Poesie di Giuseppe Bartolomeo

Pensionato, nato venerdì 27 agosto 1943 a Cirigliano (MT) (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti, in Frasi per ogni occasione, in Proverbi, in Diario e in Preghiere.

Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
Anche oggi il cielo è grigio
abbraccia con dolcezza la terra amica
irrigandola con piccole lacrime di pioggia
per lavarle la faccia piena di polvere.

Gli alberi sono immobili aperti al cielo
assorbono le lacrime primaverili
di nuvole combatte
senza lampi e tuoni:
è la pace della natura
in amore.

Gli uccelli sono fermi a osservare
come cade la pioggerellina delicata
in questo mese di aprile
quando sbocciano i fiori
si tessono i caldi nidi
per accogliere il futuro
della vita.

È la stagione romantica della nostra vita
ci ricorda l'ardente gioventù
la frenetica ricerca della verità
i colori sbiaditi di qualche delusione
i grandi brividi dell'amore
i voli pindarici di versi vissuti
preghiere silenziose
offerte nel silenzio
a Maria Madre
di un Dio Bambino.
Giuseppe Bartolomeo
Composta martedì 1 maggio 2018
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    Quest'anno la giovane elegante primavera
    è nata solo sulle pagine dei calendari.
    Non ha avuto tempo per entrare nei giardini
    pieni ancora di neve e di freddo
    per far sbocciare i suoi fiori
    nascosti nei vivi colori
    racchiusi nei cuori.

    Gli uomini non hanno abbandonato
    sciarpa di lana e giubbotti
    le ragazze, invece, hanno cambiato i colori
    per far sbocciare quanto prima
    le belle rose di primavera
    in amore.

    L'inverno quest'anno ripaga gli anni passati:
    vuole aiutare con la pioggia primaverile
    i poveri di questa terra e gli agricoltori
    stanchi di siccità
    con molto sole.

    La primavera è sempre la bambina prediletta
    con la sua fitta pioggerellina
    le sue leggere brezze
    che sanno di valli, di mare, di cielo
    di sospiri d'amore
    nascosti nei caldi baci
    che sbocceranno
    nei prossimi fiori.
    Giuseppe Bartolomeo
    Composta domenica 6 maggio 2018
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      Dopo duri mesi di molto freddo e nevi
      rinasce sorridendo la primavera
      vestita di azzurro del cielo
      con raggi di sole tenue
      una brezza soave
      con gemme multiformi
      di alberi che si svegliano
      dal lungo letargo
      dell'inverno.

      Il mio piccolo giardino pieno di foglie secche
      aspetta il rastrello per pettinarsi
      eliminando rami secchi per respirare
      aspettando profumi di terra nuova
      con splendidi fiori a colori
      per ricevere api e altri insetti
      come ospiti d'onore.

      La primavera veste d'allegria tutta la gente:
      cappotti e cappelli finiscono in armadi
      con nuova naftalina
      per evitare ospiti poco graditi.

      I balconi s'inghirlandano di fiori
      i viali delle strade cittadine
      sono pieni di rami con foglie verdi
      aiuole con fiori multicolori
      che ospitano giovani coppie
      in amore.

      La primavera è la figlia prediletta
      della natura in festa.
      Giuseppe Bartolomeo
      Composta sabato 31 marzo 2018
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        Rinasce lenta la primavera di quest'anno
        dopo un inverno lungo e freddo
        con acqua da riempire dighe umane
        dopo un anno di siccità
        micidiale.

        Il sole fa capolino tra nuvole vagabonde
        mentre un venticello spazza
        le ultime foglie morte
        salutando le nuove gemme
        che fanno capolino
        su rami nudi.

        Aspetto con ansia lo sbocciare della vita
        dopo un letargo vegetale e animale
        nascosto per mesi sotto terra
        carica di neve e di freddo
        per oggi vestirsi della luce
        di primavera

        Uomini e natura siamo amici di sempre
        ci conosciamo dal grembo alla tomba
        sotto il sole e con la pioggia
        dalle alte cime ai bassifondi.
        La primavera è nostra sposa
        fiori e amori
        che ci aiuta a coltivare
        spine e dolori.
        Giuseppe Bartolomeo
        Composta mercoledì 28 marzo 2018
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO

          Maggio: mese di Maria

          È sbocciato il Tuo mese di maggio
          in una culla mossa da un dolce vento
          con un tiepido calore primaverile
          profumi di molti fiori variopinti
          sospiri di ninna nanne e canti
          preghiere umane e divine
          per Te vergine Maria.

          È il mese che noi uomini,
          fratelli di tuo Figlio
          in silenzio meditiamo
          il candore della Tua verginità
          che fece sbocciare il più umano fiore:
          il vero Dio fattosi uomo.

          Tu sei stata il tabernacolo più puro
          Tu la pisside preziosa per nove mesi
          dove il Verbo si è fatto carne
          per vivere in mezzo a noi
          figli di un Dio trino
          il cui Figlio è morto
          e risuscitato per noi.

          Vergine Madre di tutti noi
          abbracciaci come il Tuo Bambino
          seguici per mano nella nostra vita.
          Se dobbiamo salire sul calvario
          dacci la Tua forza di Madre.
          Il nostro dolore si tramuti in gioia
          per risuscitare un giorno
          all'ombra della Croce
          con lo splendore
          di una tomba
          vuota.
          Giuseppe Bartolomeo
          Composta lunedì 30 aprile 2018
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            Buonanotte giorno che te ne vai
            dietro il tramonto a colori
            per riempire i miei occhi
            di un rosso intenso
            d'amore.

            L'ultima tavolozza del giorno
            dipinge filigrane di sogni
            per riempire di volti
            la mia notte.

            Camminerò nel buio di mezzanotte
            accompagnato da voci bianche
            sorte come incanto
            dai morti colori
            del tramonto.

            La notte avanza spinta da fantasmi
            in attesa di una luce nuova
            per svegliarmi sottovoce
            al primo chiarore
            dell'aurora.
            Giuseppe Bartolomeo
            Composta sabato 31 marzo 2018
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO

              Non è bello essere grigi

              Il color grigio riempie molti giorni
              penetra nel cuore
              quando lo vedo gironzolare intorno
              senza una parola.

              È il colore della mediocrità umana
              chiuso in una gabbia
              senza porte né sportelli
              per poter stringere
              una calda mano.

              È il colore della tristezza
              che distrugge il dolce sorriso
              sbarrando le porte dell'allegria
              in una notte senza stelle.

              Non esistono occhi grigi
              in facce umane piene di vita
              perché non si addice questo colore triste
              nei figli di Dio.

              Quando ci svegliamo e il cielo è grigio
              il cuore ne risente
              perché siamo abituati a spaziare
              volando nei cieli azzurri,
              rincorrere uccelli liberi che volano in alto
              per ricamare un mondo di colori,
              con bimbi sorridenti e uomini buoni.

              Viviamo ogni singolo giorno
              regalatoci gratis
              con l'allegria di un cuore pulito
              senza chiodi arrugginiti.

              Il grigio è solo bello quando dalle nuvole
              cade la pioggia in tante gocce
              per pulirci bene gli occhi
              pieni di polvere
              di vecchi sogni.
              Giuseppe Bartolomeo
              Composta sabato 31 marzo 2018
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                Bruciano le ferite dell'anima
                quando il giorno avanza
                senza regalarti un bacio
                senza un raggio di sole
                per illuminare
                le prime ore.

                Si cammina come ombre
                trascinate a passo lento
                su selciati battuti
                da piedi stanchi
                sonnolenti.

                Man mano che s'accende il giorno
                spariscono le ombre morte
                nasce un raggio di luce
                illuminando gli occhi
                mentre il cuore
                scotta.

                Non ci sono più ferite aperte:
                il giorno limpido
                sotto un cielo azzurro
                attende un fiore sbocciare
                nelle mani di un uomo
                più buono.
                Giuseppe Bartolomeo
                Composta sabato 31 marzo 2018
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  I falsi bagliori di una certa civiltà
                  nata da soprusi e corruzione
                  omicidi in nome di Dio
                  politica dell'inganno
                  uccisioni di donne
                  aborti senza pietà
                  si spengono come spettri:
                  pura illusione.

                  È il crollo di tutti gli imperi,
                  oblio di tutti i dittatori
                  frantumati dal tempo
                  sepolti da falsi onori
                  di politici senza scrupoli
                  di popoli muti.

                  La storia quando è vera maestra
                  insegna a leggere i disastri
                  a separare agnelli dai lupi
                  amare vecchi e bambini
                  rispettare i grandi valori
                  diventando un po' più umani
                  senza ipocrisia
                  o falsi ideali.
                  Giuseppe Bartolomeo
                  Composta sabato 31 marzo 2018
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                    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                    Gridano nell'oscurità della notte
                    voci di esseri umani
                    senza corpo né occhi
                    con lacrime che brillano
                    nelle loro vuote mani.

                    Saranno zombi venuti dal mare
                    su fumi e odore di incenso
                    danzando con ritmi strani
                    con ombre di donne
                    che hanno fame?

                    Le grida squarciano l'oscurità della notte
                    come agnelli dal macellaio.
                    Sono esseri di questo mondo
                    in cerca della loro immagine
                    perduta nei bassifondi.

                    Le grida se le porta il vento
                    la fame uccide l'uomo
                    il tempo vendicherà
                    la memoria
                    per pudore.
                    Giuseppe Bartolomeo
                    Composta mercoledì 28 febbraio 2018
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