Poesie di Rosita Matera

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Scritta da: Rosita Matera

Ladra del mio tempo

Col nastro del Pensiero
io catturo ciò che sono
per sentieri di campagna
che s'aprono a ventaglio.

Fra i rumori della vita,
osservo tra le rose
le pieghe del mistero,
prospettive del mio tempo.

Raccolgo fra le mani l'essenza d'un bagliore
e rubo con un balzo un frammento di Bellezza.
E sono ladra,
ladra del mio tempo
... racconto di nascosto
sotto gli angoli riposti
delle pagine dei libri,
tutto il tempo e meraviglie
che io ascolto dalla Voce
del narrante che mi detta
la beltà che si nasconde
sotto il volto e nelle cose
della quotidianità.
Rosita Matera
Composta mercoledì 3 febbraio 2010
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    Scritta da: Rosita Matera

    Arlecchino si colora

    Nel cuore del mattino
    batte un sole che s'accende,
    d'improvviso
    fiamma ardente di colori.

    S'imbeve nell'aurora
    bagna il viso di splendore

    il polso già gli freme,
    nuove scene ha da riempire
    con pennellate e luce,
    col vento spettina il fogliame.

    Sul cuscino vi è l'impronta
    di Speranza che si desta
    e racchiude nella mano
    una pioggia di scintille...

    le ha raccolto dalle stelle
    che promettono sorrisi,
    io li leggo e li riporto
    nel disegno di domani,
    linee rette e linee curve
    tra le attese, sul foglio bianco...
    arlecchino si colora,
    prende vita il nuovo anno.
    Rosita Matera
    Composta sabato 2 gennaio 2010
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      Scritta da: Rosita Matera

      Il canto della vita

      Non chiederti il perché delle cose che vedi,
      gli occhi sono finestre
      che filtrano nel cuore
      solo le cose che è giusto far restare.

      Costruiamo girotondi di mattoni o di illusioni
      per mano del destino o del discorso che facciamo.

      Non volli mai dettare legge all'uomo cieco
      ma dirgli solamente quello che ora vedo:
      non c'è peggior nemico del condizionamento,
      ognuno nasce libero
      e può morire tale
      se tiene fra le labbra una bianca margherita,
      se sa far barchette con l'ala del tramonto,
      se sa parlare agli angeli come amici di percorso,
      e trattiene nel suo cuore solo il canto della vita.
      Rosita Matera
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        Scritta da: Rosita Matera

        Passeggia il vento

        Bianchi meriggi sulle panchine,
        passeggia il Vento tra le strade, a tentoni.

        Impetuoso, è memore della pioggia di ieri
        ... scrive i suoi versi sui marciapiedi

        Bizzarro messaggio,
        lo leggo al Giorno
        che ha già dispiegato la vela alla Sera.

        Son già le sette e la Sera strimpella
        la serenata con le stelle che imprime.

        Il Vento, sommesso, ha smesso di fare
        capricci e capriole che sanno d'infante,
        e col carretto colmo di giochi
        torna a dormire
        sulla panchina dei sogni.
        Rosita Matera
        Composta sabato 3 ottobre 2009
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          Scritta da: Rosita Matera

          Pallido sole

          Pallido sole
          trafigge il sentiero
          e bagna di fango
          il sorriso incerto del cielo.

          Capriole di vento
          fra foglie infinite
          ... nessuno le coglie,
          solo io col mio cuore.

          Ogni cosa si spegne lenta al tramonto,
          pezzo di puzzle che compone la storia.

          Non ebbe rimpianti la foglia che visse
          la colgo nel sacco delle cose infinite.

          La porto nel cielo dove tutto risorge
          memore ancora dell'ovale perfetto
          della foglia imbevuta d'azzurro
          mentre nasceva dal ramo increspato,
          catapultandosi a fatica nel mondo

          la colgo e la porto tra le cose infinite
          dove il cielo stanco, ricomincia il suo canto.
          Rosita Matera
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            Scritta da: Rosita Matera

            Autunno, mite abbandono

            Le foglie rossastre si bagnano ad onde
            nell'ocra piovana del pallido sole
            mormorano alle nuvole i sussurri del vento,
            Voce che echeggia tra le orecchie del Tempo.

            Il violino gemente del vecchio acquitrino
            suona col sole la sua struggente canzone.

            Autunno,
            mite abbandono tra le braccia del sole
            che danza perpetuo sul filo del cielo.

            Declina il suo piede come ebbro viandante
            che sa di dover dormire una notte
            ma il fuoco già avvampa
            rosseggiando il camino
            e s'addormenta senza fare rumore.
            Rosita Matera
            Composta mercoledì 4 novembre 2009
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