Scritta da: Silvana Stremiz

Segno

Sono nato sotto il segno dell'Autunno
Perciò amo i frutti e detesto i fiori
Rimpiango i miei baci ad uno ad uno
Come un noce bacchiato al vento racconta i suoi dolori

Eterno autunno o stagione mia mentale
Le mani degli amanti d'una volta cospargono il tuo suolo
Mi segue una sposa è la mia ombra fatale
Stasera le colombe spiccano l'ultimo volo.
Wilhelm (Guillaume) Apollinaire de Kostrowitsky
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Corni da caccia

    La nostra storia è nobile e tragica
    Come la maschera d'un tiranno
    Né drammi audaci o ammaliatori
    Né indifferenti minuzie sanno
    Render patetici i nostri amori

    E Thomas de Quincey succhiando
    L'oppio veleno dolce e casto
    La povera Anna andava sognando
    Passiam passiamo ché tutto passa
    Mi volterò all'indietro spesso

    Sono i ricordi corni da caccia
    Il cui bruito muore nel vento.
    Wilhelm (Guillaume) Apollinaire de Kostrowitsky
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Le campane

      Zingaro bello amore mio
      Ci siamo amati storditamente
      Senti che razza di scampanio
      E vuoi non lo sappia la gente

      Ci siamo nascosti assai male
      Con tante campane a tiro
      Dai campanili son state a guardare
      E ora lo spargono in giro

      Domani Cipriano ed Enrico
      Maria Orsola e Caterina
      La fornaia e suo marito
      E poi Geltrude mia cugina

      Sorrideranno quando passerò
      Nascondersi chi più potrà
      Sarai lontano Io piangerò
      Ne morirò Chissà.
      Wilhelm (Guillaume) Apollinaire de Kostrowitsky
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Marizibill

        A Colonia per l'Altavia
        Se n'andava su e giù ogni sera
        Offerta a tutti tutta malìa
        Finché di battere stanca sedeva
        Tardi a una losca birreria

        Sulla paglia si riduceva
        Per un suo pappa di pelo rosa
        Era un ebreo d'aglio sapeva
        Che giunto dritto da Formosa
        Tolta a un casino di Sciangai l'aveva

        Inette a equiparar la sorte
        So di persone d'ogni genere
        Incerte come foglie morte
        Gli occhi tizzoni nella cenere
        Mobili i cuori come le porte.
        Wilhelm (Guillaume) Apollinaire de Kostrowitsky
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Il ponte Mirabeau

          Sotto il ponte Mirabeau scorre la Senna
          E i nostri amori
          Me lo devo ricordare
          La gioia veniva sempre dopo il dolore
          Venga la notte suoni l'ora
          I giorni se ne vanno io rimango

          Le mani nelle mani faccia a faccia restiamo
          Mentre sotto
          Il ponte delle nostre braccia passa
          L'onda stanca degli eterni sguardi
          Venga la notte suoni l'ora
          I giorni se ne vanno io rimango

          L'amore se ne va come quest'acqua corrente
          L'amore se ne va
          Com'è lenta la vita
          E come la Speranza è violenta
          Venga la notte suoni l'ora
          I giorni se ne vanno io rimango

          Passano i giorni e passano le settimane
          Né il tempo passato
          Né gli amori ritornano
          Sotto il ponte Mirabeau scorre la Senna
          Venga la notte suoni l'ora
          I giorni se ne vanno io rimango.
          Wilhelm (Guillaume) Apollinaire de Kostrowitsky
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            I colchici

            Il prato è velenoso ma bello in autunno
            Le mucche pascolandovi
            Lente vi s'avvelenano
            Vi fiorisce colore d'occhiaia e di lillà
            Il colchico I tuoi occhi sono come quel fiore
            Violastri come il livido che li cerchia e l'autunno
            E lenta la mia vita per loro s'avvelena

            Arrivano fracassoni da scuola i ragazzini
            Incasaccati di panno e suonando l'armonica
            Colgono le freddoline che sono come madri
            Figlie delle loro figlie e color delle palpebre
            Che batti come i fiori batte il vento demente

            Il mandriano canta dolcissimamente
            Mentre per sempre il prato mal fiorito da autunno
            Abbandonan muggendo le mucche lentamente.
            Wilhelm (Guillaume) Apollinaire de Kostrowitsky
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              Scritta da: Silvana Stremiz

              Notte renana

              M'empie il bicchiere un vino che ha tremori di fiamma
              Udite la canzone lenta d'un battelliere
              Dice di sette donne viste sotto la luna
              Torcersi i capelli verdi e lunghi fino ai piedi

              Alzatevi e in girotondo cantate più forte
              Ch'io più non senta il canto di quel battelliere
              E mettetemi accanto tutte le ragazze bionde
              Col loro sguardo fisso le loro trecce ritorte

              Il Reno s'ubriaca il Reno specchio alle vigne
              Vi cadono a riflettervisi tremando gli ori notturni
              La voce canta sempre da rantolomorirne
              Le fate in verdi chiome che incantano l'estate

              Il bicchiere ha lo schianto d'un romper di risate.
              Wilhelm (Guillaume) Apollinaire de Kostrowitsky
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                Scritta da: Silvana Stremiz

                Hotels

                La camera è sola
                Ognuno per sé
                Presenza nuova
                Si paga a mese

                Il padrone dubita
                Pagheranno
                Giro per strada
                Come una trottola

                Il rumore delle carrozze
                Il mio brutto vicino
                Che fuma un acre
                Tabacco inglese

                O La Vallière
                Che zoppica e ride
                Delle mie preghiere
                Tavolo da notte

                E tutti insieme
                In questo hotel
                Sappiamo la lingua
                Come a Babele

                Serriamo le porte
                A doppia mandata
                Ognuno porta
                Il suo solo amore.
                Wilhelm (Guillaume) Apollinaire de Kostrowitsky
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                  Scritta da: Silvana Stremiz
                  Amica mia penso a te
                  Al tuo color di sole alla tua grazia
                  La casa è vuota da quando il mio raggio di sole
                  È andato a tuffarsi in mare
                  Se vedi i sommergibili
                  Dì loro che t'amo
                  Se le nubi s'addensano
                  Dì loro che t'adoro
                  Se la mareggiata infuria sugli scogli della riva
                  Dì agli scogli che sei la mia pietra preziosa
                  Se qualche granello di sabbia brilla tra i mille granelli
                  di sabbia della spiaggia
                  Digli che sei la sola gemma che amo
                  Quando vedrai il postino
                  Digli con quanta impazienza aspetto le tue lettere
                  Ti mando mille baci mille carezze
                  Che ti raggiungeranno come le parole raggiungono
                  l'antenna del telegrafo senza fili
                  Se vedi dei feriti
                  Digli che la mia sola ferita è quella che hai inferto
                  al mio cuore
                  Se a volte pensi pensa che il mio pensiero è sempre
                  con te
                  E che t'adoro.
                  Wilhelm (Guillaume) Apollinaire de Kostrowitsky
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