Le migliori poesie di Puccio Bellasio


Argo

Argo, tu, vecchio cane d'Ulisse
Tu, cieco e pieno di sordide zecche
Udisti qualcosa nell'aria che disse
È tornato, di certo, senza tema di pecche

È tornato, sentisti il lontano ricordo
Uno schiaffo, dal naso perfora 'l cervello,
sopito e nascosto immemore e sordo
Ora è un urlo: di certo il suo odore era quello!

Qualcosa rimane di antichi ricordi
Nelle menti dei bimbi ormai fatti lenti
Di tiepide arie, di gialli tramonti

Di voli d'uccelli, di alberi verdi
Presenze di madri, di antichi momenti
Da bimbi contenti ai lor petti avvinti.

Lo so: anch'io ricordo un odore
Che torna se cerco la pace e il conforto
Che vorrei risentire in quel dolce tepore
Ma l'intelletto mi fa questo gran torto

Ché quando ci pensa me lo fa disvanire.
Conservo le foto, qualche vecchio filmino
Un nastro che dice qual fu 'l tuo parlare
Quel vecchio quaderno per il tuo bambino

I ricordi di cose mi ti fan ritrovare
Di quando ridevi, di quando cantavi
Di quando stavamo la sera a parlare

Ma solo un ricordo non so conservare
Non so come nasconderlo in alberi cavi
E quel caro odore pian piano scompare.
Puccio Bellasio
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    Passa una fresca ora della notte
    Mentre guardo il tuo bianco musetto
    Che di sole ha rosse le guanciotte
    E di efelidi puntini sul nasetto

    Della nonna indossi i bei merletti
    Che sbuffan sulle morbide bracciotte
    Come fiore che spunta da un mazzetto
    Od un vapore che le veli nella notte.

    Un ricciolo t'arricciola la fronte
    Che pari del seicento una damina
    Nascondendo quella buffa rughettina
    E pari un vaporetto mentre ronfe

    Da tant'anni ormai che dormo qui vicino
    Però devo dire se lo sai
    Che sei sempre un gran bel bocconcino!
    Puccio Bellasio
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