Poesie di Rainer Maria Rilke

Scrittore, poeta e drammaturgo, nato sabato 4 dicembre 1875 a Praga (Repubblica Ceca), morto mercoledì 29 dicembre 1926 a Montreux (Svizzera)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Andrea De Candia

Rinascimento III

Vaga speranza non era la fede,
non esigeva una vile preghiera,
era un'attesa, l'amore faceva
pregare immagini, alzare preghiere.

Era l'uomo ispirato: in sé cresceva,
raggiungendo il silenzio delle origini.
La sua gioia trovava Dio già pronto:
io toglieva dall'ombra dell'arcano,
per alzarlo tremando nella luce!
Rainer Maria Rilke
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    Scritta da: Mikaboy77

    La sera è il mio libro

    La sera è il mio libro. Risplende
    nella rilegatura di damasco rosso.
    Sfiorando l’oro delle cuciture
    la apro con le mani, adagio.
    E leggo la sua prima pagina:
    felice di trovare un tono calmo
    leggo più sottovoce la seconda,
    e la terza già la sogno.
    Rainer Maria Rilke
    Composta sabato 4 agosto 2018
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      Scritta da: Andrea De Candia
      Deh, se mai a un tocco d'angelo un bagliore
      cadesse in questo mare da una luna
      dove il mio io, corallo senza flettersi,
      dimora nei più verdi rami.

      Angoscia che mi affligge... Sconosciuto
      chi opera mi resta, una corrente
      che indugia, che mi supera, si perde,
      ostacoli la guidano e fondali.

      Da primordi insensibili di pietra
      si volgono creature a un tratto elette
      e sul silenzio eterno di ogni essere
      precipita il fragore di un evento.
      Rainer Maria Rilke
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        Scritta da: prosdocimo

        Come potrei

        Come potrei trattenerla in me,
        la mia anima, che la tua non sfiori;
        come levarla oltre te, all'infinito?
        Potessi nasconderla in un angolo
        sperduto nelle tenebre;
        un estraneo rifugio silenzioso
        che non seguiti a vibrare
        se vibra il tuo profondo.
        Ma tutto quello che ci tocca, te
        e me insieme
        ci tende come un arco
        che da due corde un suono solo rende
        Su quale strumento siamo tesi,
        e quale grande musicista ci tiene nella mano?
        O dolce canto.
        Rainer Maria Rilke
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          Scritta da: Gabriella Stigliano

          La sera

          Come una indefinibile fata d'ombre
          vien da lungi la sera, camminando
          per l'abetaia tacita e nevosa.
          Poi, contro tutte le finestre preme
          le sue gelide guance e, zitta, origlia!
          Si fa silenzio, allora, in ogni casa.
          Siedono i vecchi, meditando. I bimbi
          non si attentano ancora ai loro giochi!
          Le madri stanno siccome regine.
          Cade di mano alle fantesche il fuso.
          La sera ascolta, trepida pei vetri:
          tutti, all'interno, ascoltano la sera.
          Rainer Maria Rilke
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            Scritta da: Gabriella Stigliano

            L'angelo

            Con un cenno della fronte respinge
            lungi da sé ogni vincolo, ogni limite
            perché per il suo cuore passa alto e immenso il ciclo
            degli eventi che ricorrono eterni.

            Nei fondi cieli scorge una folla di figure
            che lo chiamano: riconosci, vieni -.
            Ciò che ti pesa, perché lo sostengano,
            non affidarlo alle sue mani lievi.

            Verrebbero di notte a provarti nella lotta,
            trascorrendo la casa come furie,
            afferrandoti come per crearti
            e strapparti alla forma che ti chiude.
            Rainer Maria Rilke
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