Scritta da: Francesca Zonta

Se telefonando

C'era una volta una vecchia canzone
Diceva: Se telefonando potessi dirti addio....
Oh... ma non è certo quello
che ti direi adesso amore mio...
nei secondi dell'attesa, in cui aspetto che rispondi
con il cuore che mi scoppia dentro il petto,
e poi sento la tua voce,
all'improvviso mi blocco, quasi non respiro,
vorrei fermare quell'attimo perfetto.
E se telefonando io potessi
farti sentire quanto ti amo
Se attraverso quell'invisibile filo
Riuscissi tu a percepire
quello che veramente noi siamo...
ma dura sempre poco, al massimo un minuto
tu non sei mai solo, e non puoi esprimerti
come invece avresti voluto.
E dal tono di voce non riesco mai capire
Come ti senti amore mio,
se sei stanco, o scontento, o incazzato,
con te stesso, con il mondo...
magari anche con Dio.
E vorrei inventare un telefono speciale
Che funzioni col pensiero, con la mente
Per restar sempre in contatto con te,
per sentirti costantemente.
Tu che per me sei IL TUTTO....
Sei la vita, l'universo intero...
Tutto il giorno intriso in me,
come nube di profumato incenso,
caldo e avvolgente come scialle leggero....
Che mi coccoli, e poi mi sgridi,
mi prendi in giro, e mi fai arrossire,
mi regali parole di fuoco,
e mi chiami... DEA... FATA...
e tante volte vorresti... venire...
Se i nostri messaggi scritti fossero da udir parole,
come nuvole leggere e vergognose
coprirebbero l'arrossir del sole.
In un tripudio di luce, stelle, luna e baci a non finire...
IO... come una regina pazza
E TU... il mio pazzo amato sire.
Francesca Zonta
Composta giovedì 29 dicembre 2011
Vota la poesia: Commenta