Poesie di Klara Erzsebet Bujtor

Nato a Keszthely (Ungheria)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Mamma,
Sono inguaribile fragilità,
non la sopporto la tua mancanza,
ovunque ti cerco,
"sei qui?"
"mamma, ci sei?"
l'alito del silenzio tace,
silenzio muto, silenzio, che odo,

sono inguaribile fragilità,
mai sentita cosi sola nel mezzo delle genti allegri
tra le braccia della sorte,

sono inguaribile fragilità,
mi si spezza il cuore ogni volta penso a te,
a me,
che ci abito nello strazio
senza voler cambiare,

sono una dannata anima irrequieta,
che versa ogni sua lacrima amara
nelle righe della poesia,

sono inguaribile,
dannata
poeta.
Klara Erzsebet Bujtor
Composta lunedì 13 giugno 2011
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    Tremano ambo le mani,
    come palpita fremente il cuore dalla emozione
    e qualche lacrima furtiva brilla e sgorga sul viso
    quando suona la banda solenne,
    e nel cielo rimbalzano le note,
    coriandoli di sole cadono sui festanti,
    pare felici,
    non come me, che nel mezzo della piazza affollata allegra
    si stringe nella sua solitudine.
    Chiudo gli occhi arrossati e sogno
    e vedo tutto,
    i mari, fiumi e laghi azzurrognoli di oscillare
    vette bianchi scintillare,
    incantevole prati verdi, campi di grano soleggiati, che tentennano nel tranquillo vento,
    volare le farfalle lasciando una scia di pollini dorati
    che posano sui fiori delle favole che sfolgorano di mille colori,
    ed improvviso mi rassereno
    e sorrido,
    nel mezzo alla folla
    festeggiante.
    Klara Erzsebet Bujtor
    Composta mercoledì 11 maggio 2011
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      Rispondo a Gianni Rodari

      Anche il cielo è tutta a pezzetti,
      quando lo guardi dalla finestra,
      quando lo guarda un carcerato,
      ... un bambino dalla culla
      una donna tra le lacrime,
      tra le nuvole
      tra fiocchi di neve,
      tra le stelle
      sempre è a tutta a pezzetti,
      perche ogni occhio lo vuole per il suo,
      ogni anima lo vuole per la sua
      eternità.
      Klara Erzsebet Bujtor
      Composta giovedì 14 aprile 2011
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        Il cielo fa rumore
        si ammassano oscure nuvole
        desta il vento che sibilla e strilla
        tutti cinque sensi si agitano,
        e nel buio accende una luce
        il cuore.
        Nessuno può fermare la tempesta,
        che scarica la rabbia sui petali
        sulle farfalle,
        e soleggia leggera placata
        e nel fango nasce spineto,
        senza petali
        dove si trafiggono
        le farfalle.
        Klara Erzsebet Bujtor
        Composta venerdì 8 aprile 2011
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          Morte!
          odi i lamenti che risuonano dolenti nella cella della mia vita,
          dove sconto la pena della Sorte,
          che sopprime la poeta in me,
          apri le sbarre e lasciami libera
          ed io vo a cercare i miei sogni perduti nella solitudine del carcere.
          Non sono contenta di me,
          non di altri, veri, consapevoli genti,
          indosso tutta la colpa di non vedere chiaro lontano,
          so solo sognare, rincorrere illusioni impossibili,
          che brillano sublime lontano dall'opaca realtà.
          Klara Erzsebet Bujtor
          Composta mercoledì 23 marzo 2011
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            La solitudine

            Cammino sola sulla via retta del mio destino,
            non ci sono cartelli che indicano altre vie di altri destini,
            il celo è lo stesso ad ogni piè sospinto,
            e sempre solo il viandante nel suo cammino.
            Creiamo vite che prendono le loro strade,
            e tutti si rincorre desideri, sogni
            e quando pare di raggiungerli,
            ci sentiamo ancor più soli,
            sono illusioni a quali non si può aggrapparsi.
            La solitudine è il mezzo del nostro viaggio,
            che cammina con
            la forza di sentimenti.
            Klara Erzsebet Bujtor
            Composta lunedì 21 marzo 2011
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              Lacrime di stelle

              Nella notte bianca di gennaio
              nel mezzo di fiori di ghiaccio
              scende tintinnando un luminoso carro di stelle,
              crepita il gelo della guizzante ombra
              che scompare nel fondo del carro,
              e sale frettoloso nel cielo
              lasciando un nuvolo di polvere di stelle
              che poco a poco copre di eterni luci la croce
              appena impiantata sul sepolcro,
              dove inciso un nome,
              il più bel nome di mio piccolo mondo
              dove inginocchio sul ghiaccio che si fora dalle lacrime,
              dove ritornerò in tanto in tanto
              cercando di riempire il profondo vuoto,
              con il suo dolce ricordo.
              Addio mamma!
              Klara Erzsebet Bujtor
              Composta martedì 1 febbraio 2011
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                La Befana guarda e tace,
                i bambini la aspettano con le calze appese,
                cosa ci porti... cosa ci porti
                Oh! che vede la Befana,
                Berlusconi e Bossi in braccetto
                ridere e ridere,
                cosa ridono? cosa ridono?
                quando i bambini piangono
                nella miseria,
                e le mamme raccontano
                che è morta la Befana
                in un disastroso incidente stellare,
                per questo è son rimaste vuote
                le calze corte.
                Ma un domani tutto migliorerà
                quando Berlusconi e Bossi
                non ridono e ridono,
                ma seri e consapevoli di quello che fanno,
                e possono finalmente ridere tutti i bambini
                con le calze pien di opportunità per il loro futuro.
                la Befana guarda e tace,
                sulla vetta del monte bianco
                e ad un tratto ride e ride...
                Perche ride... perche ride
                la Befana?
                Klara Erzsebet Bujtor
                Composta giovedì 6 gennaio 2011
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                  È apparso qualche fiocco di neve biancheggiando nell'aria cenerina,
                  improvvisamente si trova in pieno d'inverno,
                  cominciano di imbiancarsi tetti, vicoli,
                  sulle finestre scintillano fiori di gelo.
                  Il vento follemente sibilla qua e là,
                  si cheta e si risuscita
                  e soffia inesorabile glaciale aria nelle lunghe notti, e si spande via nei villaggi, campi e selve estese per migliaia e migliaia di cammino,
                  ammassa cumuli di neve,
                  sembra onde di bianco mare.
                  Approssima una notte speciale e le case si piena di luci
                  dolcetti, doni, vischi fulgenti
                  e attendiamo sereni una stella cometa,
                  che illumina il cielo d'una storia antica, e
                  di passione colmano
                  i nostri cuori.
                  E questa notte magica siamo tutti più buoni,
                  - Non capisco veramente,
                  perché per cosi breve tempo?
                  mostrando di esserne
                  capaci.
                  Klara Erzsebet Bujtor
                  Composta giovedì 16 dicembre 2010
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