Poesie di Monica Martinelli

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Scritta da: Marco Giannetti

distonie

Quanti ricordi spremuti
in un succo d arancia
bevuto troppo in fretta
di cui a malapena
assaporo il gusto.
E quando spalanco la finestra su di loro,
riaffiorano un p0' sfocati
ma identici a come avrei voluto
fossero stati e non a come invece
realmente sono
Quante distome in questa musica
difficile da interpretare
Variazioni sul tema tante
ma nessuna significativa
e tutte concepite per un solo scopo
vivere infinite illusioni
Ho provato a crederci
anche quando ho incontrato te,
unica vera gioia
consumata troppo tardi
E il fuori tempò diventa
il tormentone della mia esistenza.
Monica Martinelli
Composta martedì 23 luglio 2013
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    Scritta da: Marco Giannetti
    L'amore arpionato non trova la nostalgia di sciogliersi nel pianto
    e vive di un'emozione che potrebbe essere l'ultima nell'infinità arcana di baci che riparano le ore vuote e inutili da gelida solitudine.
    Un giro di valzer scandisce il ricordo del tempo già vissuto mentre l'illusione stesa sotto fili di pioggia disseta gli acerbi domani, come una fonte d'acqua ritempra il bibulo e stremato viandante.
    Introduci i tuoi giorni di esitante presente come perle crumate dentro un filo ininterrotto. E attendi il giorno, con estrema fatica, dove tutto apparirà lontano
    ma puro, inesplorato come se un miraggio s'avvicinasse
    un'avventura propizia si apprestasse.
    La morte raffrignerà il tuo corpo lacerato dalla vita!
    Monica Martinelli
    Composta venerdì 19 luglio 2013
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      Scritta da: Marco Giannetti

      Al risveglio una mattina di primavera

      AI risveglio una mattina di primavera inoltrata vedo foschia mentale addensarsi intorno a me e nessun vento o brezza diradarla. Neanche il nuo cane esprime vendetta, come sarebbe giusto chiedersi a questo punto perché la vita ha un senso verticale dalla mattina alla sera, mentre di notte arrendersi all'oblio orizzontale
      [del sonno
      che tutto fa apparire più placato.
      L'aria rarefatta abbassa le mie già tenui difese
      [immunitarie
      che hanno sfrondato la soglia minima di resistenza.
      Così niente è perduto, e la quercia centenaria del cortile dovrà attendere ancora tempo prima di avermi appesa ad uno dei suoi solidi arbusti.
      Monica Martinelli
      Composta venerdì 19 luglio 2013
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