Ti bacerò nel buio, senza che il mio corpo tocchi il tuo corpo. Abbasserò le tende, ché neanche la nebbia entri dal cielo. Ché nella morte assoluta di tutto, esista solo, nuovo mondo, il mio bacio.
Io non sono io io non sono io sono colui che cammina accanto a te senza che io lo veda; che, a volte, sto per vedere, e che, a volte, dimentico. Colui che tace, sereno, quando parlo, colui che perdona, dolce, quando odio, colui che passeggia là dove non sono, colui che resterà qui quando morirò.
L'amore, tra me e me, è così impalpabile, così sereno, così in sé, come l'aria invisibile, come l'acqua invisibile, tra la luna del cielo e la luna del fiume.
Il mio amore era così unico come il cielo iridato di una goccia di rugiada, in un fiore dell'alba. Il tuo sole mi colpì nel sangue, evaporò la rugiada, e restai senza cielo.
Come dune d'oro che vengono e vanno, sono i ricordi. Il vento li porta via e stanno dove stanno, stanno dove una volta sono stati, e dove dovranno stare... -Dune d'oro-. Lo riempieno tutto, mare totale d'ineffabile oro, con il vento in lui... -Sono i ricordi-
Gioia del sogno, che mai uguagliò nessuna gioia reale! - E che triste gioia quotidiana questa a cui ci adattiamo, dimenticando l'altra, l'altra, l'altra; che sa; ogni giorno, di non essere più che vano seme del fiore del sogno! -.