Poesie di Klara Erzsebet Bujtor

Nato a Keszthely (Ungheria)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Sulla riva della vita

Passeggio sulla riva della vita,
il fresco vento di marzo
scompiglia i miei pensieri,
che si annodano poi si snodano,
s'intrecciano con il vento,
e volano nell'infinito,
e si calmano nel silenzio
dell'Universo
in quella magnifica muta musica,
che io tanto amo,
dove i miei timori s'acquietano,
e per qualche istante
mi lascio andare
nella serenità.
Klara Erzsebet Bujtor
Composta venerdì 19 ottobre 2018
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    Vento d'ottobre

    Salto un cumulo di foglie morenti cadute per il vento d'ottobre
    destinate a sparire volta per volta nella terra morbida,
    con il ricordo della bella primavera,
    dell'enorme caldo sole,
    quando penzolavano serene sui rami frondosi
    a contemplare il passare di rumorosi giorni,
    dall'alba al tramonto,
    e alle notti stellate
    a mirare dall'infinito scendere la luna.

    E vedere il mondo, che soffre di se stesso,
    per diventare più ricchi, ancora più potenti,
    arrivare agli Dei, con le mani pieno di sacrifici di poveri,
    con la fiamma di gloria,
    negli occhi, che illuminava l'oscuro animo umano.

    La pioggia si fa intensa e le foglie si lamentano
    come malati di fin di vita.
    Acqua che bagna, acqua che scorre,
    sazia fiumi, laghi
    e la terra si disseta,
    e le foglie morte si fondono con le radici
    e la terra nuda
    entra nella stagione di solitudine.
    Klara Erzsebet Bujtor
    Composta venerdì 5 ottobre 2018
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      Il soffione

      Un chiassoso soffio di vento
      basta a far volare
      gli ombrellini di soffione,
      che poco a poco si posano
      sui fili di erba,
      che pare vogliano pararsi
      dal gocciolar di rugiada.
      Nascono tra sole e luna
      sul ciglio delle strade,
      sui prati e colline verdi,
      per la gioia dei bambini,
      ch'è un antico gioco,
      fin oggi è il più bello.
      E sotto l'ombrello stellato
      si riparano i sogni
      dalla pioggia di lacrime,
      ed ogni stella ha il suo fiore,
      che sboccia solo
      quando sono passate le tempeste,
      e d'un tratto il cuore batte più forte,
      e vedi la poesia in te,
      e pare tutto più bello
      sotto i piccoli ombrellini
      di soffioni.
      Klara Erzsebet Bujtor
      Composta venerdì 24 agosto 2018
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        I peccati

        Cigola l'aria
        dall'umido e freddo vento,
        ha smesso di piovere,
        suona una campana,
        inizia la messa,
        e i fedeli si sollevano dei loro peccati
        e li lasciano cadere davanti all'altare,
        e il mondo fuori
        non è più lo stesso
        senza quei peccati.
        E piove di nuovo
        tamburellando sulla croce.
        La chiesa è chiusa,
        sprangata,
        e il mondo fuori loda il peccato.
        E piove di nuovo
        piovono bestemmie,
        e crollano campanili,
        e il mondo non è lo stesso
        senza le campane,
        che suonano
        per un battesimo,
        per gli sposi,
        a morto,
        alle preghiere,
        ma tacciono per me,
        perdono io Vi chiedo.
        Klara Erzsebet Bujtor
        Composta domenica 12 agosto 2018
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          I bambini giocano alla guerra

          Il loro parlato non graffia l'aria,
          scivola dalla bocca e accarezza l'anima,
          come il dolce canto degli uccelli,
          che il vento si sparge sul silenzio.
          Ma si rompe quest incanto
          dal rumore delle bombe,
          e gli occhi di bambini
          chiedono aiuto al mondo indifferente.
          Anche i grandi erano bambini,
          e giocavano alla guerra,
          spalancare gli occhi d'emozioni,
          per salvare il mondo dai cattivi.
          Il nostro parlato, che scivola dalla bocca,
          pien di brighe,
          e batte troppo dalle doppie,
          gg - rr - zz..., che graffiano l'anima,
          quando parlano di pace.
          Anche noi giocavamo alla guerra,
          e credevamo alle favole,
          che il lupo cattivo ha mangiato la nonna,
          che vince sempre il buono,
          e punito il cattivo
          che ci abbiamo creduto... e ancora ci crediamo!
          Klara Erzsebet Bujtor
          Composta sabato 14 luglio 2018
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            La danza delle farfalle

            Primi raggi di sole nascente
            si gettano sulla groppa del prato annoiato,
            e si aprono i fiori di mille colori profumati,
            diventando un palcoscenico
            per la danza delle farfalle,
            offrendo al vento pollini dorati,
            da spargere sul verde campo,
            bagnato con le lacrime dell'alba.
            Danzano sulla musica del vento,
            attonite dall'intenso profumo
            di boccioli freschi,
            e della rosata felicità
            meravigliosamente primavera.
            Ah, la loro vita è breve, fuggente,
            come quei fugaci momenti di felicità
            che presto si spengono,
            come le farfalle,
            quando sono ancora giovani e belle,
            che smettono di danzare
            mentre pian piano,
            il cielo si oscura
            brillano le stelle.
            Klara Erzsebet Bujtor
            Composta sabato 7 luglio 2018
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              La campana

              Din, don, dan,
              suona una campana
              prima che il sole apparisse all'orizzonte,
              che comincia a camminare lento,
              brillante, giallo e caldo,
              pare senza aver fretta
              scendere silenziosamente
              nella notte.
              E così inizia il giorno,
              che cammina lento
              verso l'incertezza del domani,
              e obbedire al suo destino.
              Klara Erzsebet Bujtor
              Composta martedì 19 giugno 2018
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                L'anima

                Dall'inizio dell'eterno del tempo
                sempre è stato detto con parole gentili,
                con versi belli,
                che il cuore è la misura dell'amore,
                che comanda,
                ama, soffre,
                spera.
                No, non è così,
                credetemi,
                è solo un pulsante muscolo,
                che ci spinge a camminare
                verso l'orizzonte.
                Ma l'anima, che
                è un esiguo spazio invisibile,
                che contiene ogni nostro sentimento,
                bontà e bellezza,
                e quando lascia il nostro corpo,
                ed ogni tanto,
                in un veste luminoso azzurro,
                con i capelli lunghi argentati,
                con il volto rosa, con che soavità,
                appare nei sogni dei suoi cari.
                Come te mamma,
                eri tu,
                sono cerata.
                Klara Erzsebet Bujtor
                Composta domenica 15 aprile 2018
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