Le migliori poesie di Oliviero Amandola

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Scritta da: Oliviero Amandola

L'essenza tra di noi

Ogni bacio non dato,
è un arte perduta,
una tela senza colori,
un pittore, che assente,
guarda il suo quadro vuoto,
una musica senza note,
un silenzio assordante che si chiama noia,
un attimo senza senso d'amare,
un pensiero vuoto nel cuore,
un 'opportunità perduta nel tempo
in cui noi dovremmo gioire:
quindi amore, baciami, e io ti bacierò,
e chiedimelo mille volte a altre mille,
fino a perdere la voce,
perché non aspetto altro da te, come te da me.
Poiché nulla senza amore ha senso,
e forse è proprio questo il dilemma:
se amare vuol dire tutto,
allora senza esso,
non c'è nulla per cui poter vivere e soffrire,
e il prezzo da pagare,
è scritto sulla vetrina del mondo:

"o ami, o esci".
Oliviero Amandola
Composta sabato 14 dicembre 2013
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    Scritta da: Oliviero Amandola

    Una conversazione silenziosa

    Dio misura il tempo con le radici,
    così mio padre: forza e volontà
    ha avuto la pazienza in credito dalla natura. Per ogni goccia di sudore un sorriso,
    per ogni sorriso un aiuto, mio padre
    è un uomo paziente: risana l'orto
    e bonifica le crepe che gli anni
    hanno lasciato nella terra lungo il sentiero.

    D'estate la vecchiaia prende la forma
    di un fiore. La sua gioia ha le stazioni
    del vento, un ricordo dove abitare,
    un sorriso da riparare, mio padre
    nelle sere d'estate si siede da solo
    accanto alla terra, guarda la terra
    e si guarda le mani, argina i giorni
    dissoda le distanze, socchiude gli occhi
    e dondola. Sparge farina di luce nel vento.
    Oliviero Amandola
    Composta giovedì 30 giugno 2016
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      Scritta da: Oliviero Amandola

      Resistere per rimanere

      Resistere per rimanere.
      Ma perché mai, se poi restare vuol dire fuggire,
      sentirsi appesi come dentro una rete,
      confessandoci un incontro,
      per esser quanto più vicini alla meta;
      vana verità che si adagia alla mente
      per la troppa voglia di sognare una gioia
      che ci possa dividere da una bugia che morde,
      e non si arrende nel cuore.
      Per poi capire, che la grammatica di ogni pensiero,
      - se mai esiste -
      è un 'illusione che si rappresenta nel giorno,
      dopo un lungo dormire,
      confondendo ogni spazio,
      dentro una visione di noi, non ancora vissuta.
      Oliviero Amandola
      Composta domenica 24 agosto 2014
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        Scritta da: Oliviero Amandola

        Nella sera dei tuoi occhi

        Nella sera dei tuoi occhi
        il mio cielo s'inverte;

        ombre di luna non vedo,
        amore, anima mia;

        solo lacrime spente
        scendono stasera tra noi.

        Perfino i sogni
        chiedono scusa alla notte;

        ma tu non sai,
        che mentre riposi;

        veglieranno fino a domani,
        i miei occhi nei tuoi.
        Oliviero Amandola
        Composta giovedì 6 novembre 2014
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          Scritta da: Oliviero Amandola

          Credo in te, amica mia

          Credo in te amica mia,
          nelle tue parole,
          che non fan tardi nel trovare le mie.

          Credo in te anima viva,
          che nel vivere cosi,
          trovi sempre la forza nelle fatiche del giorno,
          per rendere luce il buio dei miei momenti solitari.

          Credo in te amica mia,
          che nel tuo corpo di donna hai l'animo puro d'una bambina,
          che di emozioni trasmetti con la tua bellezza,
          che mi chiedi scusa sopra un grazie,
          che di dolcezza profumi le nostre giornate,
          e senza chiedere nulla mi leggi nel pensiero.

          Credo in te anima gentile,
          perché con il tuo starmi vicino in ogni momento,
          con i tuoi pensieri nei miei,
          mi hai regalato una forza imbattibile,
          e penso che potrei stare solo senza solo sentirmi,
          potrei ingannare la sabbia del deserto,
          con la presenza di te,
          nei miei ricordi,
          nel mio cuore...

          Credo in te amica mia,
          perché anche se solo,
          vedo i tuoi passi vicino,
          e non più un 'ombra, ma due,
          che prendono insieme lo stesso sentiero.

          Credo in te amica cara,
          perché se guardo le nostre ombre,
          che ci accompagnano lungo il cammino
          vedo che stanno parlando,
          e ridono, e cantano,
          sembrano due fanciulli che giocano nei loro riflessi,
          mentre noi in silenzio,
          passo dopo passo,
          ci stringiamo le mani,
          e mentre passiamo l 'uno vicino all 'altra,
          cerchiamo sempre un passo in più,
          quel passo,
          che ci porta ad essere sempre alla scoperta
          di un qualcosa di nuovo nella nostra grande amicizia.

          Credo in te amica mia,
          perché mi fai sentire ciò che gli altri ormai più non comprendono
          e che spesso dimenticano.

          Credo in te anima buona,
          perché mi trasmetti con ogni tuo gesto,
          ciò che gli altri passando di fretta nelle ore, ignorano.

          Credo in te anima viva,
          anima buona,
          anima amica.

          Credo in te amica mia...
          Oliviero Amandola
          Composta lunedì 4 febbraio 2013
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            Scritta da: Oliviero Amandola
            Prendimi, ed esprimi
            ciò che sulle tue labbra
            con un bacio una piaga diviene;

            Amami, come la luce al mattino,
            cede e si piega leggera sull'erba,
            e lacrima silenziosa un pianto di sole;

            Vivimi, e abita il mio cuore,
            perché senza questa piena di te,
            cammina scalzo e vacilla
            nel fragile frastuono il mio passo,
            come l'erba nell'ombra,
            che si abbandona aprendosi al giorno
            soffrendo silenziosa,
            in una curva minore.
            Oliviero Amandola
            Composta mercoledì 9 aprile 2014
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              Scritta da: Oliviero Amandola

              È la sera la più dolce esca d'amore

              Basterebbe un tuo bacio per rendere
              immortale la notte e levigar sul mio viso
              quel malessere che il sorriso solo,
              a quest'ora, governa la voce ed il corpo consola.

              Fresco e crudele, come il vino dolce
              che rende casto il peccato nelle parole,
              è la sera un'esca di maliziose speranze,
              dove potersi consegnare all'amore come fanciulli.

              Ma basterebbero i tuoi occhi, talvolta,
              per intimare ad ogni lacrima versata
              la veglia; tu, corsiera maturata di grazie,
              che vai cercando fiera l'ombra di luna,

              sopra la quale adagiar le tue pose,
              scintille costellate dai raggi sapienti,
              quando l'uno nell'altra, chiusi gli occhi,
              scavalcheremo la notte fino all'ultima stella.
              Oliviero Amandola
              Composta martedì 19 maggio 2015
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