Poesie di Michele Rondoni

Nato mercoledì 10 luglio 1974
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Scritta da: mikele74

Se solo potessi...

Impulso che freme nella completa perdita di controllo.

Brama di prendere e sentire il sapore di quel frutto tra il dovuto e il proibito.

Mente offuscata ed ingolosita che perde per un mentre la sua dote più distintiva.

Respiro affannato che cresce per il pensiero che corre oltre,
verso il durante ambendo al calore umido e travolgente di quel corpo che diventa oggetto.

Animo animale, gusto salato che ha l'effetto di sangue per il leone che aggredisce
ritmo furente, crescente, verso il culmine, diviso tra lingua labbra e ancora labbra.

Sobbalzo per la stretta dello smalto ma sadicamente cresce il trasporto.

Scivolosi come serpi ci si perde in incroci e strette al limite del rispetto,
ma il rispetto è assecondare il gemito, il piacere.

Allora ancora ed ancora ed ancora sino a quando
la vetta è raggiunta nella deflagrazione del nostro intimo.

Precipito dalla trance al risveglio, a valle distesi e cullati dal dolce scorrere del tempo.

Respiro profondo e comprendo quanto ciò non vuol essere utopia ma senso del mio volere
ma intanto aspetto ed accetto. Oggi!
Michele Rondoni
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    Scritta da: mikele74

    Ascolta!

    Fermo ad ascoltare, annullo tutto ciò che sento e provo a vivere,
    non muovo me stesso per un motivo ma resto fermo per provare a capire.

    Come l'acqua che un tempo fu calma e piatta torna ad esserlo dopo che l'estraneo movimento l'ha scossa,
    sento che il respiro si fa di nuovo vivo e il mio corpo manifesta la sua presenza.

    Chiudo gli occhi e provo a liberarmi, il cerchio si allenta ma non mi lascia libero,
    chiamo il tempo, chiamo la mia forza ma solo un incomprensibile sussuro come risposta.

    Sempre più forte il mio respiro vuole essere ascoltato e comprendo come lontana sia la mia strada,
    può un lampo di luce aprire il guscio che di buio si è riempito?

    Anima e spirito vogliose di tenera amalgama tra lo spazio e il tempo rincorrono il disegno,
    ciò che credono in loro celato. Credono e diffondono a chi reputano loro affine.

    Consapevole che troppi strati si sono posati sulla purezza dei nostri animi il cuore si placa e rientra in se,
    oggi è il domani di ieri pertanto oggi o domani poco importa l'importante è che si giunga.

    Innocente e puro? Si lo sono ma non più di chi non sono io, ma ahimè troppo spesso ci si dimentica di esserlo.

    La paura di essere fragili impedisce alla nostra essenza di ricordarsi che il fanciullo vive ancora.

    La purezza è ambizione troppo grande per chi vanta esperienza di vita,
    ma dobbiamo lasciar vivere il fanciullo che la vita ci ha condannato ad eliminare.

    Gonfi gli occhi di pianto portano il messaggio del mio mondo, ascolta!
    Michele Rondoni
    Composta giovedì 20 agosto 2009
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