Poesie di Stefano Stancampiano

Nato lunedì 17 novembre 1997 (Italia)

Scritta da: Stefano S.

Solo la fatal quiete

Solo la fatal quiete può separarmi dal tuo pensiero,
la speranza è ambiziosa, come in un inizio di un sentiero,
e codesta medesima mi porta a riscrivere,
quasi come potessi rinascere, rivivere.

Ma l'indelebile macchia nel petto rinvigorisce del mio male,
cresce al crescer del mio crescente dolore come tale,
misura la distanza de li passi da qui al perenne buio,
e al primeggiar dell'esasperazione tacerà l'io.

E così ancor nelle mie memorie mi dispero,
seppur vi rimanga un lato mero,
eppure proprio esso mi tiene in vita,
perché, è vero, la strada non è ancora finita.

Rivedrò prima o poi quel fior d'Oriente,
il destino mi accompagnerà perfino se nolente,
Gea e Oceano canteranno questa mia ambizione,
e se dovessi fallire ne narreranno la distruzione.
Stefano Stancampiano
Composta domenica 27 settembre 2015
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    Scritta da: Stefano S.

    Al finir d'un funesto viaggio

    Al finir d'un funesto viaggio
    mi ritrovo qui a scrivere,
    fui colpito da un mortal raggio,
    che mi sradicò la passion nel vivere.

    Il crescente imbrunir dell'anima
    rende atroce ogni pinsier e respiro,
    esta selvaggia angoscia con me ansima,
    e succhia la linfa vitale come un vampiro.

    Quel tempo fu breve ma bastò a rapirmi,
    un'angelica carezza come te è solo rarità,
    per cotanta distanza nei miei ricordi nuoto.

    Entra nel mio animo così vuoto,
    esplora la mia oscurità,
    cosicché dalla morsa delle ombre... tu possa salvarmi.

    La mezzaluna non fu mai così splendente,
    l'emetter di quel bagliore mi dà ancora i brividi,
    come se una spada mi avesse trafitto, con un fendente,
    e tutt'ora ne avessi le prove, le ferite, i lividi.

    Scendi da quel ponte, piccolo avventuriero,
    le campane non hanno gridato la tua fine,
    spera ancora ad un reincontro, sii un forte guerriero,
    sii una spiga... su un campo di mine.

    Se non rivedrai più quel seducente viso
    non importa, è vivo nei ricordi il suo sorriso,
    il mio battito requiem abbatte ogni muro del suono,
    e quando giungerà, capirai, che in quella tempesta sarò io il tuono.
    Stefano Stancampiano
    Composta mercoledì 9 settembre 2015
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