zuccherata
    sfumante realtà
    poi in un alone di violenza
    scagliare infrangersi su pietra dura
    e in mille pezzi spargersi
    se solo potessi cogliere
    le mille fratture
    rimettere in sesto
    ricreare la creazione
    ricomporre le mille parti
    dell'emozioni del tempo

    Chissà?
    Però il passare degli anni
    l'occhio attento di un vagabondo di strada
    forse... vedrà vedrà le mille
    avventure di un deserto incantato.
    Composta sabato 30 novembre 1974
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      Scritta da: Joe Kowalski

      Place Pigalle

      Un viola sfrontato
      le calze arrapanti
      del piacere notturno
      ad ogni angolo "invitano"
      a desideri velati
      tremante la bocca
      nell'affrontare la parola
      è un gioco veloce
      appagare la tua sete
      il desio non ha voce
      un brivido scorre
      a fior di pelle
      una voglia affannosa
      del profumo acre
      di una donna di strada.
      Composta domenica 30 novembre 1980
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        Scritta da: Joe Kowalski

        Laura

        Laura... qualcuno mi dice
        ieri sera ad esempio...
        han parlato di te... in modo...
        sì io gli ho forzato la mano...
        ma detto con simpatia... Claudia
        con decisione... ribatto...
        difendo... l'odio è solo una parola
        e certo non fa al caso tuo
        mi incazzo... la smeni...
        e li tarmi... quelle manie dei soldi
        di pagare subito
        nei luoghi affollati e tra... solo gli amici
        le tue strane... a volte... ma a pensarci
        dopo ci ridi... le dicono paranoie
        mi adatto a una simpatica normativa
        Laura... non mi prendere sul serio
        ma è umano sai...
        chi non ha degli inghippi... E poi
        parlo sempre di capire... ed ora
        cosa mi succede...
        lo devi dimostrare mi dico... ebbene sì
        Laura... ne parlo bene
        ne difendo il nome e salgo le scalette
        Claudia... mi ascolta... ribatte
        parla di grezzo... ma non la capisco
        la festa è domani... e...
        ti vedo tristemente sorridente...
        e i tuoi affanni... Paola tua figlia
        Walter l'amore che decanti ancora
        - sei molto bella -.
        Composta domenica 30 novembre 1980
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          Sogni hackerati

          Se hai un sogno non lo raccontare,
          te lo rubano peggio degli hacker.
          Tienilo chiuso, fai doppie mandate.
          E guai se ci pensi anche di notte
          arrivano i fantasmi e ti fanno svegliare.
          Sogni scomodi, sogni banali...
          Tutti vengono copiati!
          Dillo agli angeli magari ti sentono.
          Dillo alle stelle magari si avverano.
          Composta domenica 11 dicembre 2022
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            Granello di polvere

            Come un granello di polvere
            viaggio nel tempo, sospeso.
            Non so dove mi poggerò,
            forse dove conviene, forse dove c'è meno gente.
            Potrei mimetizzarmi ed essere come tutti gli altri granelli...
            insignificante, a volte fastidioso,
            a volte scomodo!
            Potrei aggregarmi ad altri
            ed essere buttato via dal primo piumino che passa.
            Invece me ne starò in disparte
            viaggerò nell'aria, nel tempo...
            Cercherò il vento
            che mi spingerà il più in alto possibile,
            dove tutto fa meno male,
            dove non fa paura amare.
            Composta domenica 11 dicembre 2022
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              Scritta da: Angela MORI
              Quando i viali del pianto
              Sperduta percorro
              e la mano fredda
              della notte
              mi accarezza
              quando sei sospeso
              tra le strisce sottili
              del rosso tramonto
              e nella prima
              stella della sera... mi manchi.
              Quando la carezza
              del vento sugli alberi diventa più violenta
              e gli uccelli smettono assonnati di cantare, quando le ombre
              giocano sulla strada
              e sul ciglio stanca
              da loro mi lascio abbracciare
              quando perdo
              ogni certezza
              e la notte mi fa paura
              mi manchi...
              Quando ossessione
              ed amarezza
              dipingono un tetro quadro fuoco ed acqua tormentano i miei sogni
              Quando tra la folla disperata non ti trovo
              e sul l'ultima barca
              Non ci sei e piango
              mi manchi...
              Non c'è ragione
              nesso logico
              e certezza
              non c'è realtà
              Né luogo
              dove posso abbracciarti Non c'è nulla
              che possa salvarmi
              da questo sogno
              che mi stritola dentro
              solo tu hai l'estremità
              del filo del mio destino
              ed e a te che arrivo.
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                Scritta da: Stefano Amoroso

                I sogni e la luna

                Chi sveglio di notte
                la luna a mirar
                di sogni si nutre.
                Ma quando, sopito,
                al son, si abbandona,
                la coscienza libra
                in sogni confusi,
                di svanita memoria.
                E quando,
                al rosseggiare del ciel
                che la stanca
                ragion, soccombe,
                e lì,
                che il cuor,
                al mirar, della luna,
                il sogno riprende.
                Composta giovedì 8 dicembre 2022
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                  Scritta da: Gabriele Ceci

                  Il mio ultimo rimpianto sarà di non avere dato tutto

                  Il mio ultimo rimpianto sarà di non avere dato tutto,
                  Perché?! Qualcosa ha teniamo sempre per noi.

                  Amore rimosso
                  amaro rimorso
                  tutto quello mai dato
                  tenuto al sicuro, al riparo.

                  Per la paura di amare, di lasciare spazio nel cuore
                  come se si potesse distrattamente riempire
                  di altro ma non di te, amore.

                  Si da per non avere, neppure in cambio
                  perché al trapasso, non verrà con noi.
                  Composta lunedì 12 dicembre 2022
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