Scritta da: Melita Gianandrea

Sepolcro

Bevo amaro a piccoli sorsi,
centellino veleno.

Insospettato viaggio dell'anima
Su sentieri deserti.

Ripongo in cassetti umidi,
invecchiati dal tempo,
I sogni e le speranze!

Abbandono gli anni in fondo al mare,
O sul greto di un fiume di montagna.

Sola, anima senza vesti,
Nuda, come un ramo spoglio
Volto senza occhi, né bocca
Per assaporare reali dimensioni.

Dimentico il sole,
Mi vesto di ortiche.

Buio il mio giaciglio.

L'amore ha trovato il suo sepolcro!

Controvento

Si andava controvento,
Tra flutti bianchi, come la neve
E raggi di sole, caldi come il fuoco.
La vela della vita indicava un percorso incerto.
L'approdo era distante,
e il gabbiano strideva:
malinconico presagio!

L'incalzare di onde nervose,
sommergeva gli ultimi sorrisi,
di una vana illusione.
Rovine e sterpaglie si abbattevano, inquiete,
su di noi.
Il vento artista crudele, disegnava
Con foglie sciupate dal tempo,
dilaniate dal freddo,

La parola: fine!
Melita Gianandrea
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