Le migliori poesie di Giuliana Zarantonello

Supervisore Forever, nato a Valdagno (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Giuliana Z.

Rinchiusa nel silenzio

Rinchiusa nella solitudine ha trovato risposte vere
persa in quel luogo dove tutto prende una dimensione diversa,
dove le proprie colpe vengono immerse in un lago profondo,
acqua chiara a purificare la propria colpevolezza.
Scendono lacrime,
cadono in quello specchio d'acqua come linfa limpida
svaniscono nel nulla, dissolte, portate sul fondo
nascoste in quel misterioso spazio.
Riaffiorano ricordi, nitidi, inequivocabili
tornano a galla memorie fluttuanti
con mille sfaccettature si rispecchiano
in quell'azzurro profondo.
E lei, rinchiusa nel silenzio aspetta
che il suo uomo venga a toccare quelle lacrime,
aspetta, mentre quel corpo riflesso
sta diventando immagine sbiadita.
Giuliana Zarantonello
Composta giovedì 21 agosto 2014
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Giuliana Z.

    La magia della montagna spaccata

    In una serata magica,
    sotto un cielo stellato,
    dove i nostri tristi pensieri
    abbiamo abbandonato,
    per una sera, da Anguane
    ci siamo immedesimate,
    sorridenti e belle un po' regnanti
    ammalianti, splendide e lucenti
    noi spiriti fatati ladre di pensieri
    realtà degli uomini di ieri.
    Noi che lavavamo i bianchi panni
    in ginocchio con la testa china
    e li stendevamo al chiaro di luna
    con una maestosa danza
    e il nostro canto di speranza.
    Dentro quella montagna
    la magia nell'acqua ancor ristagna
    ognuna di noi con i sui pensieri,
    io sognatrice e voi sognanti,
    con le persone amate
    nel cuore lì presenti.
    Ecco siamo donne di oggi
    con un tuffo nel passato
    in una leggenda che par vera
    noi che, entrando in quelle rocce
    quel canto udiamo ancora.
    Giuliana Zarantonello
    Composta venerdì 14 agosto 2015
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Giuliana Z.

      Folle poesia

      Mi vien da pensare che la follia
      sia il fondamento della poesia
      ti può prendere di sopravvento
      e tu scrivi senza argomento
      la mano impugna una penna nera
      e non ti accorgi che è già sera
      lemmi scorrono su un foglio bianco
      fino a che l'intelletto è stanco.
      Potrei scrivere di una carezza
      che mi ha sfiorato con leggerezza
      o di quel bacio in ascensore
      subito frettolosamente senza pudore
      che son rimasta senza fiato
      quando quelle labbra mi han sfiorato
      boccata d'ossigeno per il cuore
      che aspirava ad un po d'amore.
      E mentre scrivo l'anima si nutre
      di fantasie rimaste insolute
      è come abitare dentro ad un sogno
      dove nascondi il tuo bisogno
      mentre l'illusione percorre la mente
      il desiderio si fa impaziente
      di turbamenti che superano la ragione
      che plasmano rime come in una canzone.
      Scrivo e riscrivo su questo foglio
      senza esitazione ciò che voglio
      con coerenza con molta clemenza
      scrivo di me e della mia essenza
      di ciò che sono o che vorrei diventare
      di tante parole mi faccio autore.
      Apro la porta ad un po' di fantasia
      attraversata dall'anima mia
      e non m'importa dello sgomento
      mentre leggi in questo momento
      posso immaginare il tuo pensiero
      ma credimi non è veritiero
      e del tuo giudizio sai non m'importa
      poiché dalle mie parole mi sento accolta
      sono emozioni di un racconto
      come il silenzio davanti ad un tramonto.
      Giuliana Zarantonello
      Composta martedì 30 settembre 2014
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Giuliana Z.

        Ricordo

        Un ricordo è ritornato
        si sofferma nella mente
        a ragionare coi pensieri
        del tempo andato.
        Parla di sé
        quando ancora
        era respiro
        nell'istante di un momento.
        Racconta...
        nulla gli è rimasto
        indifferente
        tutto rivela.
        E se, è morto già il passato
        la sua storia vive ancora,
        ciò che è stato
        non si cancella.

        E intanto
        è arrivato l'autunno
        e dal faggio
        cadono le foglie!
        Giuliana Zarantonello
        Composta mercoledì 28 settembre 2016
        Vota la poesia: Commenta