Poesie di Giorgio Mastrantonio

Nato lunedì 5 gennaio 1976 a L'Aquila (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi.

Scritta da: Dylan

Alla mia Gioconda

Dall'anima, nel quadro antichi
pittori osservano il continuo
muoversi delle genti nel loro
tempo immutabile.
Su di me sento il tuo sguardo.
Vedo fuoco nel sorriso
tuo, nel aprir e chiuder gli occhi
miei. La scienza tanto splendore non
potrà mai donarti, quanto il mio cuor.
Sovrasti silenziosa le folli
che il tuo sguardo immortale incanta.
Lieta ti addormenti ogni sera
nel silenzio, e nella coscienza di
lontani fuochi, il tuo poeta si
inchina. Il ricordo non vive
nel quadro, né in me, ne nel tempo.
È solo nel muoversi dell'universo
che il tuo ricordo ascende tra
le stelle.
Giorgio Mastrantonio
Composta domenica 13 settembre 2015
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    Scritta da: Dylan

    La città incantata

    Vieni da me amante mia, vita
    vieni da me artista, mia madre.
    Vieni ubriaca d'amore nella notte
    tra le mie strade lasciati andare, mira.
    Soffermati nel mio caffè letterario.
    Ascolta il sussurro della mia anima
    la città incantata è tuo mio fiore.
    Nel scendere l'ombra dolce ti chiamo
    mio amor.
    Ormai la notte è tra i tetti di parigi e
    tra i scorci di Montmatre. Ecco la mia
    mano giunta nella tua nel brivido del
    primo eterno amore.
    Vieni da me amante mia, vita
    vieni da me artista, mia madre.
    Il mio cuore ti sta aspettando
    nel quadro della mia voce. Ti amo.
    Giorgio Mastrantonio
    Composta lunedì 10 agosto 2015
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      Scritta da: Dylan

      Un Giorno

      Un giorno una strana luce illuminò il mio volto
      un giorno strani sentimenti legarono i nostri corpi.
      Ansiosi aspettavamo la grandezza delle nostre virtù
      Sibili di voci risalivano la scala adornata dalle nostre speranze
      Dinanzi a non il cantante camminava lentamente
      verso il palco stringendo nella sua pazza mano il
      suo sogno da ragazzo
      Nel suo cuore il poeta silenzioso stringeva le parole
      del passato.
      Un giorno uno strano sogno rese la nostra realtà
      libera di esistere.
      Un giorno una strana realtà
      rese i nostri sogni liberi di prendere il volo.
      Giorgio Mastrantonio
      Composta sabato 14 gennaio 1995
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