Poesie di Sabrina Ducci

Nato (Italia)
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Scritta da: Sabrina

La partenza

Sulla scia di un treno appena partito,
nuvole grigie annunciano la pioggia
mentre brividi di freddo iniziano
a percorrere tutto il mio corpo
I miei passi riempiono
il silenzio assordante
di una stazione ritornata deserta
e la tua assenza
sta urlando dentro me.
Mi volto nuovamente
a guardare il binario vuoto
e mi accorgo di come la tristezza
si sia già materializzata nel cuore,
accompagnata dalla stanchezza del corpo.
E mentre mi incammino
lentamente verso casa,
mi accorgo che ogni volta che te ne vai
ti porti via una parte di me.
Adesso vorrei solo dormire
o svegliarmi in un'altra realtà,
perché odio vederti andar via,
doverti lasciare andare
e raggruppare i miei pensieri
sulla scia di un treno che è appena partito.
Sabrina Ducci
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    Scritta da: Sabrina

    La stanza degli specchi

    Una tempesta di emozioni
    mi assale,
    sovrastando la quiete
    che mi cullava
    fin nel profondo:
    un sobbalzo scuote
    il mio corpo
    e per un momento
    soccombo alla forza del vento.
    A tanta repentinità
    e inattesa violenza
    ogni forza mi abbandona
    e, con un lungo sospiro,
    mi lascio trascinare lontano,
    appesa ad un filo
    che mi unisce ai pensieri,
    fino a quella stanza
    fatta di specchi,
    dove la realtà
    si divide in tante altre
    e dove ogni riflesso
    non è mai lo stesso.
    E inizio così a osservare
    la mia figura,
    il viso segnato
    dalle emozioni,
    le ombre che si riflettono
    intorno agli occhi;
    guardo le tracce
    lasciate dal tempo
    sulla mia pelle
    e nel cuore.
    Sentendo forte il desiderio
    di ascoltare l'anima,
    mi perdo nel nocciola
    del mio sguardo, confuso
    e smarrito nel labirinto
    creato dai mille riflessi
    della mia stessa esistenza.
    E intanto,
    colma di sensazioni mai provate,
    vago senza timori
    nella stanza degli specchi,
    dove anima e corpo
    si fondono
    nel ritmico palpitare
    del mio cuore,
    in cerca di quella quiete
    che fino a poco prima
    mi confortava,
    fin nel profondo.
    Sabrina Ducci
    Composta domenica 24 maggio 2015
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      Scritta da: Sabrina

      Guardami

      Guardami, questa sono io,
      con la mia vita,
      l'anima e le origini,
      osservami e amami,
      perché, senza pudori,
      ti sto mostrando
      tutto di me,
      la luce e le ombre
      il coraggio e le paure,
      il corpo e la mia essenza...
      Aiutami a trovare
      la giusta realtà
      per poter costruire
      il nostro domani
      prendimi per mano
      e tienimi al tuo fianco
      perché desidero
      camminare insieme a te.
      Sabrina Ducci
      Composta domenica 24 maggio 2015
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        Scritta da: Sabrina

        Rinascerò

        Camminerò
        attraversando le fiamme
        poste lungo il mio sentiero,
        sopravviverò
        alle tempeste
        e agli ostacoli che incontrerò,
        osserverò
        le ferite sulla mia pelle
        trasformarsi in bellissime fantasie
        di forme e colori,
        laverò
        le macchie degli errori
        con il sale delle lacrime
        ed infine,
        rinascerò farfalla
        e, volando leggera,
        sarò finalmente libera
        di esprimere la mia essenza
        con la meravigliosa dolcezza,
        con la quale
        sfiorerò la primavera.
        Sabrina Ducci
        Composta sabato 23 maggio 2015
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          Scritta da: Sabrina

          Tic tac

          Il ticchettio del tempo che scorre,
          come il rumore di piccoli passi,
          precisi e regolari,
          turba la pace che dominava
          la mia mente,
          scandendo lentamente
          l'avanzare della notte.
          Il velo di sonnolenza,
          che intorpidiva i miei pensieri,
          si alza e mi abbandona,
          mentre nel buio
          il mio sguardo cerca
          il motivo di tanto disturbo.
          E intanto il ticchettio procede,
          aprendosi un varco
          nella mia quiete
          trasmettendomi un vago senso di allarme,
          come segno di uno strano presagio.
          E rimango distesa nel buio,
          sveglia e stranita,
          con i respiri dei bambini
          che cullano la notte
          e il mondo ovattato dei sogni
          ormai si dilegua,
          scaraventato lontano
          da un fastidioso ticchettio
          segno della semplicità
          con la quale il tempo fagocita
          minuti ore e giornate della mia vita
          derubandomi di quella serenità
          così tanto desiderata.
          Sabrina Ducci
          Composta sabato 16 maggio 2015
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            Scritta da: Sabrina

            Momenti di noi

            Tempo che corre veloce
            seminando dolci ricordi,
            preziosi diamanti
            incastonati nel cuore.
            Ore, minuti, secondi,
            come bellissime gemme
            adagiate sui miei palmi
            splendono e riflettono
            i nostri momenti,
            la nostra vita,
            il nostro amore.
            Attimi irripetibili,
            rubati alla vita,
            arricchiscono l'anima,
            curano le ferite del cuore,
            donando luminosi sorrisi sulle nostre labbra...
            attimi di vita,
            momenti di noi.
            Sabrina Ducci
            Composta venerdì 15 maggio 2015
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              Scritta da: Sabrina

              La magia del bosco

              Fasci di luce
              filtrano tra i pini,
              fino a sfiorare il sottobosco
              e il profumo di resina
              ci avvolge
              donandoci benessere
              e refrigerio.
              I miei passi
              si accompagnano ai tuoi
              mentre la penombra
              del bosco ci offre
              una preziosa
              atmosfera di intimità,
              in cui le nostre anime
              sono libere di esprimersi,
              senza che alcun peso
              riesca a incatenarle al suolo.
              Intorno a noi
              il cinguettio degli uccelli
              unito allo scricchiolio prodotto
              dai nostri passi sul
              soffice tappeto di foglie,
              erba e legni,
              compongono una dolce melodia,
              che ci riporta alla realtà del presente
              e nello stesso momento
              si colora con tinte fiabesche.
              Ti cerco al mio fianco,
              mentre con gli occhi della mente
              osservo le nostre figure
              immerse nella penombra
              e ti prendo la mano,
              per permettere ai nostri corpi
              di imitare ciò che le anime
              già stanno facendo sfiorandosi,
              unendo in questo modo
              la propria bellezza
              alla magia del bosco.
              Sabrina Ducci
              Composta domenica 10 maggio 2015
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                Scritta da: Sabrina

                Parole e colori

                Un vento leggero muove
                il verde grano dei campi
                e crea tenui ombreggiature
                che a prima vista
                lo fa assomigliare
                ad un manto di velluto
                mosso dai passi di un gigante.
                Qua e là,
                il rosso vivo dei papaveri
                ed il giallo delle ginestre
                spiccano nei campi,
                ricordando a chi osserva
                la bellezza con cui
                la natura arricchisce
                i suoi paesaggi.
                Piccole aree boschive interrompono
                l'ampia distesa dei campi e dei colli,
                aggiungendo altre tonalità
                al verde dominante,
                peculiare espressione
                della magia che esplode
                nel mese di maggio
                e che mi dona un innato
                senso di appartenenza
                alla mia terra.
                Sabrina Ducci
                Composta domenica 10 maggio 2015
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                  Scritta da: Sabrina

                  L'ombra e la luce

                  Nel cielo infinito
                  regna il silenzio,
                  quando improvviso
                  si alza un lamento.
                  Minacciosa da occidente,
                  un'ombra appare
                  avanza veloce,
                  e come un'animale feroce
                  divora ogni cosa
                  lasciandosi dietro
                  una scia di buio e di niente.
                  Tutto si ferma,
                  sorpreso e impotente,
                  alla vista dell'ombra
                  che diventa la notte,
                  che divora il cielo
                  e avanza inesorabilmente.
                  Ma come un brivido
                  scuote la terra
                  e tutto, frenetico,
                  inizia a reagire.
                  Da oriente il sole
                  si fa più brillante
                  e nell'aria si forma
                  un vento potente:
                  il cielo si copre di nubi
                  che scontrandosi scuoton
                  la terra con grandi boati.
                  Nei mari si alzan
                  enormi cavalli
                  che corron veloci
                  gli uni sugli altri.
                  Uomini e animali
                  cercan salvezza
                  da quella che sembra
                  la fine del mondo.
                  Ma ecco che inattesa
                  e con grande splendore
                  una bellissima figura
                  emerge dal mare,
                  diffonde bellezza
                  ed emana la luce.
                  Visto il terrore
                  nelle sue creature
                  volse lo sguardo
                  verso l'ombra feroce:
                  "Come osi distruggere
                  e portare scompiglio?
                  Vattene subito
                  e torna nel tuo giaciglio!"
                  E arrestata la sua inesorabile avanzata
                  l'ombra rispose altezzosa ed irata:
                  "Io sono la Morte
                  il buio ed il niente,
                  mi nutro di tutto
                  ed odio la luce;
                  non mi fermo
                  e mai sono sazia
                  divoro l'amore
                  per generare paure."
                  "Io so chi sei,
                  la fine di tutto,
                  il nero che uccide,
                  la notte perpetua,
                  ma ascolta attenta
                  ciò che ti dico,
                  qui nessuno
                  ti ha cercata
                  allora sparisci
                  da dove sei arrivata"
                  E l'ombra rispose:
                  "E tu chi saresti
                  per tracciare il mio corso?
                  Io sono la Morte,
                  e decido il percorso!"
                  "Io sono la Madre,
                  il principio di tutto,
                  io creo la vita,
                  non chiamo la morte.
                  So bene chi sei
                  e non fai paura,
                  io chiamo la fine...
                  Sono Madre Natura!"
                  Così salì in cielo
                  con grande fulgore,
                  la luce esplose
                  e ovunque giunse
                  il suo splendore.
                  A vedere tutto quel chiarore
                  l'ombra arretrò
                  con grande terrore,
                  raggiunse il giaciglio
                  nella sua notte oscura
                  attendendo paziente
                  un cenno da Madre Natura.
                  Sabrina Ducci
                  Composta mercoledì 29 aprile 2015
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