Poesie di Silvio Squillante

Studente universitario, nato venerdì 8 giugno 1990 a Nocera Inferiore (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Silvio Squillante

Rintocco secco d'orologio...

Rintocco secco d'orologio,
il tempo inesorabile scrive didascalie imprevedibili.
Un giglio bianco lega la giovinetta ai suoi capelli,
gioiosa, lieta, spensierata
ma troppo giovane per esser donna,
lascia il passo alla sorella
sfrontata e bella come un narciso
che pur d'ammirare il mondo
nasce sui dislivelli di un burrone.

Rintocco secco d'orologio,
anche le più belle corolle un giorno avvizziranno.
Nostalgico è il fratello che mi invitò al sonno,
chiudendo mestamente gli occhi
mi stupii di quanto fossero malinconiche
le foglie scarlatte che scivolano via nel vento.
Un tremito gelido mi svegliò di soprassalto.
Vidi il padre pallido approssimarsi a me
e seminar morte osservando impettito un vecchio abete.
Silvio Squillante
Composta venerdì 4 febbraio 2011
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    Scritta da: Silvio Squillante

    Il silenzio del buio inonda la creatura d'asfalto...

    Il silenzio del buio inonda la creatura d'asfalto,
    l'ho vista piangere di piacere
    mentre una mano delicata
    la verniciava di una tenera tinta corvina.
    Egli abilmente cancellò tutto il fango di lei,
    tutte le ombre, le auto e quelle vele mai ammainate.
    Strass al neon la illuminavano,
    così sinceramente sofferente in viso da sembrare falsa,
    lei era una finta bugia adagiata sulla sabbia.
    La notte nera, insonne, incantevole
    passò lasciandomi ruvidi dubbi
    mentre la gabbianella gracchiava felicità
    pulendosi le penne dal catrame.
    Silvio Squillante
    Composta martedì 1 febbraio 2011
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      Scritta da: Silvio Squillante

      Lambiva il tuo cuore la ruggine...

      Lambiva il tuo cuore la ruggine,
      crocifisso dal sapore di delusione,
      tutt'altro che uno speranzoso fanciullo
      mi rammentava un fiore vivo ma curvo.

      Gioiva il tuo caldo sguardo
      nel sentire il mio cuore così turbato;
      incontrai le tue labbra in una promessa sincera
      una di quelle che per scrupolo affidi alle stelle.

      Fuori portata per la mia mente, a tastoni
      annaspavo cieco in un terribile incubo,
      mi affidai al cuore
      e sillabai sincero "Ti Amo".
      Silvio Squillante
      Composta giovedì 27 gennaio 2011
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        Scritta da: Silvio Squillante

        Non ho mai dimenticato...

        Non ho mai dimenticato
        quelle parole che minavan le mie certezze,
        non ho mai dimenticato
        il disprezzo di tutti i loro occhi,
        non ho mai dimenticato
        quanto è meschino il sole,
        non ho mai dimenticato
        cos'è esattamente un sogno.
        Ma sappi che tutto ciò che scrivo
        è profondamente inconscio,
        non ha razionalità;
        sillabo eccessi di passione
        sospinti dalla mia stessa immaginazione.
        Silvio Squillante
        Composta giovedì 27 gennaio 2011
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          Scritta da: Silvio Squillante

          Se il nostro amore fosse durato solo un'estate...

          Con l'estate è svanito
          quel sogno vissuto lungo il bagnasciuga,
          è andato via il sole
          a ricordamelo c'è una lacrima:
          questo è tutto ciò che ho di te.
          E arrivò il giorno dell'addio,
          i miei occhi ti accarezzavamo mentre andavi via.
          Pensavo d'essere indistruttibile
          di poter toccare le stelle
          ma è bastato il primo passo senza te
          per ritrovare tutte le mie pene,
          tutti quei dolori
          che avevi celato col tuo sorriso.
          Il veleno del tramonto
          inebria questo cuore solo
          mentre penso a te mio dolcissimo antidoto,
          piccola boccetta
          dimentica al sole,
          ed ora che è calato il sipario della sera su di noi
          vorrei dipingere questo mare
          con i colori del nostro addio.
          L'estate passò rapida quel anno
          proprio come i momenti in cui hai solo
          i respiri come sottofondo delle mani.
          La notte era stanca e strana.
          Ciò che è passato
          non l'ho mai dimenticato
          ma adesso voglio solo incontrarti,
          sentirmi dire "stai solo sognando"...
          svegliami dopo la tempesta,
          svegliami quando tornerai,
          svegliami baciandomi.
          Silvio Squillante
          Composta giovedì 20 gennaio 2011
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            Scritta da: Silvio Squillante
            Il sogno, instabile e vibrante
            arma la mano del poeta
            nel erigere vividi versi
            alti ed imperscrutabili.
            Il sogno stringe forte
            la mano dell'artista
            nel travaglio della sua opera.
            Il sogno soccorre l'umile
            quando questi è in difficoltà,
            quando la realtà sembra un muro invalicabile.
            La felicità si tiene a ragionevol distanza
            da chi ha smarrito
            il senso più profondo dell'essere:
            "credere nei sogni".
            Silvio Squillante
            Composta giovedì 20 gennaio 2011
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              Scritta da: Silvio Squillante

              C'è un luogo lì nell'anima...

              C'è un luogo lì nell'anima
              dove adagiato, con i piedi penzoloni,
              guardi gl'attimi scorrer veloci
              come asfalto nero di periferia.
              Lì, seduto tra i ricordi
              il dolore si agita a mezz'aria
              sembra una falena ferita,
              non può più volare
              ma questo non la ferma,
              continua a dimenarsi.

              Il re del mondo è cieco
              non dissimile dall'amore,
              vive suonando il violino,
              incompreso come pochi
              e vivo come pochi.
              Indolente la notte s'alza
              nel deserto dei miei dubbi,
              sprofondo nelle illusioni e nelle paure
              di una vita vissuta sempre dimenticando
              quanta gioia c'è
              nel prender per mano un angelo.
              Silvio Squillante
              Composta giovedì 20 gennaio 2011
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                Scritta da: Silvio Squillante

                Le vocali

                A è il cuore verde della natura pulsante,
                spirito che sopravvive, cadetto spavaldo
                che partecipa alla sua prima bolgia dei sensi,
                il faro immobile, l'eroe delle favole.

                E è l'aquila aggressiva,
                il serpente luccicante che afferra determinato
                la sua preda, una dolcissima stella che vorresti
                mangiare, mano tesa tra mente e cuore.

                I è nera, sincera,
                mano di padre tra ragazzi innamorati,
                dita ritte a dire come si fa,
                è un uomo nato dalla sua stesa tristezza.

                O è il pessimo assoluto, un vuoto impaziente,
                è vita da riempire di doveri e di moralità,
                viaggiatore in un tempo indefinito,
                guardare un uovo e voler vedere già l'uccello.

                U è sorriso e solarità, briciole di pace,
                appiglio ultimo per ogni preghiera,
                luce e spuma che nasce da un onda di mare,
                le mani verso il cielo di un bambino.
                Silvio Squillante
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                  Scritta da: Silvio Squillante

                  Dog shit

                  Leccandomi le ferite
                  aspetto il mio angelo,
                  attendo una figura rassicurante
                  che delicatamente mi faccia imbarazzare.
                  Entri nel mio inferno
                  con gli occhi colmi di speranza,
                  le urla ti hanno spaventato.

                  Il tuo sguardo è verso di me,
                  mi guardi, vorrei parlarti, dirti "sceglimi"...
                  per te ho smesso i panni di cane
                  sono stato confidente e consigliere
                  ma ormai non mi baci più,
                  nella corsa al tuo cuore
                  non bastano quattro zampe,
                  oh stupido fedele amore di cane!
                  Silvio Squillante
                  Composta giovedì 30 dicembre 2010
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                    Scritta da: Silvio Squillante

                    Inforcando i miei occhiali...

                    Inforcando i mie occhiali
                    metto a fuoco la vita,
                    è inutile provarne un altro paio.
                    Prova tu a veder quel che vedo io.
                    Conosco già quel viso,
                    pieno di rughe come il mare,
                    con gl'occhi come feritoie per lo sforzo.
                    La vita è una canzone in dialetto,
                    inutile da leggere, inutile da tradurre,
                    ti bussa al cuore, delicata.
                    E'inutile aprire se non sei nato lì.
                    Silvio Squillante
                    Composta giovedì 30 dicembre 2010
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