Poesie di Michele Gentile

Poeta, nato martedì 4 gennaio 1972 a Ostia - Roma (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Michele Gentile

Ai re

Ai re
che dileggiano la poesia
con frasi di circostanza,
ai sovrani
che sporcano i mari
pisciando vergogna.
Agli dei
che giocano al perdono
mischiando le carte.
Ai principi
che dimenticano le favole.
Il trono, un tuono
da trincee scavate
con le ossa.
Dentro chiese
consacrate alla rivolta
abbiate cura dei vostri nomi,
si fa strada
l'eco della verità.
Michele Gentile
Composta mercoledì 15 aprile 2015
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Michele Gentile

    Káéñüò

    Noi,
    appena si fa sera.
    Ritratti di primavera
    fra opache certezze.
    Da queste altezze
    per forgiare ricordi
    nutrire promesse
    non possiamo
    più cadere.
    Le vedremo passare, sfiorire
    saremo la scusa.
    Daremo loro un motivo
    per poter dire
    per gettare l'ancora
    nell'oblio amico
    e danzare
    danzare ubriache
    di vita perduta.
    Michele Gentile
    Composta martedì 24 marzo 2015
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Michele Gentile

      Lupo

      Governa l'inverno.
      Mesta è la sorte
      del viandante
      per cieli d'ambra.
      Orme di ombra
      nel bosco
      pallidi sogni ove
      riposano uomini
      senza memoria.
      Canta la notte
      nel vento, una luna
      spettro d'amore
      sincero richiamo
      alle porte del mare.
      Libera echeggia
      la selvaggia voce
      promessa sposa
      al silenzio
      frastuono di pace
      sulla pelle dei giusti
      sussurra impavida al cuore...
      "il lupo non muore".
      Michele Gentile
      Composta sabato 14 marzo 2015
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Michele Gentile

        Ode al Krapfen

        Pregiato, prezioso
        al punto tale che, per un istante
        dimentico anche il mare.
        Cremoso, importante
        per un gentile da ricordare.
        Dorato, maritato al gusto
        di domeniche disabitate
        incantate da un mezzobusto.
        Assaporo l'età dei giochi, delle rincorse
        profumo di speranza,
        annoiato da troppe farse,
        barattata con una sbronza.
        Al cioccolato mi festeggia
        sfila in fila (da applausi... lo giuro) accattivante
        crema e appartenenza, mi accompagna
        perso in un angolo del futuro
        a digerire inverni
        senza pioggia.
        Michele Gentile
        Composta lunedì 9 marzo 2015
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Michele Gentile

          Onore

          Porto in salvo queste lacrime
          sulla pelle del silenzio.
          Fragile, eterna
          volteggia la luna
          colando su acque raspose.
          Lungo il fiume scorre
          la speranza di altri sguardi,
          nuove maestranze.
          Graffia il mattino
          oramai
          l'urlo delle fronde.
          Vacilla il vento
          palpitano i saccenti;
          è il tempo,
          sono pagine
          dove scolpire
          il rito dell'onore.
          Michele Gentile
          Composta mercoledì 4 marzo 2015
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Michele Gentile

            La via del Pensiero

            Piove il mattino
            da curvi rami.
            Costeggia fiordi d'ebano
            assolve acque ostili.
            Sboccia su prati di pietra,
            si forgia nella quiete.
            Liturgia, sorda al capestro
            cammino che contempla affilate dottrine.
            Selvaggia verità
            che logora
            condanna
            dilania
            onora...
            salva.
            Giunge il mattino
            dai porti della notte,
            antiche colonne
            che non rovinano.
            Lentamente si svela
            la via del Pensiero.
            Michele Gentile
            Composta domenica 18 gennaio 2015
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Michele Gentile

              La notte del 31

              Io che preferirei
              non esserci,
              io
              senza te.
              Io che gioco a star bene,
              che aspetto la neve.
              Noi perduti
              definitivamente,
              decisi.
              Io che parlo di giustizia
              di tasse, di favori
              di scarpe nuove
              e vecchi colori.
              Io che dimentico la poesia
              io che ricordo la tua pelle.
              Mi versano da bere
              ed ogni rintocco
              è una pugnalata
              al cuore.
              Michele Gentile
              Composta mercoledì 31 dicembre 2014
              Vota la poesia: Commenta