Scritta da: logos probus

Navi di neve

Fiocchi, a neve
- nel cuore
fiocca, la neve diventa
fuoco.

Muti frammenti, a nuvola
- nel cielo.
I silenzi si sentono
già alti.

Lo spirito può mutare
le anime delle cose,
se sono "vive"

come i non muti:
battiti taciti, il vento,
la saggezza di tacere.

Fiocca, la neve diventa fuoco...
Così muta, ciò che non è muto,
si mantiene l'intensità.

Gli altri
navigli

immortali nel cielo,
lenti cadono
persi sulla terra.
Sonia Dritsakos
Composta lunedì 11 aprile 2016
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    Scritta da: logos probus

    La vita delle rose

    La rosa,
    in arte
    può essere uno specchio
    dal "volto" d'oro,
    tra i più rari e belli,
    ma nessuno sguardo
    si riflette nel sole...

    Può tingersi
    del colore che pare

    eterno,
    dopo poco sfiorisce:
    come un soffióne
    libera i suoi ricordi di piuma.

    Se il cosmo perenne, oltre il cielo
    sempre in affari di bilanci,
    potesse seminare questo vento di passione,
    raccoglieremmo i frutti di altri mondi,
    Incontrandoli.

    Il profumo della libertà
    è sempre oltre la necessità.

    La nostra esistenza,
    è breve e a volte infuocata
    con un tocco di rosa.
    Sonia Dritsakos
    Composta venerdì 22 gennaio 2016
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      Scritta da: logos probus

      Siamo nel cosmo

      L'essere nel tempo
      non è misurato
      in uno spazio,
      è smisurata
      e concreta
      ricerca di noi stessi.
      È inevitabile cogliere

      il sublime,
      in uno dei giorni dorati
      destinati a noi,
      è un effetto dell'animo
      sul valore di un paesaggio,
      che appare reale
      nella contemplazione
      che rassicura,

      e meditare
      su un altro universo:

      in un cielo brillante,
      che appariva sempre uguale,
      colare come cera
      sul fuoco,
      raro come una cometa.

      Così siamo
      inesistente
      polvere azzurra
      tra le stelle
      e il vento
      silente.

      Dentro,
      il pensiero scorre infinito,
      fuori dal guscio
      ammutolisce,
      col tenero sguardo
      a riccio
      in uno spazio sconosciuto.
      Sonia Dritsakos
      Composta mercoledì 11 novembre 2015
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        Scritta da: logos probus

        Terra e Mare

        La solitudine dà pace e spazio
        alla vita,
        La lontananza crea la distanza
        dalla gravità.

        Tra terra e mare
        l'uomo si muove
        per la libertà.

        Il futuro non è solo

        di chi vive,
        è di ogni oggetto
        in ombra o alla luce
        in un' apparenza evidente,

        senza sembianze
        le cose,
        appaiono come sembrano.

        Il mutare è di esse
        e del tempo,
        Il difetto del non essere
        è “essere” immobili.

        Il movimento,
        è chiave
        della libertà.

        Senza più confine
        non è più contraddizione,
        stare fermi
        e nello stesso tempo
        essere in movimento.
        Sonia Dritsakos
        Composta sabato 8 agosto 2015
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          Scritta da: logos probus

          Pensare su pensare

          Mi rifletto
          nell'acqua
          chiara
          e penso,

          riflettersi
          è riflettere
          su noi stessi...

          Quando sei
          nei tuoi pensieri,

          non sei cosciente
          del mondo
          dove ti trovi.

          Se pensi
          a tutto,

          non pensi
          che a niente.

          Il pensiero
          è avere
          d'essere,

          tra i due
          in equilibrio,
          per trovarsi
          nell'unicità.

          Essendo un'idea,
          la qualità
          oltre la quantità,
          sta
          in un viaggio, con bagaglio
          noi stessi.

          Siamo
          liberi
          da ogni universo

          come il pensiero stesso,
          perché non siamo del tutto
          dentro ad esso,

          immersi
          in un nostro spazio,
          nell'immenso.

          Non abitiamo
          e non viviamo
          per sempre,
          dentro il presente.

          Conosciamo l'universo
          Umano,
          conoscendo
          il più complicato:

          semplicemente
          non può esaurirsi,
          in un'idea
          come
          "fatale",
          Fine.
          Sonia Dritsakos
          Composta domenica 2 agosto 2015
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            Scritta da: logos probus

            Scheletro del tempo

            Il sole che batte
            è strana novità,
            l'inverno gelato,
            ogni passato
            è stato vissuto solo dal tempo:

            il tempo
            che s'abbatte
            sull'acqua dolce,
            si sente imminente
            la tempesta assopita:

            pare uno scheletro
            con un collare
            al collo
            Scuotersi
            con un sordo
            sbatacchiare di ossa
            per i venti
            ch'asciugano
            le spruzzate d'acqua dolce.
            Sonia Dritsakos
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              Scritta da: logos probus

              Rimembranza del nulla

              Quando la volontà si presenta
              ombra chiara tra il disuso
              di ruggine e fumi statici
              pare la sola azione,
              effimera contraddizione:

              si piana ogni cosa dell'anima,
              dietro al novello interesse
              spazza il vento
              l'immagine passeggera.

              L'abituale dimenticanza
              di un discorso silenzioso
              si discosta dall'utile sostanzioso
              per essere rimembranza
              del nulla.
              Sonia Dritsakos
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                Scritta da: logos probus

                Inchiostro bianco

                Dalla prima cancellatura si elimina
                una poesia personale.
                Quando ritrarsi,
                in un mondo
                vago, dove s'idea, solo,
                in un bagno di verde.
                Piove
                l'ultima goccia
                lasciando la sua traccia gelata
                sul verde.
                Più cupo è l'animo,
                sotto il calore d'un tetto
                a guardare spaesato
                il paese incupito.

                Inspiegabile volo
                tra le idee;
                tradisce una scomparsa
                o una suggestione:
                come una pallida nube
                oscura il cielo
                d'un biancore
                senza un chiaro sentire.

                Il nero raggela i casolari
                e lascia l'infanzia incantata,
                l'azzurro terso appiattisce e assonna
                i percorsi luminosi.

                I passi più salati e lenti,
                non sono sulla spiaggia
                alla fine del velo
                d'una candida superficie:
                sono i giri
                negli stradoni cittadini,
                e le sedute che vedono tutto
                il giro della più grande stella,
                quando lo sguardo
                non è fisso in altro.

                Arriva il giorno più vecchio
                e tanti lumini non aiutano
                a schiarire il naturale percorso
                che culmina con un pallore
                notturno e infinito.
                Sonia Dritsakos
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                  Scritta da: logos probus

                  Lieta fine

                  Le ultime gocce della pioggia
                  di una giornata s'addormentano
                  con l'ora tarda.

                  Le vesti fradice d'un nero spento
                  sono appiccicate ad un fantasma di strada
                  che non sa arrestarsi.

                  Il gelo alimentato da soffi di vento e
                  la bocca vuota sono un fatale
                  miglioramento della sua esistenza:

                  la lieta fine dell'agonia dell'aggrapparsi
                  incosciente alla vita.

                  La grazia della quiete
                  placa ogni irrequietezza e malessere
                  dell'ombra scura
                  confusa in una pozzanghera

                  di fuori

                  la notte.
                  Sonia Dritsakos
                  Composta nel 2009
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                    Scritta da: logos probus

                    Luce bianca

                    Abbagliano un viaggio notturno
                    fari che passano
                    di buia provenienza.

                    La vista che s'abitua al paesaggio spento,
                    è assaltata da bagliori tuttora appuntati
                    in faccia.

                    Uno specchio d'acqua bianca
                    confonde il ferreo sapore e odore di palude
                    con una lieta veduta.

                    Continua il rapimento di beltà fuggitive
                    e di quieti cori sparsi ogni dove...

                    Nella foschia più sola si dissolve
                    un viaggiare che ha fine silenziosa.

                    Un diurno cercare scopre il vano
                    e tace
                    la bianca faccia
                    di fronte
                    l'imprevisto fato.
                    Sonia Dritsakos
                    Composta nel 2009
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