Poesie di Saverio Maro

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Scritta da: Saverio Maro

Il mio quadro è rimasto bianco

Giallo come il sole che si affaccia la mattina,
dal blu del cielo sfiorato dalle mie mani,
che chiedono ancora un po' di forza per continuare.

Verde come l'erba e come le foglie, accompagnate
a danzare dal vento che però non ha colore,
ma si può lo stesso sentire, e amare.

Nero come il buio che da piccoli ci fa paura,
ma un piccolo colpo di luce ci può tranquillizzare,
e farci continuare a sognare senza alcun problema.

Bianco. Bianco come il foglio che è rimasto di me,
bianco come tutto quello che adesso mi circonda,
bianco come la tela, che non riesco a cominciare.

Forse è solo il timore di sbagliare, rovinare,
forse si ha paura di non poterlo più aggiustare,
o forse è solo il timore di vivere.
Saverio Maro
Composta lunedì 8 marzo 2010
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    Scritta da: Saverio Maro

    I mostri che abbiamo dentro

    I mostri che abbiamo dentro, quelli più insaziabili,
    ci divorano di notte, quando siamo più sensibili, vulnerabili.
    I ricordi, i dubbi, i rimorsi, questi sono alcuni nomi,
    dei mostri che ci assalgono quando siamo soli.
    Non ci avrei mai pensato, guardandomi allo specchio,
    che una mattina mi sarei visto, ridotto come uno straccio.
    Tutta la parte oscura del mio cervello contro me si è rivolta,
    e questa giornata, la vedo tutta storta.
    Sapessi solo un quarto dell'odio che porto dentro,
    forse tra me e te, metteresti un vetro.
    Se qualcuno ascoltasse, forse capirebbe,
    quanto amaro ingoio ogni giorno senza dire niente.
    Saverio Maro
    Composta martedì 10 aprile 2012
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