Poesie di Pasquale Maisto

Team Manager, nato mercoledì 10 febbraio 1960 a Giugliano In Campania (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

L'ultimo fotogramma di un ricordo
si perde
nel vuoto del tuo silenzio
mentre mi risveglio
dall'incantesimo di carezze
che germogliano sempre
di amore immortale.

Ogni minuto
inciampo con la mente
tra le mie mani grandi
che stringono
sul tuo viso
lacrime annodate
di preghiera
e sgranano il rosario
di un lungo addio...
dove lentamente muoio.

Prima di voltarmi
ti stringo
arrivando oltre la pelle
con uno strappo nel tempo
dove mi regali
secondi di vita eterni
nel sapore di te
tra labbra ancora umide di sogni.
Pasquale Maisto
Composta lunedì 10 novembre 2014
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    Come al mendicante del Tempio
    hai baciato i miei occhi
    regalandomi la Luce.
    Seguendo un istinto naturale
    ho acceso il tuo cuore
    bussando forte alla tua Porta.
    Cerco il tuo profumo
    fra le pieghe delle mani
    dopo averti accarezzata.
    E ti ripenso.
    Ancora ti penso.
    Pasquale Maisto
    Composta mercoledì 11 marzo 2015
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      Meraviglioso amore
      sono nato per te
      e rinasco da te
      nel film di una vita
      che si fa goccia del tuo mare atteso
      e resto fermo
      ad occhi chiusi e polsi spenti
      cercando il versante dei miei contorni
      farsi infiniti
      fino a sentirmi dentro
      una sola vita:
      quella che tu sei per me.
      Pasquale Maisto
      Composta lunedì 2 febbraio 2015
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        Afferra la mia mano

        Afferra la mia mano e trattieni il respiro.
        Il giorno volge al termine è vero,
        ma per noi non vi saranno tenebre all'orizzonte.
        Afferra la mia mano e trattieni il respiro.
        Salteremo oltre la linea d'ombra
        che separa i nostri sensi dagli infiniti mondi
        e non avremo più paura di nulla.
        Afferra la mia mano.
        Trattieni il respiro.
        Saremo luce
        ed ameremo all'infinito.
        Pasquale Maisto
        Composta mercoledì 10 settembre 2014
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          Nelle sere d'inverno sentivo la brezza del mare viaggiare col vento e ti sognavo mia.
          Quando incrociavo il tuo sguardo, avrei voluto dirti quel che sentivo dentro.
          Ma restavo senza fiato e non ci sono mai riuscito.
          Eravamo appena dei ragazzini e ad ogni nostro timido bacio, il sole splendeva sulle nostre vite.
          Tu crescevi come un bel fiore fra gli spazi vuoti della periferia.
          Un giorno poi sono andato via e ho portato con me le parole che non ti ho mai detto.
          Pasquale Maisto
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