Poesie di Francesca Nobili

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Scritta da: Francesca Nobili

A Cristian

Ho deciso di scriverti questa lettera che sicuramente non leggerai mai, avrei da dirti tantissime cose ma sinceramente non so proprio da dove cominciare... in questo periodo infiniti pensieri hanno affollato la mia mente, avrei solo voluto che tu capissi i miei segnali, ma non è andata così...
Ho sbagliato molto nella mia vita e forse tra tutti gli errori che ho fatto questo è il più grande...
Tu hai saputo cancellare il vuoto che da diversi anni mi portavo dentro... io ti amo, ti amo in un modo incredibile e questo non sarebbe mai dovuto accadere, il desiderio di te mi mantiene viva,
tu sei stato l'evasione dalla realtà ma ora più che mai vorrei fuggire... Hai saputo risvegliare emozioni che da tempo avevo dimenticato quelle che ti tormentano, ti fanno morire e vivere, ti illudono di essere speciale! In questo giorno credo di aver versato tutte le lacrime che avevo in corpo. Mi sento come un fantasma che vaga tra i ricordi della sua vita... Un passato ormai lontano pieno di tristezza, di sofferenza, di ribellione, di rabbia e rimpianti... Un presente speciale, stimolante, unico, quello vissuto con te... Un futuro nero, buio, angusto perché non ci sari... mi hai dato una carica eccezionale, mi sono sentita elettrica, scintillante, felice... oggi però tutto mi sembra svanito nel nulla, non riesco neppure più a credere nella forza dell'amore, nella vita... il mio cuore è pieno di dolore certo della sua esistenza meschina ed infelice... il silenzio di questa notte mi rende ancora più sola, vorrei parlarti, ma non ne vale la pena, e poi per dirti cosa, non staresti neanche ad ascoltarmi, vorrei correre di là da te e ricordarti quanto ti amo, sono folle di te e non c'è nessun rimedio che mi possa far guarire, magari la lontananza, ma non servirebbe ad ottenere grandi risultati... ti odio, in fondo sono sicura che se riuscissi a convincermi di questa cosa sarebbe più facile lasciarti andare, ti odio, perché non potrei più giocare con te, perché non potrei più vederti, perché non potrei più sentirti, telefonarti, guardarti... Viverti! La notte è ormai fonda, inquieta, mi chiedo cosa farò domani, ma non riesco a darmi una risposta, la mia vita mi appare del tutto inutile... vorrei averti qui, ora, accanto a me mentre mi carezzi la testa e mi rassicuri che tutto è passato, che mi ami, e che resteremo insieme... sono ridicola! Guardo la nostra camera, mi rifletto nello specchio appeso sopra la spalliera del letto, guardo i miei occhi pieni di dolore e mentre mi fisso comprendo il mio dramma e la mia sofferenza... l'incanto, la magia di ogni momento vissuto con te mi sembra finito... penso a tutte le sensazioni e la gioia che mi hai regalato...
Quando ti ho visto la prima volta mi sei sembrato strano, mi stavi quasi antipatico, ma poi sei entrato nei miei sogni, nei miei pensieri e nel momento in cui ti ho baciato la prima volta nella mia anima, nelle mie vene... Di male me ne sono fatta tanto in questi anni e forse ora ne ho fatto anche a te... ho capito che devo cambiare e che ciò che ho non è ciò che voglio, tu sei la mia vita e non posso perderti, con te è come se fosse stata di nuovo la mia prima volta...
Credo che questo sia l'incanto di ogni convivenza o forse è il destino di ogni grande amore... Continuerò a vivere di te! Ti amo...
Francesca Nobili
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    Scritta da: Francesca Nobili
    Detesto il tuo cuore quando è di pietra
    detesto la cattivaria quasi premeditata
    che talvolta metti nei tuoi discorsi
    e nel tuo sguardo, che inclinato
    spegne nel tuo volto bellezza, sentimento,
    tenerezza e persino rispetto,
    così da sembrare impudicamente feroce,
    volutamente crudele e duro.
    Odio quei piccoli, scontati paletti
    di cui ti circondi quando mi ascolti
    senza un lampo, senza una luce e così
    io striscio, mi sciolgo in un lago di paura e
    detesto sempre più la legge dell'amore
    che mi ha resa così appassionata, innamorata
    e incapace di lottare per farmi capire da te
    mentre mi stai divorando...
    Mi domando scuotendo la testa quando mi amerai
    quando mi saprò far amare da te...
    E se il tuo amore non è nemmeno capace
    di guidarti in questo nostro percorso insieme,
    di minime distrazioni, il nostro essere
    uguali, la nostra sensibilità che misero amore avrò io...
    Sono una sciocca, nevrotica, che crede ancora
    ai sogni, ma vorrei solo essere amata...
    ... non più sola... sola...
    Francesca Nobili
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      Scritta da: Francesca Nobili
      Chi sa se un giorno ci sarai piccolo Lorenzo, ti ho voluto chiamare così perché nel tuo nome è rinchiusa la mai speranza, tu rappresenti la notte delle stelle cadenti, la notte dei desideri, la notte in cui ogni sogno ha l'illusione di poter vivere...
      Ti scrivo questa lettera perché ho la convinzione che un giorno qualcuno la leggerà e capirà il mio tormento... la sto scrivendo piangendo, soffrendo, urlando, desiderando che tutto ciò non sia vero... vorrei che questo fosse solo un incubo dal quale svegliarmi presto... e ancora stordita vederti qui nel mio letto accanto a me mentre ti tengo stretto tra le mie braccia...
      chissà se un giorno potrò guardare i tuoi occhi e non soffrire più... la mia mente viaggia in dietro, ricorda esattamente il 14 ottobre, un giorno difficile da cancellare, c'era la luna piena, era fantastica, bianchissima, e tutto intorno sapeva di te... poi penso... penso a quando tutto è cambiato, penso a quel maledetto 11 novembre, il giorno della tua partenza per il cielo... da allora non ho più potuto stringere la mia pancia in quel meraviglioso abbraccio che solo io e te sapevamo scambiarci... da allora non ho più potuto avvolgerti nell'unico modo che mi faceva vibrare, non esisti più in me, intorno a me, dentro me... ora le mie mani sono sole, stringono forte il mio ventre vuoto e dolorante, le lacrime che scendono giù dai miei occhi sulle mie labbra, le bagnano, non ho più fiato in gola, sono morta con te... mi chiedo costantemente, continuamente se sia stato giusto o meno farti questo, privarti del mio amore... e te ne avrei dato tanto... solo nell'egoistica illusione di non perdere il tuo papà, solo per continuare ad averlo vicino... è troppo tardi lo so, ma solo adesso ho capito che tu eri l'amore, la purezza, la positività, solo ora che sei un ricordo ancora troppo vicino, troppo intenso e straziante, un ricordo triste, atroce, doloroso, indelebile, solo ora realizzo che in poco tempo eri riuscito a fare un miracolo, eri riuscito a riscaldarmi l'anima con la tua piccola luce...
      sei nella mia mente, nel mio cuore, sei il mio costante pensiero di giorno, di notte, tu sei sempre con me, vedo i tuoi dolci occhi guardarmi, le tue piccole manine che cercano nel vuoto, il contatto delle tue tenere labbra sul mio seno mentre ti allatto... mi avresti resa felice, avrei dovuto proteggerti, avrei dovuto lottare, ti sarebbe bastato anche solo il mio di amore... io e te un'unica cosa, anche se il tuo papà non voleva vivere con noi saremmo andati avanti ugualmente... lo so che vuoi che io non pianga più ma non ci riesco, mi consola il fatto che quando dai miei occhi ormai troppo stanchi scendono le lacrime che rigano il mio viso ferito, deluso, stanco ci sei tu che le asciughi con la tua tenerezza,, con la tua piccola ed innocente mano, ti sento quando a fatica trovo la forza di alzarmi da questo letto, o quando non riesco più a sopportare il peso del dolore provocato dalla tua assenza, so che ci sei... ci sei tu che mi sorreggi, sei con me quando la disperazione si impossessa della mia mente, sei con me quando tutto mi sembra assurdo e la vita stessa perde tutto il suo significato... è la tua voce dentro di me che mi implora di continuare, di reagire, di lottare... sei con me quando penso che il nulla si sia preso tutto... il mio amore, i miei sogni, la gioia di andare avanti, tutti i progetti... ti sento, ascolto la tua supplica, so che vuoi che io mi ami, ma è inutile... tu non sei più vivo dentro di me, non mi appartieni eravamo soli, unici, indivisibili... tu vivevi in me ed io vivevo in te, ma non è troppo tardi, voglio che tu mi aspetti... non manca molto, sento la morte vicina... ma non ho paura perché per me solo allora sarà la vera vita... quando potrò finalmente essere lì con tenerti per mano, e con te accanto ritrovare tutta me stessa e finalmente poter cominciare ad ad amare... ad amarti... non è troppo tardi per recuperare... aspettami... arrivo... anche se provi dal cielo a mandarmi la forza necessaria per proseguire non mi basta... io voglio il tuo amore... voglio viverlo con te... il nostro ritrovarci è vicino... sono quasi da te! Manca poco, e poi saro la tua Mamma.
      Francesca Nobili
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        Scritta da: Francesca Nobili

        IL verme strisciante

        ... Il mio presente solo un'ombra pallida del mio passato, vuoto e privo di desideri avverati, solitudine, dolore, un'anima triste avvolta nello sconforto.
        ... voglia di dimenticare, voglia di non sentire, voglia di allontanare l'infelicità ed il suo ricordo.
        Le emozioni? Le gioie? I sogni?... uccisi! Per lasciar posto alla devastazione.
        ... il verme strisciante
        io che imploro attenzioni,
        io che supplico amore.
        ... il verme strisciante
        io che non riesco a mettere fine a questo complicato mio essere, a questo mio vivere,
        io che credo ancora alle favole.
        ... il verme strisciante
        io che spero nella magia,
        io una principessa ferita dalle spade della vita reale...
        Francesca Nobili
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