Come sfera nell'Universo mi lascio andare... immersa in colorati tramonti continuo a sognare... e tocco aria e tocco sponde e confini immaginando di stare vicini Eccoti calda sensazione... poterti chiamare... emozione!
Cercami tra l'alba argentata di un primo mattino tra i fili d'erba bagnati di fresca rugiada tra i campi di grano spettinati dal vento tra il giallo dei girasoli cercami tra le immense chiome dei pini tra i profumi delle ginestre tra le spine dei rovi di more nell'azzurro del cielo tra ovattate nuvole nella bianca schiuma del mare cercami tra la folla accalcata tra serpenti di asfalto infuocati tra gli assordanti rumori della giornata nei sonni tuoi agitati nelle ferite del cuore nei dolori strazianti nei perduti amori... cercami nella tranquillità della tua casa in compagnia della tua musica nell'intensità dei tuoi pensieri nei segreti tuoi desideri... chiudi gli occhi... e cercami in tutto questo e in altro, cercami se avrai bisogno, cercami e lì mi troverai sempre... magica, dolce, eterea, avvolgente... poesia.
Lascia che ti accarezzi il volto accompagnando nella carezza il ricordo di quando ero bambina e tu accarezzavi me, rivedendo te piccolina
i folti capelli bianchi, gli occhi infossati e stanchi ti osservo e mi si stringe il cuore gonfio com'è d'infinito amore.
Spesso mi assale la paura che tu mi possa lasciare ma non riesco a raggiungerti... non riesco a tornare ferita come sono, dopo essere stata tanto male... e non vivo il mio tempo... e lo lascio passare scrivendo di te, di me... di ciò che vorrei fare.
Fammi una carezza che mi porti la dolce brezza del vento che si annidi nel mio cuore ormai spento e mi porti i ricordi di una ninna nanna per rivedermi addormentata sul tuo petto... ancora una volta... mamma.
Per te, che non abbassi mai lo sguardo salti le interferenze della vita senza rinunce punti al tuo traguardo ribalti e giochi audace la partita
per te che sai difendere il tuo onore addosso a ogni parete sei schiacciata e interroghi ogni giorno mente e cuore perché la gente ha solo una facciata
per te dal mondo sempre giudicata nel masticar silenzio e sofferenza provata, ad esser data per scontata impasti nel tuo tempo la coerenza
per te che non t'arrendi, e ti sollevi e gridi a tutto il mondo che sei donna e il conto che non vuoi tu non lo devi ch'è di granito fatta una colonna
per te, io metto solo le parole e il desiderio di restarti accanto perché con te io vivo pioggia e sole mi nutro di un sorriso e di un tuo pianto
ti porti appresso mete di valori e nell'esempio che tu dai ogni giorno si apprezzano scolpiti i tuoi tesori perché tu sai far ricco chi ti è intorno.
E il fumo acido rendeva ciechi gli occhi e l'aria irrespirabile si dissolvevano attimi di vita nella polvere mentre nel cuore del mondo copiose scendevano le lacrime che rendevano perdono e pace parole incomprensibili.
Lacere ferite da guarire come profonde radici di speranze da non far mai morire.
Lasciala dormire. All'alba di ogni giorno si fa amare. Da mille rumori violentare. Raccoglie vecchio e nuovo dentro al cuore. Accoglie tanta gente con onore. Ladra di sogni, Roma sa gioire.