Poesie


Natale oggi

Natale è un pensiero che vola
sull'onda del Web,
si ferma su schermi di tempo
che corrono arditi a spiare
e scoprono
oltraggi condotti a negare
le leggi del cuore,
catene di lutti
guidate
dal fumo che ingombra
sentieri assettati di fame,
ossuti bambini
dagli occhi brillanti
che allagano
plaghe di terra sgualcita,
e sfarzi di mense sontuose
che invadono
vaste distese di brame.
Natale è un pensiero
che grida
con tutta la voce del cuore,
Natale è un fiore che sboccia
su terra trafitta dal gelo,
Natale è un bambino che nasce
necessita cure ed amore,
Natale è una stella del cielo
che insegna la via da seguire.
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    Scritta da: Giuseppe Sorbello

    Paradiso degli animali

    Sentirò la tua assenza
    che sussulterà la mia anima,
    vorrei che tu ci fossi,
    anche solo per una notte,
    ma purtroppo so, che questo non sarà possibile,
    perché tu adesso sei andata via...
    Oh! Se solo potessi scendere anche un solo istante scodinzolando come tu hai sempre fatto,
    con quella coda lunga e bella,
    il solo pensiero sarebbe il mio regalo più bello,
    la mia pace.
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      Scritta da: Marco Giannetti
      sei l'innesto mancato della luna, non voglio darti impressione di tristezza, meriti più importante valore perché tu sei acqua da bere nelle arsure dell'anima...
      ... del mio amore puoi chiudere gli occhi con filo di nebbia mentre imperversa l'arcobaleno...
      ... a te ho mostrato i bei tramonti d'Africa e parte dell'oriente, a te ho descritto i disegni "belli" di Cusco e machu picchu, ho abitato tra stelle cadenti, viste attraverso le fessure del tempio...
      Ho abituato il mio respiro ad un battito inverso così da stancare le membra anche quando il mio sonno è assente.
      Composta lunedì 19 dicembre 2022
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        Passeggiando sul sentiero che porta al fiume
        ho sentito suoni nati dal silenzio della notte
        sbocciare su corolle di fiori azzurri di cicorie
        in terreno con poco verde pieno di colombe
        che beccavano l'aurora svegliando il giorno.

        Mi accarezzava con garbo un venticello estivo
        ancora con il profumo della notte sul suo viso
        mentre il cane annusava l'erba piena di rugiada
        dove i sogni avevano lasciato un bel messaggio
        a chi per primo l'avrebbe svegliata con un bacio.

        Non ricordo se il mio saluto mattutino alla luce
        della tremolante aurora con raggi d'oro e rossi
        è stato captato nel silenzio luminoso dei colori
        dal malinconico giorno che sbadigliava ancora.

        Ho continuato a camminare sul sentiero di ghiaia:
        i sogni erano rimasti appesi come oscuri pipistrelli
        sui rami secchi dei pioppi che pungevano il cielo.
        I miei occhi per il gran fulgore del maturo mattino
        si erano incantati nel silenzio misterioso mattutino.
        Composta martedì 30 novembre 2021
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          La nuova melodia del giorno che nasce,
          cresce, solleva, sublima e tace.
          L'anima resta sospesa nella luce
          eliminando le ombre passeggere
          mute nel silenzio che piange.

          Navighiamo sospesi nella luce
          che brilla nel cielo azzurro celestino
          spinto da una forza che avanza.

          Le cicogne a schiere volano
          silenziose e leggere.
          Le colombe cittadine
          lasciano i tetti e i loro rami
          dirigendosi veloci ai campi arati
          per beccare chicchi di grano.

          La melodia del giorno
          continua il suo ritmo nella luce
          alleggerendo l'animo di chi lavora
          sotto i raggi del sole.

          Seguo il sorriso allegro
          di volti di ogni età e colore
          che in silenzio aspettano il bus
          che li porta al lavoro.
          Composta sabato 30 novembre 2019
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO

            Anziani dell'ultima guerra

            Brillano gli occhi degli amici anziani
            osservando bambini che giocano
            con un cagnolino bianco che abbaia.

            Non parlano ma dicono molto
            osservando la tranquillità del piccolo paese
            dove tutti si conoscono cantando insieme.
            Un bicchiere di vino innaffia la fantasia
            che galoppa su cavalli bianchi
            del tempo che fu e spuntano lacrime.

            Basta lo sguardo maturo degli anziani
            per leggere il messaggio di una vita trascorsa
            con fucili e cannoni massacrando senza ragione.

            Vita difficile di questi uomini
            maturati sotto la sferza di rivoluzioni
            e di guerre fratricide
            che feriscono come cardi nel cuore.

            Oggi sono nonni felici con anni sulle loro spalle
            ma il peso delle morti inutili pesano nei loro occhi
            racchiudendo lacrime di vecchi stanchi.
            Composta venerdì 30 novembre 2018
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              Raccogliamo nei nostri silenzi
              stelle cadenti profumate di mistiche voci celesti
              che ci invitano a guardare sempre più in alto.
              Ascoltiamo le stelle piene di note musicali
              che cadono nel cuore abbracciando la pace.

              Ci fermiamo a contemplare echi sgorgati come zampilli
              di acqua pura e chiara nell'immensità di un cielo
              bianco di ali d'angeli piene di nomi e fiori rari
              mentre le anime volano insieme alle farfalle.

              La musica celestiale ci spinge verso nuovi cieli
              dove la luce la portiamo addosso come lucciole,
              senza peso e senza fronzoli.
              Ci troviamo liberi in un silenzio maturo
              che ci spinge sempre più in alto a cercare la pace.
              Composta sabato 30 novembre 2019
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                Il nostro corto cammino che ci resta della vita
                lo dipingiamo a colori ardenti su pietre levigate.
                Corolle di fiori campestri ci salutano con inchini
                mentre la luce del sole nasce e muore sorridendo.

                Leggiamo curiosi i bisbigli della natura che canta
                aprendosi alla tenue luce del giorno che si sveglia
                mentre noi fissiamo il nostro sguardo sull'orizzonte
                per seguire la tiepida scia della notte che sparisce
                in attesa di dar spazio ai nostri sogni per volare.

                Abbiamo nelle mani le briglie di cavalli bianchi
                che ci seguono per superare ostacoli e fossati.
                Loro ci guidano nelle pianure e verdi montagne
                lungo i bei laghi, sulle soffici spiagge di sabbia
                dove le onde giocano e la vita fugge e ci bacia.
                Composta sabato 30 novembre 2019
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  Ascoltiamo l'abbaiare di un cane
                  nella tarda sera buia
                  quando la notte scende silenziosa
                  senza avvisarci
                  perché il cielo ha perduto la luce
                  delle sue belle stelle
                  mentre gli uomini abbiamo dimenticato
                  di rispettare le cose belle.
                  Il buio avanza sui tetti
                  sui vicoli di case oscure
                  mentre i cani continuano
                  ad abbaiare piangendo.
                  Qualcosa di strano sta succedendo
                  sotto il nostro cielo
                  mentre osserviamo contenti
                  la pioggia che scende.
                  Le gocce saltellano sulle tegole
                  che cambiano colore.
                  Le piante ringiovaniscono
                  il colore della loro chioma.
                  Il selciato delle strade luccica
                  al chiarore dei lampioni
                  mentre dietro i vetri
                  brillano occhi con stupore.
                  I cani zittiscono,
                  i contadini fanno un segno di croce
                  i bambini raccolgono gocce dietro i vetri
                  fingendo di lavare le manine
                  mentre scendono lacrime dal cielo
                  sui nostri strani sogni.
                  Composta sabato 30 novembre 2019
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                    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                    L'acqua cade dal cielo quando Dio vuole
                    per lavare la faccia della terra polverosa
                    rinfrescare l'aria calda che respiriamo
                    abbellire di verde i tanti boschi bruciati
                    lavarci ogni giorno per essere profumati.

                    La terra è azzurra per l'acqua che abbiamo
                    guardandola dall'alto quando navighiamo.
                    Gli oceani sono la nostra grande piscina
                    piena di pesci, fiori viventi e tomba umana
                    dove giacciono soldati, pescatori ed emigranti.

                    L'acqua, delizia essenziale degli esseri viventi,
                    è più preziosa dell'oro, è l'anima dell'esistenza.
                    Rispettiamola sempre senza mai maltrattarla:
                    e puliamo tutti i nostri mari di plastica micidiale.

                    Impariamo ad amare e rispettare madre natura
                    che ci abbraccia regalandoci tanta sua bellezza.
                    Noi siamo i veri custodi di questo grande giardino.
                    L'acqua del cielo riempie la terra che è lo scrigno
                    dove nasciamo e cresciamo per volare nell'infinito.
                    Composta sabato 30 novembre 2019
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