Filastrocche


in Poesie (Filastrocche)

Filastrocca della bilancia

Ho comprato una bilancia
che mi ha detto:
-mi fai male,
hai chilometri di pancia
che mi fanno sprofondare-
Poverina la bilancia,
l'ho comprata
e massacrata
lei però s'è vendicata
e con ghigno e anche sberleffo:
-Guarda i chili sono tanti
pacioccon col doppio mento-.
Basta devo rimediare
dieta ferrea dimagrante,
colazione due grissini,
mattinata con la mela,
pranzo e afferro i pomodori
a merenda una preghiera.
Per la cena un'insalata
e il gelato a me diletto,
caro Augusto te lo scordi,
va nei sogni in un cassetto.
La mattina poi alle cinque
vado a correre, a bruciare
che la pancia ora abbondante
si dovrebbe un po' sgonfiare,
per tornare il figurino
di quel tempo ormai passato,
non scrivevo le poesie
ma da tutti ero ammirato.
Con la pancia da poeta
ahi mi son lasciato andare
ma ho comprato la bilancia
con cui voglio bisticciare.
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    Scritta da: Carmine De Masi
    in Poesie (Filastrocche)

    Il sogno di paolino

    Un fanciullo assai efficace
    alto, biondo e assai vivace
    porta in giro amore e pace.
    Sognò di essere un impresario
    in un mondo immaginario
    recitava il suo Rosario.
    Era simpatico e libertino
    si chiamava Paolino,
    fabbricò un sottomarino
    lo chiamò San Pellegrino.
    Fece il giro intorno al mondo
    diffondeva il girotondo
    Attraccò in un luogo gradito
    il creato va custodito
    ed il mondo abbellito,
    poter giocare sul prato fiorito
    che profuma di pulito.
    Composta lunedì 4 aprile 2016
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      Scritta da: Alfonso Trivisonne
      in Poesie (Filastrocche)

      Bambina camomilla

      Dovrebbe essere come per i bambini
      che se bussi al cuore non risponde la testa al piano superiore!
      Sempre continuamente
      in giro tra la gente,
      senza troppi pensieri,
      né logiche e misteri.
      Mangiare, giocare, studiare, parlare,
      ballare, palestra, maestra, inglese e minestra!
      Ma cosa ne sapete di Giovanna!
      Bambina sempre stanca,
      la mano nella tasca!
      Parla quando le viene,
      va via se le conviene!
      Va a fare la merenda da Camilla,
      profumo clorofilla e beve camomilla!
      Dovremmo tenere presente i bambini
      che sorridono sui baci anche se proprio non gli piaci!
      Sempre spontaneamente
      amici della gente,
      non sanno giudicare,
      soltanto perdonare.
      Andare, tornare, scappare, sudare,
      urlare, violino, brodino, francese e budino!
      Ma cosa ne sapete di Giovanna!
      Bambina sempre stanca,
      la mano nella tasca!
      Parla quando le viene,
      va via se le conviene!
      Va a fare la merenda da Camilla,
      profumo clorofilla e beve camomilla!
      Ma cosa ne sapete di Giovanna!
      Bambina sempre stanca,
      la mano nella tasca!
      Parla quando le viene,
      va via se le conviene!
      Va a fare la merenda da Camilla,
      profumo clorofilla e beve camomilla!
      Composta venerdì 3 agosto 2018
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        Scritta da: Luca Aceti
        in Poesie (Filastrocche)

        Tiffany

        Di malelingue e maldicenze, ne cogliessimo i giusti effetti, ovvero nulli.
        Tiffany è bianca come il candore della neve, lieve e pallida passeggia allegramente.
        Gialla è l'invidia nel veder tale candore e non capir quel che serve ad un germoglio per sbocciare.
        Verdi sono i prati che da cornice vegliano il suo cammino vago e libertino.
        Viola è il suo vestito che riflette nella notte, in basso la luna opaca in una pozza, quando umide le strade e gente fuori poca ormai. Solo randagi gatti, s'avvicinano a lei.
        E il mattino azzurro, con aria fresca e vivace, spinge colei che di per sé una meta non ha, ma che trova spontanea gioia e voglia d'imparar.
        Volar non si può che con la mente e la forza che essa dà. Rinforza dì per dì, consapevolezza e virtù, di libertà e semplicità.
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          Scritta da: Luca Aceti
          in Poesie (Filastrocche)

          La poesia dei colori

          Questa è la poesia dei colori,
          con un po' di magia, rispecchia i valori.

          Grigio, vola lontano, io non indugio.
          Arancio, stai tranquillo, io mi arrangio.
          Verde, trovi sempre, chi si perde.
          Giallo, assai spavaldo, sembri un gallo.
          Rosso, sei tremendo, molla l'osso!
          Oro, curiosamente attratto, da ogni tesoro.
          Viola, molto creativo, come chi vola.
          Blu, culla la notte, ancora di più.
          Nero, così scuro, ma così vero.
          Bianco, saggio maestro, ma non lasci il banco.
          Trasparente, mostra in tal modo, spesso la gente.

          Concludo dicendo, ad ogni lettore:
          "un augurio profondo, di gioia e amore".
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