Profondo nero
respira la mia aria.
Oscure presenze
bevono dalla mia anima.
Notte di fantasmi:
amici del mio passo,
del mio pensiero.
Amici della solitaria ricerca!
Profondo nero
agita la mia anima.
Oscure presenze
danzano nella mia aria.
Notte di fantasmi:
amici della mia malinconia,
della mia speranza.
Amici della solitaria ricerca!
Così a lungo ho aspettato te:
da restare ferito di solitudine,
da dimenticare la tua immagine.
Così a lungo ho aspettato...
e sei quì.
Ho gli occhi:
ti vedo,
ma per non morire,
l'anima ferita
l'avevo buttata...
Ho sentito dire:
- "Il cielo ha occhi,
vede tutto!
Vede cos'è il mondo".
Il vento li ha visti.
Il vento ha attraversato mari e monti,
ad alberi e cespugli,
all'erba ed ai fiori,
nelle praterie e nei boschi
ad ogni animale,
alle farfalle ed alle formiche
ha raccontato:
- "Io li ho visti, il cielo vede!
Lucenti occhi quando è pace,
Grigi e scuri quando,
per cattiveria,
per durezza dei cuori,
il mondo soffre".
Oggi è piovuto,
passeggiavo sul campo assonnato,
sola,
sotto la pioggia,
l'affanno nel cuore offeso.
Nella notte fonda
bianca del color di Luna,
ho pianto.
Sento che ha visto.
Di pioggia battente,
nel campo solitario,
nel silenzio,
copre il mio dolore,
il cielo.
E ora lo so,
non è menzogna,
il cielo ha occhi!
Mordo la mela preferita:
frutto antico,
riflessi annegati,
suoni lenti,
colori diffusi,
odore di fiori antichi,
sapore dolcemente acre;
mordo te malinconia:
quando guardi indietro,
raccogli sogni persi,
guardi avanti, poi,
lenti futuri
sogni che verranno;
il presente è te
dentro una goccia che scorre,
salata riga umida!
Mi manca il tuo silenzio,
il vuoto di parole
che di suoni riempivo.
Ho pianto quest'assenza
e di te cerco suoni.
La notte m'è compagna
attendendo nuovo noi.
Prendimi nei tuoi occhi,
portami nell'anima,
ricordati i nostri sogni
e le carezze...
Non perdermi se andrai via,
non perderti se andrò via.
Sempre porterà
il nostro tempo
chi abbiamo amato:
Negli occhi,
nell'anima,
nel vento che ci parlerà!
Cristalli,
lanciati sulla linea,
guardano attorno.
Caldi i loro volti
sentono l'amore.
Grandi i loro occhi
vedono favole e colori.
Non sanno:
bugiarda
è la linea dei padri.
Non sanno:
quella linea,
mille volte,
trafiggerà il loro respiro.
Le tue parole,
come canto del mio cielo,
immagino ascoltare.
Fossero per me,
calice il cuore,
le raccoglierei tutte.
Sensi per ogni goccia
ne berrebbe l'anima
e volerebbe con la tua.
Un unico mondo
per uniti unici occhi...
Ti sei mai chiesta:
chi siamo,
dove andiamo,
che vogliamo
NOI?
Che diventeremo,
dove arriveremo,
che desidereremo
NOI?
E se,
quando,
sarà buio?
Guardo, è bello:
anche infranti colori,
anche odori acri,
poi dolci,
poi amari
e sapori tenui
e forti
e veleni.
Guardo il mondo,
è bello
anche dietro velo
bagnato volto, dolore.