Poesie di Giuseppe Buro

Brig. cc. in congedo, nato a Casapulla (Italia)
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Scritta da: Pippo54

Io per te Tu per me

Io per te non provo niente
solo il gusto del momento,
poi raccolgo le mie cose e
cammino sempre avanti.
Tu per me non vali tanto
solo il tempo di un concerto,
l'armonia ti manca sempre,
tu non credi che a te stessa.
Io per te sono un incanto
l'armonia che a volte manca
e quel piglio che sovrasta
ogni debole pensiero.
Noi siamo due anime diverse
l'armonia che non ci manca
ma che si disperde nei rivi
fino al mare e non rimane
quasi niente.
Giuseppe Buro
Composta giovedì 20 giugno 2019
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    Scritta da: Pippo54

    Passioni

    Dietro i frutteti arroganti passioni
    dolci e interminabili aurore,
    coraggiose carezze alla controra.

    Quando gli occhi sono nascosti in
    solitudine e la verità ritorna breve,
    le pareti sono vuote e i sogni nudi,
    all'alba.

    Realtà miste a bugie strappo le rive
    di questo fiume di parole e mi adagio
    all'ombra prima di essere ferito.
    Giuseppe Buro
    Composta mercoledì 15 maggio 2019
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      Scritta da: Pippo54
      Ti racconterò un giorno le mie
      lunghe notti, le mie peripezie
      i miei dubbi sull'esistenza infinita.
      Racconterò di mondi distanti dove
      non esiste bisogno, dove le persone
      si amano tanto.
      Ti racconterò i dubbi e le incertezze
      fatte di carezze, senza chiedere niente
      solo bisogno d'amore e null'altro esigo.
      Terrò aperto il cuore, in grandi spazi
      adagerò la mente, senza preconcetti
      sarò solo usignolo che canta.
      Giuseppe Buro
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        Scritta da: Pippo54

        Dimenticati Ricordi

        Eppure la notte non dormo, veglio
        le rose guardo le spine, il calore del
        vento è un soffio costante, ma è solo
        un momento un grigio ricordo.
        La tua faccia non conosce la luce
        si spegne al mio sguardo e non mi
        ricorda, io fantastico e penso a tempi
        lontani a quando conoscevi i miei sogni.
        Le mani intorpidiscono al vento le dita
        sulle rose accarezzano seta, mentre le
        spine sono nelle carni, io prego.
        Non conosci più il tempo solo piccoli
        sussurri nel nudo istante, quando le
        cicatrici si fanno carne, quando fissi
        la finestra mi fai un sorriso.
        Vola la mente e il triste ricordo, nella
        mia casa non c'è più pace, padre mio.
        Giuseppe Buro
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