Le migliori poesie di Giuseppe Del Giudice

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Io camminerò

Io camminerò, ombreggiando tra il tramonto e la notte,
silenziosamente, Io camminerò, nel bosco irrequieto dei ricordi
con dolce lagrime di miele, che scivolano
sulle gote, sulle labbra amare, sull'anima,
grinzosa e secca come foglie d'autunno,
io camminerò, ma sarò trasparente, perché ormai è tardi,
e tu sei sole, senza alcun raggio che possa illuminare, trafiggere,
me,
che come foglia morta vien lentamente portata dal soffio del vento sulla terra arida di te.
Io camminerò, e voltandomi, mio sole, sarai lontano,
distante, e distratto ti addormenterai come l'ambra,
nel tuo sogno, senza me
ormai perso, silenziosamente nel mio incubo.
Giuseppe Del Giudice
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    Cala la notte

    Cala la notte...
    sei leggera...
    vaga la tua mente...
    forte è la tua angoscia...
    hai una bestia nel cuore...
    ti lasci andare...
    ti lasci possedere dal gelo...
    e lentamente le ombre vengono a scurire il tuo cuore...
    cala la notte...
    il passo aumenta...
    sei decisa...
    combatti... atrocemente
    la tua bestia nel cuore...
    cala la notte...
    tutto svanisce
    la luna splende sul tuo cammino
    adesso corri...
    stringi la vita...
    sorridi...
    i tuoi occhi rari come la tormalina blu...
    luccicano...
    le tue lacrime come mare d'oceano...
    affogano l'invidia... affogano le ombre...
    e preziosamente vieni ritrovata... messa a galla
    dall orgoglio... dalla speranza... da te
    cala la notte...
    tutto è fermo ma terribilmente si muove...
    Giuseppe Del Giudice
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      Tu in un momento istante

      Nella notte, immaginandoti, mi vien di sentir,
      con sofferenza, il brivido,
      del tempo che passa,
      feroce,
      in un momento istante, nel veder,
      il tuo corpo che si avvolge,
      in aiuto, tormentato,
      stravolto, tra le pallide lenzuola,
      cercando disperatamente,
      di ammirare, le tue soffici labbra,
      cercando con perpetua ammirazione,
      l'odore del sesso che circonda
      il tuo essere donna.
      Giuseppe Del Giudice
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