Squarci di sereno

Ti bacerei
su quelle labbra
sfiorandone i contorni
di miele e sorrisi
specchi soffici
dove riposa il cielo
e poi ti mostrerei
il mio cuore
servirà lana di vetro
per non impazzire
mille chitarre elettriche
suoneranno unisone
plettri complici
d'un sentimento
che affiorerà
come una sorgente
dai tuoi semplici occhi.

Occhi brillanti
occhi dolci
squarci di sereno
in cui anche il sole
chiede il permesso
e fa capolino.
Fabrizio Ippoliti
Composta giovedì 25 ottobre 2012
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    Le ombre

    Potessero amar le ombre
    ti porterei nel sole
    mano nella mano
    il segreto che celo nel cuore
    svelerei pure ai tuoi occhi
    sfiorando finalmente le tue labbra
    amor che non potrò mai avere
    nemmeno osare!

    Manco il deserto
    è così infame
    come il mio destino
    restar vicino
    eppur così lontano
    cuore mio lo so
    stai scoppiando
    ombra tra mille luci
    ami e taci.

    Ah!

    Se c'è un cielo
    per chi è sereno?

    Provo a leccar le ferite
    nulla può lenire
    quel dolore profondo
    che solo l'anima sa ascoltare.
    Fabrizio Ippoliti
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