Poesie di Porfirio Capociuchi

Nato a todi (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Porfirio

Pensieri

Pensieri che affollano la mia mente,
incontrastati.
Pensieri alla rinfusa.
Difficile, alle volte impossibile cacciarli.
decisioni rimandate,
decisioni affrettate,
mai valutate.
Il coraggio che mi manca,
non sapere mai dove cercarlo,
dove trovarlo.
Voglia di andare, di restare, di finire,
di avere pace, di trovare pace.
Dentro di me c'è il terrore di non essere
in grado di sopportare,
di non sapere mai cosa fare.
Porfirio Capociuchi
Composta venerdì 25 febbraio 2011
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Porfirio

    Volti

    Volti inespressivi, volti lontani, persi nel nulla.
    Volti sempre uguali, nessuna emozione li può cambiare.
    Hanno tutti la stessa espressione,
    ridono sempre allo stesso modo, non piangono mai!
    Non hanno malinconie, non hanno tristezze,
    non hanno gioie né bellezze.
    Volti freddi, incolori, lisci e regolari; senza rughe sotto gli occhi.
    Volti che non guardano in faccia a nessuno.
    Volti senza sentimenti che non conoscono amicizia e amore,
    cinici, falsi e... mascherati!
    Volti che non subiscono cambiamenti guardando un tramonto o un arcobaleno,
    non hanno cedimenti nemmeno nel fare l'amore, davanti all'amore.
    Volti calcolatori, abili in tutte le situazioni.
    Volti senza volto.
    Li puoi incontrare in ogni luogo,
    belli fuori e vuoti dentro,
    ti passano vicino ma li avverti lontani e distanti,
    e ti lasciano solo una scia di desolante sapore.
    Ringrazio Dio per avermi lasciato tutte le emozioni,
    per avermi lasciato il privilegio di saper piangere,
    e di avermi dato la gioia e la tristezza...
    dell'amore!
    Porfirio Capociuchi
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Porfirio

      Mi avresti voluto

      Mi avresti voluto diverso?
      Diverso nelle piccole cose, visto che nelle grandi non possiamo?
      Mi avresti voluto più attento?
      Attento alle sfumature, visto che non si può vivere insieme?
      Mi avresti voluto vedere cercarti più volte?
      cercarti in ogni modo in ogni occasione, visto che non ci vediamo molto spesso?
      Mi avresti voluto vedere meno bello per gli altri, ma bello solo per te?
      visto che non appartengo alla tua vita quotidiana?
      Mi avresti voluto più romantico, più sognatore?
      eppure ci metto fantasia in tutto... lo sai!
      Mi avresti voluto vedere camminare al tuo fianco nella realtà?
      ma io ci cammino sempre... seppur a distanza.
      Mi avresti voluto sentir dire ti amo come sempre me lo dici tu?
      ma io te lo dico sempre... con la musica.
      Mi avresti voluto sentir dire che sei la persona più importante della mia vita,
      come sempre me lo dici tu?
      Ma sei importante tanto e sempre.
      Mi avresti voluto più impaziente,
      impaziente nell'attesa di una tua telefonata?
      Ma io l'aspetto sempre con felicità.
      Mi avresti voluto sentir dire mi manchi, mi manchi da morire?
      ma non mi manchi perché... tu ci sei.
      Mi avresti voluto sentir dire che ho paura di perderti?
      Ma so che tu non te ne andrai.
      Mi avresti voluto, mi avresti voluto, mi avresti voluto...
      Ma ci sono!... E tutti i mi avresti voluto non esistono più...

      Mi avresti voluto vedere nel tuo letto, la notte quando spenta la luce mi sussurri:
      "avvicinati a me e... tienimi stretta stretta!"
      Porfirio Capociuchi
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Porfirio

        Fantasia

        "Cosa hai?"
        "Io? Io ho tutto,
        ho soldi,
        ho bei vestiti, gioielli e pellicce,
        una bella e grande casa,
        una bella automobile,
        un lavoro interessante,
        insomma non mi manca niente".
        "Dunque sei soddisfatta della tua vita".
        "No! Non molto.
        Avrei voluto un qualcosa di più,
        ma non so cosa, in fondo ho molto,
        ho tutto dalla vita,
        ho avuto tanto,
        cosa posso pretendere di più?
        Nulla!"
        "E dimmi, sei felice?"
        "Sai che non lo so!
        Sì mi sembra di sì,
        sì, sì! Sono felice!
        Che altro potrei avere?
        Rido quando tutto va bene,
        piango se le cose non vanno nel verso giusto.
        Ma sì, va bene così!"
        "Ma ora dimmi tu, cosa hai?"
        "Io? Io ho un gatto verde."
        "Un gatto verde?
        Ma dai fammi il piacere, non esistono i gatti verdi!
        Sono solo frutto della fantasia.
        E poi se anche realmente esistesse, cosa ci fai con un gatto verde?"
        "Niente, lo accarezzo..."
        "Lo accarezzi?
        Ascolta, mi fai accarezzare il tuo gatto?"
        "No! Non posso, ma voglio svelarti un piccolo segreto,
        le cose materiali ci riempono la vita,
        ci fanno star bene,
        forse ci trasmettono l'idea della felicità,
        ma è tutto falso e dura poco.
        Resiste fino al momento in cui cerchiamo ancora
        qualcosa che ci manca e crediamo di trovarlo
        in tutto ciò che di concreto ci offre la vita.
        Per esser felici ognuno di noi dovrebbe avere
        un gatto verde da accarezzare, il mio è speciale e
        non posso fartelo accarezzare.
        Cerca e trova un gatto verde anche tu,
        siediti, fallo accoccolare sul tuo grembo,
        chiudi gli occhi e accarezzalo,
        allora vedrai che tutto si vestirà di incanto,
        perché la felicità pura, la trovi solo nella fantasia."
        Porfirio Capociuchi
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Porfirio

          L'urlo

          L'urlo...
          Ti sale dentro annaspando,
          aggrappandosi alle pareti dello stomaco.
          Si contrae, sale ciecamente,
          inflessibile, irruente, gonfio di rabbia.
          Su, sale ancora,
          si ferma un po', si espande,
          riprende la sua salita,
          s'aggrappa e si contorce
          all'interno della gola,
          esce con violenza,
          si libera nell'aria,
          la mente vuota ti lascia.
          Porfirio Capociuchi
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Porfirio

            Sono

            Sono la Notte
            che giunge oscura
            ammantata di tenebre,
            gioca col tempo
            e sventra i tuoi sogni.
            Sono il Distacco
            impavido e atroce tormento
            che urla crudele,
            ti spoglia
            e nuda ti lascia.
            Sono il Gorgo
            che ti inghiotte e ti stritola,
            ti trascina e ti smembra,
            e negli abissi
            t'incatena spietato.
            Sono il Silenzio
            che urla muto
            inghiotte parole,
            tace e zittisce
            e ti ingabbia la mente.
            Sono l'Amore
            violento e dolce,
            ti incendia il cuore
            e ti svuota l'anima,
            senza forze e senza respiro ti lascia.
            Vota la poesia: Commenta