Poesie di Rolando Attanasio

Scrittore, nato venerdì 25 giugno 1971 a Napoli (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi e in Diario.

Scritta da: Rolando Attanasio

Torre Longobarda

Storia
è tempo andato
volato via dai tetti abbandonati
dipinti sui vasi
tombe oscurate la memoria
di questi luoghi
miti dissepolti narrano silenzio
parlano a noi
salendo sempre verso un cielo immenso
in alto
tra ripide stradine di terra
pensiamo
parliamo e cerchiamo qualcosa
sempre
nelle bagnate d'autunno
e scrosci di cieli irpini
i nostri ricordi d'infanzia
desideriamo ardentemente qualcosa
la gioia
l'abbondanza
la pace
e c'è la morte in agguato
sconfinati azzurri pervadono l'anima
in noi
picchiati dal vento siamo
come dalla vita
in quest'orizzonte di montagne terrose
a me care
che riconosco sempre
verdissime pianure
fresche
vecchie le cime solitarie
sembra tutto annidarsi
per covare un futuro
nel castelletto in alto
dove cielo e nuvole bianche corrono via
portate dal vento pulito
arcigne
guardinghe streghe
longobarde e fiere
volano via da me
sorridono a te
inafferrabili segreti
riti del passato
mille piante miracolose sono
le verità assolute
sbiadite con il tempo che rimbomba
come una campana lontana
torrioni sono diventate
le leggende
castelli della memoria
i nostri ricordi
i nostri miracolosi filtri d'amore

che ambiscono al cielo.
Rolando Attanasio
Composta mercoledì 13 luglio 2016
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Rolando Attanasio

    Remare

    Rema contro te stesso
    e nello sfinimento ti accorgi
    che hai ucciso il prossimo che odiavi... uccidendo una parte di te
    che sta morendo... hai solo una tremenda paura di essere nulla
    sei già aggrappato su macerie inutili che ti aiutano solo a galleggiare
    in questo oceano di squallore
    la tua vita
    che difendi
    pur di vivere
    ad ogni costo.
    Rolando Attanasio
    Composta martedì 16 agosto 2016
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Rolando Attanasio

      Il sole nel cuore

      Un mattino guardai il cielo
      grondavo di pioggia
      avevo il sole nel cuore

      un mattino pensai forte
      perché tanto dolore invano?
      Sorrisi, ero solo

      un mattino abbracciai un bambino
      non ero suo padre
      ma pulsava la gioia nel cuore

      un mattino capii che la vita è stupenda
      con tutti i nostri errori e dolori
      pregai forte, sorrisi, piansi di gioia

      un mattino improvviso guarì mia madre
      e dopo poco persi il mio unico amore
      mi rialzai con la gioia nel cuore

      un mattino un amico mi girò le spalle
      un altro ancora mi criticò aspramente
      trovai altre due persone pronte ad abbracciarmi

      un mattino il mio lavoro non c'era più
      ero senza soldi, solo e con nessuna speranza
      mi offrirono una casa e una speranza più grande

      un mattino morì mio padre
      mi pettinai e guardai la sua foto appesa
      ricominciai senza paura ma tremando

      un mattino ci volevano rubare tutti i sogni
      dissero che la politica è cosa da grandi uomini
      trovai mille carezze tra le felci e i tramonti immacolati

      un mattino compresi che ero felice
      e lo potevo essere ancora anche senza nulla di tangibile
      senza treni da rincorrere e desideri da realizzare a tutti i costi

      il sole nel cuore

      sono ancora qui. Ma pieno di me
      solo, con il sole nel cuore
      stavolta convinto che sorga di nuovo dentro di me.
      Rolando Attanasio
      Composta sabato 24 maggio 2008
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Rolando Attanasio

        I sassi

        Portavamo dei sassi nei pantaloni
        ci siamo amati e perduti
        nel cammino della vita

        amici che dividono il pane
        la fortuna e la sfortuna
        il sole e la luna

        la miseria felice della semplicità
        quante volte sono stato un raggio di sole per te
        quante volte hai con durezza colpito dentro di me

        la notte e la vita non hanno tempo di fermarsi
        nemmeno per amici e amori, la ruota deve andare avanti
        portavamo dei fiori nei pantaloni, ci siamo guardati allo specchio

        tu ora sei un vecchio, ed anch'io sono diventato più vecchio
        hai comperato una Rolls Royce, hai mangiato in ristoranti lussuosi
        in riva al mare, hai viaggiato in posti tropicali

        e l'amore lo facevi come un toro
        il tuo sigaro cubano l'hai spento mille volte sulla terra fredda
        ora devi venire al mare con i brandelli della tua vita

        non ti serviranno i ricordi splendenti
        non ti servirà una rolls royce
        non ti servirà più la mappa della tua vita

        dei tuoi amori tumultuosi, dei tuoi brividi inconsueti
        basta guardare come un bambino il mare
        basta tornare con il cuore leggero
        basta avere solo sassi nei pantaloni

        quei sassi di cui ridevi erano la sola cosa che avevi!
        Rolando Attanasio
        Composta lunedì 15 aprile 2013
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Rolando Attanasio
          Inchiostro
          Dilaghi
          Ovunque
          Anche dove c'è fame
          Non solo dov'è morte e buio
          Dove c'è silenzio e notte
          Assenza - presenza sei
          Ti ho sempre rispettato
          Nero profondo, senza confini, immenso
          Mi hai sempre spaventato
          Incuriosito
          Qualche volta mi sono perso in te
          Completamente
          Senza ritrovarmi più
          Per alcuni istanti d'infinito
          Senza volti
          Senza colori
          Senza musica
          E con tutto l'universo
          Tra le mia braccia
          Ad abbracciarti
          E il peso era leggerissimo
          La profondità infinita.
          Rolando Attanasio
          Composta domenica 10 ottobre 2010
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Rolando Attanasio

            Blu

            Solco immaginario di profondo abisso
            immagine di gelo
            notti profonde e chiare di concerti lontanissimi
            le note blu coprono i dormienti e le feste fatte
            sono ricordi
            le cupole d'oro si nascondono nel blu
            le pupille si dilatano all'inverosimile
            il blu ci percorre
            ci sfiora
            la nostra schiena è percorsa
            da una carezza gelida
            dove un brivido si prolunga
            e affoga nella pelle
            un velo trasparente, di cobalto, copre la notte
            immaginando di sfiorare a gran velocità
            le acque degli oceani, ad occhi spalancati
            mi disseto di blu.
            Rolando Attanasio
            Composta giovedì 31 dicembre 2015
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Rolando Attanasio

              Windward - Controvento (poesie e contropoesie)

              Ninfee

              Acquitrini solitari, umidi e nascosti
              Nella notte ramingo io raccolgo Ninfee bianche
              Hanno l'odore di spose bianche e si colorano d'incenso
              Diciotto Ninfee s'aprono al calare della buia notte

              Come giacigli di cristallo travestite di seta
              Nel vento trasportate su acque leggere e silenti
              Tra alberi, pesci e rospi ripugnanti d'alabastro
              Voi splendete come lune in questa notte spenta

              Qui, dove il mio tempo è raggelato e fermo in mille gocce d'acqua
              Anche la morte ha posato la sua falce nel lago che scorre
              I lupi solo osano cantare a questa luna lontana e noiosa
              Questa luna matrigna sempre accesa in queste notti d'inverno atroce

              Non restare vicino al fosco pensiero perdente che ci trascina giù
              Nella melma di questi anni passati tra sorrisi e feste
              Io spesso ero triste perché sapevo che tutto finiva e s'arrestava
              Come queste Ninfee bellissime che sprofonderanno giù tra un mese

              Allora ho cercato un senso in questa palude di uomini e donne
              In questo gioco fluido, umido, che spesso diviene tagliente
              Oh..., bianco splendente fiore lasciami sognare ancora
              Voglio ancora amare, ubriacarmi di vino novello e sospirare

              Voglio ancora abbracciare il mondo, i bambini e i tristi alberi
              Voglio ancora sbocciare e poi cantare alla vecchia luna
              Anch'io potrò seguire il piccolo ruscello come un fiore solitario
              Anch'io come le Ninfee ho vissuto insieme a te brividi lunghissimi

              Sotto questo cielo puntellato di stelle!
              Rolando Attanasio
              Composta martedì 25 giugno 2013
              Vota la poesia: Commenta