Poesie di Silvio Squillante

Studente universitario, nato venerdì 8 giugno 1990 a Nocera Inferiore (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Silvio Squillante

Scrivimi se mi pensi

Scrivimi se mi pensi,
io da sempre riempio bottiglie vuote
con messaggi senza destinatario,
ma non baciarmi se mi ami
ho poca fiducia nel futuro
figurati in un nostro "domani".
Lasciami qui, ancora un attimo,
che cerco di dar forma al mio inferno
il sole sulla pelle,
l'inverno dentro,
nel petto solo un cuore di ferro,
solo un cuore di ferro.
Usami se senti che ti sto usando,
saremo pari,
almeno fin quando c'accorgeremo d'amarci,
sicuramente troppo tardi,
come chi sente d'avere un cuore
solo prima degli infarti.
Silvio Squillante
Composta venerdì 8 novembre 2013
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    Scritta da: Silvio Squillante

    Lasciami tornare indietro

    Lasciami tornare indietro
    nello spazio di un sentimento rinnegato,
    nello spazio di un "ti amo raramente",
    sperimento quando è difficile far battere
    un cuore di pietra, come quello che ho dentro me.
    E seguo ancora i miei sogni
    come i pipistrelli le zanzare,
    affamato, vivo, perso
    tu che eri come l'america per me,
    sempre da scoprire,
    mentre io in questo inconsolabile temporale
    che ci bagna oltre la pelle
    vedo cambiare ancora una volta
    la direzione del tuo sguardo.
    Silvio Squillante
    Composta mercoledì 30 ottobre 2013
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      Scritta da: Silvio Squillante

      Spreco ancora aria

      Spreco ancora aria
      per dire ciò che penso
      alla gente che non ascolta,
      scappo da chi tende le mani e le braccia
      e mi rifugio nei miei finti sorrisi.
      Sono un albero senza radici,
      senza foglie, in balia del vento,
      bruciavo nel buio
      mentre urlavo
      "ciao, dimenticami"
      "ciao, dimenticami",.
      Silvio Squillante
      Composta lunedì 14 ottobre 2013
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        Scritta da: Silvio Squillante

        Ti ripeto "Speriamo per il meglio se lo vuoi"

        Ti ripeto "Speriamo per il meglio se lo vuoi"
        anche se a farmi compagnia
        ci pensano solo quei sentimenti difettosi
        che ti dovrei riportare indietro,
        Vieni qui se vuoi,
        dove ho il gelo ormai da sempre,
        dove delle notti illuminate
        non restano che spargimenti di brina come sangue in guerra.
        Vieni qui se vuoi,
        ho sogni molto più concreti di un sentimento
        che ci ostiniamo a chiamare amore.
        Vieni qui se vuoi,
        ho un cuore da ricostruire
        in mezzo a macerie ancora ardenti
        di pensieri romantici.
        Vieni qui se vuoi,
        ho ancora un posto dove andare, insieme a te,
        se hai voglia di scambiarci il nostro prezioso niente,
        il nostro prezioso niente.
        Silvio Squillante
        Composta giovedì 26 settembre 2013
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          Scritta da: Silvio Squillante

          Trattieni le lacrime fino a quando andrai via

          I treni passano sempre troppo veloci
          quando aspetti che sia la vita
          ad invitarti a salire
          e tu sei solo un passeggero distratto.
          Mi sembra di amarti da sempre,
          anche adesso,
          ma se vuoi dai ancora a me la colpa
          se dentro di te piove lava incadescente
          come quando sei rinata dopo quel bacio rubato
          sotto un cielo stampato da cartolina.
          Dimenticherei volentieri tutto,
          ma non riesco a cancellare il mondo,
          quello da encefalogramma piatto
          quando eravamo insieme.
          Silvio Squillante
          Composta giovedì 26 settembre 2013
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            Scritta da: Silvio Squillante

            Si muove lento lo sguardo...

            Si muove lento lo sguardo,
            ancora più lenta la testa,
            sfili un altro ricordo dalla tua anima,
            ne sento già nell'aria l'odore.
            Una foto sbiadita che sa di già visto,
            profonda malinconia,
            riavvolgi quel pensiero che parla di noi
            che come carta in una macchina da scrivere,
            lettera su lettera, riscrivi il tuo futuro.
            Il mio inferno è per il cuore,
            il paradiso per la pelle,
            ma tu sei alla disperata ricerca
            di un purgatorio per la tua anima.
            Silvio Squillante
            Composta domenica 13 gennaio 2013
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              Scritta da: Silvio Squillante

              Urli addio ma vorresti dire ciao

              La macchina andava via
              dal retrovisore il suo viso.
              L'oscurità avvolgeva tutto,
              solo la fioca scintilla di un lampione,
              altri passi verso me che vado,
              penso a chi per primo ti rimboccherò le coperte
              quando sarai a letto.
              Mi sento vecchio andando via,
              pensando ancora a te,
              a nient'altro che vada al di là
              di ciò che sei, oltre mani e labbra,
              le tue gambe e le tue braccia.
              Urli addio ma vorresti dire ciao,
              urli addio ma vorresti dire ciao.
              Silvio Squillante
              Composta domenica 13 gennaio 2013
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                Scritta da: Silvio Squillante

                Se ho toccato il fondo era per prendere la spinta...

                Se ho toccato il fondo era per prendere la spinta
                inseguendo un'idea di bellezza oramai dimenticata,
                la mia voglia di vivere senza catene.
                La felicità non è solo tirar su gli occhi
                ma anche imparare a cadere,
                senza lacrime,
                avendo già chiaro in mente
                la voglia di rialzarsi.
                Silvio Squillante
                Composta lunedì 29 ottobre 2012
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                  Scritta da: Silvio Squillante

                  Baciami

                  La tua pelle si tinge
                  dei colori del tramonto
                  se le mie dita
                  troano posto sulle tue guance,
                  scivoli piano nei miei pensieri,
                  seguo con la punta delle dita
                  il profilo leggero delle labbra.
                  Gli angoli della bocca si tendono
                  e smetti di celarmi
                  le ombre che disegnano
                  i nostri sguardi presi,
                  nascondi in fondo agli occhi
                  e nelle pieghe del tuo volto
                  il verbo desiderare,
                  tremi per l'attesa,
                  labbra su labbra,
                  inizi di nuovo a sorridere e tremare.
                  Silvio Squillante
                  Composta lunedì 29 ottobre 2012
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                    Scritta da: Silvio Squillante

                    Perché parlo della tristezza?

                    Perché parlo della tristezza?
                    Perché se gioisco parole non ho
                    fumo con la pioggia
                    e butto giù sorrisi se fuori c'è sole.
                    Mai vissuto per respirar soltanto
                    sempre pronto a pieno polmoni a sentirmi vivo,
                    in fila a ricordami il colore del cielo
                    ho debiti con il mio futuro
                    perché indietro non mi volto mai.
                    Mi faccio male giù dal cuore,
                    un'altro graffio sulla pelle,
                    odio le speranze, le attese,
                    ma verso di te, io, non ho pretese,
                    ritardo anche il sonno,
                    per te mi deformo
                    sarò ciò che vuoi per non esser mai me stesso.
                    Perché parlo della tristezza?
                    Seguimi, come una stella,
                    e poi chiedimelo ancora
                    ma ti prego, non creder mai ad ogni mia parola,
                    sono nient'altro che il risultato del mio tempo
                    l'equazione di anni nulli,
                    di pensieri condivisi insieme al tormento.
                    Silvio Squillante
                    Composta martedì 16 ottobre 2012
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