Scritta da: Maurizio Molinaro

Prima di Partire

Il freddo scende profondo nell'anima
e non è la neve che fuori fiocca a raffreddarlo.

Sono le tue parole
Sono i tuoi comportamenti
Sono i tuoi pensieri ormai altrove
Sono i tuoi piedi ancora qui ma pronti a partire

Guardo i tuoi occhi neri
Accarezzo i tuoi lunghi capelli soffici come seta

I tuoi gesti convulsi mentre sogni
incantano il mio sguardo
che spia il tuo sonno agitato

I tuoi piedi spuntano dal fondo delle lenzuola
e le dita affusolate si muovono come quelle di un musicista
mentre accarezza i tasti solleticando il suo pianoforte
in una melodia dolce e soffusa

Come dolce e soffusa è la luce ti questo mio triste mattino
che ti avvolge calda come a proteggerti,
a cullare gl'ultimi minuti
in questo tuo sonno agitato

Una valigia imperfetta, disordinata, riposa appoggiata su una sedia
Un profumo, una spazzola, una cintura rossa,
una camicetta spiegazzata, una maglia,
un po' di collant arrotolati in un angolo della valigia quasi nascosti
e quelle così minuscole mutandine di pizzo.

Si intravedono sotto la maglia, quei soffici balconcini,
impalcature delle tue dolci colline così calde e morbide.

Presto andrai, hai deciso, partire, lasciarmi è il tuo ultimo scopo
nulla trattiene la tua volontà di volgere altrove.
Neppure questo tempo così gelante che ghiaccia i muri delle case, copre le strade nascondendo le vie e che ha rabbrividito anche il tuo cuore.

Ti guardo per qualche ultimo istante prima del tuo risveglio
prima che tu te ne accorga,
affinché resti in me una tua ultima immagine, nitida,
bella come un dolce ricordo da chiudere in una busta gialla
sigillata da una lacrima.
Maurizio Molinaro
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    Scritta da: Maurizio Molinaro

    Pioggia

    Piove, mi ritrovo a guardare la nebbia spazzata dal vento
    un albero carico d'acqua appoggia le sue stanche pesanti fronde sull'asfalto bagnato
    un senso di malinconia pervade il mio cuore e la mia mente
    Oh, compagna ormai inseparabile delle mie interminabili ore
    "Vattene, lasciami solo!", Abbandona i miei tristi pensieri,
    smetti questo lento uccidermi l'anima.
    Lacrime scendono sul mio viso bagnato
    quasi a confondersi con le gocce di pioggia
    se non per il loro amaro sapore
    e per il loro insinuarsi tra le mie labbra
    Tutto sembra fermarsi, tutto è immobile,
    il freddo pare aver congelato ogni cosa, tempo, luogo e movimento
    l'aria bagnata frigge al mio spirare
    l'unico moto è il fumo emesso dalla mio lento e rassegnato respiro
    In lontananza un lugubre urlo di cane
    esplode nel silenzio totale,
    unico rumore di un'ovattata surreale atmosfera
    Lentamente mi guardo intorno come per voler scrutare,
    trovare la tua figura
    ora ti ho scorta,
    ora non più.
    Forse la mia mente ti immagina,
    forse sei tu che vuoi nasconderti da me
    Forse è la tua figura che non vuole lasciare questo addolorato luogo
    Mi sembra di averti accanto
    ma poi mi rendo conto che è solo il tuo gatto
    che si consola strisciante tra le mie gambe
    Guardo la foto sul tavolo
    e solo così riesco a tornare alla realtà.
    Non ci sei
    non tornerai
    Ti ho persa per sempre!
    Maurizio Molinaro
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      Scritta da: Maurizio Molinaro

      Vecchio

      Un vecchio mezzo sordo e cieco
      seduto sulla sua sedia fuori di casa
      in piazza
      guarda i bambini che giocano a palla
      assopito dai suoi ricordi lontani
      di quando la sua giovinezza era spavalda

      Ha Il cuore stanco che batte le ore, il suo fegato abbaia,
      gl'occhiali sul naso ed il nodoso bastone della vecchiaia

      il segno del basco sui capelli ingialliti
      la patta un po' aperta ed i calzini scuri sbiaditi

      oh vecchio! Oh nonno che passi i giorni
      tra campi di boccie, tavoli, carte,
      bianchi e spume vinte a partite rubate

      vecchia sapienza bruciata dal fumo
      elargisci consigli per tutti e nessuno,
      tra odore di piscio, fumo e sudore
      pretendi rispetto dai bimbi chiassosi
      che giocano a palla irrispettosi

      Una gentile parola, una carezza, un sorriso
      forse ti basta poco per gioire in viso
      poco a noi costa se fossimo saggi
      trovare il tempo di offriti questi omaggi.
      Maurizio Molinaro
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