Poesie di Giuseppe Drago

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Maremoto

Mare, immensa complessa
mozione d'acqua,
celando l'impeto
ti associ al tremore della terra.
Quale squallido paesaggio
di diluvio è la tua opera
che dissemina l'eco della fine.
Ruota ancora nella fantasia
la tua sterminata bellezza.
L'uomo inconscio del fallace futuro,
incerto e impercettibile
sta in attesa del soffio
d'una speranza
e guarda la fine del tempo
che nasconde incognita paura.
Ed ancor l'essenza sopravvive
al compulso scontro
della materia e dell'antimateria.
Giuseppe Drago
Composta domenica 11 dicembre 2011
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    Crepuscolo

    A rilento l'imbrunire
    adombra le case e gli spigoli intensi
    proiettano solchi d'ombre
    alla luce già incupita
    dal volto arcano della notte.
    Nel braccio di cielo s'addensano
    lanose nubi ovattate di brezza
    e paiono convulse
    dall'ultimo splendore.
    Come un palco è l'orizzonte,
    ove le ultime ansie vi si giostrano
    e la materia e lo spirito
    scivolano nel versante
    di mare e di terra
    per incontrare l'arcano futuro.
    Qui il tumulto riposa
    nell'archivio del mondo
    e la mia speranza cessa d'arguire
    prospettive di gioia.
    Giuseppe Drago
    Composta martedì 19 luglio 2011
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      Il crepuscolo

      A rilento l'imbrunire
      adombra le case e gli spigoli intensi
      proiettano solchi d'ombre
      alla luce già incupita
      dal volto arcano della notte.
      Nel braccio di cielo s'addensano
      lanose nubi ovattate di brezza
      e paiono convulse
      dall'ultimo splendore.
      Come un palco è l'orizzonte,
      ove le ultime ansie vi si giostrano
      e la materia e lo spirito
      scivolano nel versante
      di mare e di terra
      per incontrare l'arcano futuro.
      Qui il tumulto riposa
      nell'archivio del mondo
      e la mia speranza cessa d'arguire
      prospettive di gioia.
      Giuseppe Drago
      Composta domenica 17 luglio 2011
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