Poesie di Rosa Coddura

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Scritta da: Rosa Coddura
L'anima ha finalmente ritrovato il coraggio
che aveva perso, si spoglia, si sfoga,
comincia ad essere più serena,
perché davvero ne vale la pena.

Per poter riacquistare lena,
acquista sicurezza,
si accompagna alla fresca brezza
come un euforico stato di ebbrezza
andando contro ogni pazienza
volendo dissipare ogni incertezza.

Dall'alba all'imbrunire,
prova con tenacia sempre a reagire,
dalle avversità non fuggire,
ma lotta per liberare se stessa,
dai pregiudizi, dai vizi, dai capricci
e dai dolori che spesso non confessa.
Rosa Coddura
Composta martedì 19 giugno 2012
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    Scritta da: Rosa Coddura

    Il sapore della fine

    Il sapore della fine
    va oltre ogni confine,
    fingere di non capire
    tra un ridere e un soffrire.

    Non restano altro che frammenti e polvere
    insite in un vuoto incolmabile:
    sa sconvolgere,
    lascia un sentimento inconsolabile.


    È l'assenza
    che ha la sua stupida pretesa,
    il dolore che pesa
    diventa una costante frequenza.

    È qualcosa che finisce
    la noia che atterrisce,
    tutto ormai sfinisce
    e c'è chi non capisce
    il sapore della fine.
    Rosa Coddura
    Composta giovedì 31 maggio 2012
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      Scritta da: Rosa Coddura

      Sguardo latitante

      Vorrei ritrovare ancora il tuo sguardo,
      è sfuggente, distante, latitante,
      che vorrei in questo spazio circostante.
      Però è solo un sogno questo sguardo!

      Attimi, istanti,  fermi, ipnotizzati,
      nel gelo del silenzio agghiacciante,
      perché tutto ormai sembra distante,
      e i ricordi sembrano già spezzati.

      Attimi che ci hanno già lasciati,
      dove ormai sognarti è un traguardo,
      perché essi non vanno dimenticati.

      Sogni distrutti di un povero amante,
      si perdono in attimi consumati,
      ostili. Oh fantasia affascinante!
      Rosa Coddura
      Composta domenica 6 maggio 2012
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        Scritta da: Rosa Coddura

        Un semplice sorriso stampato sul tuo viso

        A volte volevo prenderti a schiaffi,
        altre volte sgridarti,
        anche quando ridevi sotto i baffi,
        anche solo quando volevi fidarti.

        Riuscivi a farmi arrabbiare
        a farti odiare
        ma riuscivi a farti perdonare.
        Sapevi farti desiderare e mancare.

        Altre volte volevo solo consolarti,
        quando la vita sembrava schiacciarti
        volevo renderti felice
        anche quando non era facile,
        saper rendermi complice
        per recidere la tristezza con la forbice.

        Anche quando un semplice sorriso
        era stampato sul tuo viso,
        riuscivo a consolarti
        ed io riuscivo ad amarti
        per poi subito da me allontanarti,
        senza dire niente,
        non è rimasto più niente.

        Sapevi farmi star male,
        perché in fondo ci rimanevo male,
        anche per un niente,
        sono stata la tua confidente,
        e confusamente
        opprimente.

        Non volevo svelare i miei pensieri,
        adesso che oggi è già ieri,
        per il mio orgoglio,
        non riuscire ad esprimere il bene che ti voglio:
        mi è rimasto dentro.

        Chissà se un giorno evade
        per venirti a cercare,
        ma forse allora sarà già tardi,
        ma bastava guardarti
        per rendermi felice,
        e anche quando mi irritavi
        riuscivo comunque ad amarti.

        Forse per te non era lo stesso,
        e non so se lo confesso,
        il tuo pensiero mi porta nostalgia,
        insieme al tuo pensiero volare via.

        Mi fai stare bene,
        ciò nonostante
        credevo in essere stata per te importante.
        Rosa Coddura
        Composta sabato 2 giugno 2012
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          Scritta da: Rosa Coddura
          Leggi quello che è passato, non l'abbiamo vissuto e non l'abbiamo provato,
          eppure fa parte del mondo, non lo potresti vedere e neanche immaginare,
          eppure così presente e cosi lontano da noi, per renderti conto che
          quello che è stato rimarrà nei secoli che verranno.
          Ognuno di questi anni è fatto per noi come se fosse scritto in un libro che non vorremmo finire,
          perché siamo noi che scriviamo passato, presente e futuro del tempo.
          Nessuno degli avvenimenti verrà dimenticato, perché è sempre ricordato,
          felice o triste e in qualunque momento, circostanza del nostro presente.
          Verso uno sguardo al cielo pensato com'era un tempo,
          quello felice delle invenzioni e delle scoperte,
          quello infelice delle rivoluzioni, dittature e guerre.
          Il presente non sarebbe lo stesso dei nostri giorni se ognuno no si fosse ribellato, avrebbe scoperto avrebbe combattuto,
          anche la musica non potrebbe essere la stessa di oggi,
          eppure impressa nei nostri ricordi, anche dopo molto tempo,
          ci fa emozionare, ci fa pensare rivivendo quell'attimo della nostra vita che non potrà mai tornare,
          ma reso immortale grazie alle sue note.
          Il mondo ha visto l'evoluzione del l'uomo,
          lo scorrere del tempo ha fatto cambiare anche il mondo.
          Il mondo è la patria della nostra storia,
          di tutte le lotte per la libertà, l'indipendenza per l'uguaglianza,
          per la fame che si è patita e ancora oggi purtroppo c'è,
          per la dittatura, per le guerre, in tutto quello che è accaduto, per i nostri diritti.
          Ogni luogo, in ogni città, ogni monumento per quel evento pensato, in ogni angolo del mondo,
          sembra vivere e raccontare quello che è stato,
          per cui si è continuato a manifestare i propri diritti,
          perché in ogni strada del mondo la storia è passata,
          è passata la gente che ha fatto la storia,
          la gente del nostro tempo.
          Rosa Coddura
          Composta sabato 10 maggio 2008
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            Scritta da: Rosa Coddura

            Canzone

            Ascolta questa canzone,
            ascoltala come se fosse il tuo cuore,
            ascolta questo suono melodioso,
            senti lo sfogo che ha voglia di uscire,
            si emoziona cantando,
            che vuole uscire da queste parole e urlare.
            Ascolta ogni rumore finché lo puoi ancora udire,
            senti, non si ode una sola voce, se nessuno grida,
            ascolta questa strofa, senti come un pensiero voglia dire molto più di una persona,
            senti che si esprime attraverso ogni emozione.
            Prova dentro te quello che il mondo ci vuol dire,
            ogni parola, suono, rumore, dolore,
            anche l'amore lo puoi ancora vivere.
            Ascolta l'emozione di questa canzone,
            senti lo sfogo di un componimento,
            parole scritte su un foglio,
            eppure oltre a queste parole scritte,
            c'è la mia emozione che vuole urlare,
            come se volesse uscire dal foglio,
            parlando del dolore che non so dire, che non so esprimere.
            C'è ancora voglia di scrivere,
            di pensare a parole nuove,
            non si ode nessuna canzone se qualcuno non la compone,
            non si ha nessuna ispirazione senza emozioni,
            non c'è musica senza note,
            non c'è canzone senza amore.
            Rosa Coddura
            Composta mercoledì 27 agosto 2008
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              Scritta da: Rosa Coddura

              C'è il sole e sta piovendo

              Qualcosa mi dice che devo lasciare andare tutto,
              una voce dentro me urla dicendomi di continuare a non fermarmi,
              la speranza canta: "va avanti",
              e non so cosa fare e neanche dove andare.
              La fortuna mi abbandona e resto sola,
              e quando credevo di essere arrivata dove volevo,
              mi sentivo delusa e sconfitta.
              Eppure c'è il sole e sta piovendo,
              quando credevo di arrivare dove volevo,
              prima c'era la luce, ora il vento,
              prima c'era il troppo ora il nulla.
              Eppure c'è il sole e sta piovendo,
              mentre il sole brillava la tempesta tuonava,
              mentre ero felice mi sentivo anche triste,
              per una effimera felicità,
              che sapevo poteva andare via,
              e quando il cielo era sereno,
              le grigie nuvole arrivavano in un momento.
              Eppure c'è il sole e sta piovendo,
              prima c'era il caldo ora il freddo,
              c'era l'illusione ora non c'è più,
              c'era la canzone che non canto più
              Ora c'è il sole e sta brillando,
              ora c'è la luce che non c'era.
              Rosa Coddura
              Composta domenica 25 maggio 2008
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                Scritta da: Rosa Coddura

                Acquarelli e pennelli

                Acquarelli e pennelli,
                cosa fai ai tuoi disegni,
                dipingi i quadri di Van Gogh,
                e sta su con il rock'n'roll.
                È un ritornello senza senso,
                che sta su nel tuo cervello,
                forse già stai dormendo,
                perché non sai usare il tuo pennello.
                Spremi il tubetto del colore,
                prova ad usarlo senza timore,
                esce il colore per il tuo quadro,
                che in un attimo è già ultimato.
                Guarda che quadro, guarda che hai fatto,
                e se piace o non piace,
                a chi importa?
                tu lo sai quel che fai.
                Prendi in mano una matita,
                traccia subito una linea,
                forse non sai cosa fare,
                perché non hai ispirazione.
                Guarda ora che soluzione!
                prova a ritrarre il paesaggio,
                fai allora un bel ritratto,
                chiaroscura il tuo disegno,
                fai del tuo (disegno) il più bello.
                Lascia perdere la gente,
                quando ti dice che non sai far niente,
                prendi in mano la tua arte,
                e non la mettere da parte.
                Rosa Coddura
                Composta venerdì 25 luglio 2008
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