Scritta da: matisse

Lettera ad un amico

Caro amico, oggi più che mai
ho bisogno del tuo affetto
Le mie giornate diventano ogni istante più tristi
Le mie lacrime sempre più bagnano
il mio viso ed il mio cuore
si stanno frantumando in piccoli pezzi
per un amore non corrisposto.
Amico, sei l'unico con cui poter parlare
perché non esisti
sei qualcosa di astratto
un essere che solo la mia mente conosce
e forse proprio per questo mi rivolgo a te.
Perché non ci sei
perché non mi puoi giudicare
come il resto delle persone.
Margherita Fantozzi
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    Scritta da: matisse
    Stavo sola da tempo
    in un angolo
    non volevo sentire,
    ascoltare aspettavo soltanto.
    In un attimo un giorno
    ho visto i tuoi occhi
    un grande prato verde, immenso
    dove io non avevo camminato mai.
    Eri entrato nei miei pensieri
    nei miei sogni
    cominciando a far parte di me
    e quando ho capito d'amarti
    tu te ne sei andato.
    Margherita Fantozzi
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      Scritta da: matisse

      Pianto emigrante

      Nostalgia di cieli
      tersi di miseria
      di bimbi seminudi che piangono
      e giocano nella polvere
      di odore d'olio fritto
      di biancheria al vento
      e di venditori ambulanti.
      Violenza e umanità
      lacrime e sangue
      ingiustizia e miseria
      come in ogni angolo sud del mondo.
      Terra amara la tua
      che puoi baciare
      perché profuma di casa
      tepore di una piccola stufa
      e di una lampadina.
      Margherita Fantozzi
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        Scritta da: matisse

        Ricordo di te

        Amico dolce e sfortunato
        sei dovuto partire
        all'improvviso, nemmeno tu sapevi
        di questo viaggio
        per te breve, per me senza fine.
        Aspettavo di svegliarmi da questo
        sogno assurdo
        ma tu non tornavi
        non sei ancora tornato
        non tornerai.
        Mi ricordo di te, l'amore non muore
        con l'uomo
        l'amore è forte e vive con lo spirito
        mi ricordo di te...
        Sei volato in una notte di festa
        con un sorriso
        che mai si è spento sul tuo viso
        ti sei infranto come un'onda
        contro lo scoglio
        nel profumo della primavera che nasceva
        nel tempo dell'allegria
        nei colori tenui
        hai preso per sempre sonno.
        Margherita Fantozzi
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          Scritta da: matisse

          Così

          Lui nacque così
          con il primo tetto di stelle
          io vidi lui e poi più niente
          lui mi promise tutto
          dalle gocce di maggio
          al moriremo insieme.
          Poi ogni parola fù una bugia
          strappata alle mie poesie
          così dimenticò tutti i miei treni
          ripresi a malapena
          e quel nostro unico
          chiar di luna
          così forse mi diede tanto
          con due baci rubati
          al buio e qualche sogno sussurrato.
          Così cancello i nostri giorni
          pian piano così allontanò
          le nostre vite
          come i passi lenti di un vecchio
          rubando al cielo
          ogni mio tormento
          e velando il mio sguardo di tristezza
          Così lottò contro di me
          e vinse la sua battaglia.
          Margherita Fantozzi
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            Scritta da: matisse

            Io ti conosco

            Io ti conosco, tristezza
            ti ho vista negli occhi
            del ragazzo che tendeva la mano
            nello sguardo di una madre
            in attesa del ritorno del figlio
            sul volto aggrinzito
            posato sulle ginocchia
            dell'uomo di colore.
            Ti ho vista nell'ombra notturna
            che su di me si chinava
            negli occhi del vecchietto
            dal passo incerto
            Ti ho sentita negli accordi
            di una vecchia canzone
            nel vento improvviso
            che faceva cadere le foglie
            Ho tentato di sfuggirti ma mi hai inseguito.
            Margherita Fantozzi
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              Scritta da: matisse

              Insieme

              Era bello vederli passeggiare
              il passo incerto
              la schiena leggermente ricurva
              sotto il peso di una vita
              non facile.
              I vestiti un po' fuori moda
              ma dignitosamente puliti
              le loro mani unite
              incrociate, come a formarne
              una sola.
              I loro occhi guardarsi per
              ripetere all'infinito
              meno male che ci sei ancora.
              Margherita Fantozzi
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