Le migliori poesie di Fabio Marinaro

Vivere il più possibile., nato lunedì 28 gennaio 1985 a Catania (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Fabio Marinaro

Infinito profondo

La vita ti comprende,
tu ne fai parte come al giorno segue la notte.
Tutti ti temono tranne gli eroi, eppure anche loro segretamente ti sanno.
Tu rendi tutti uguali, perché su di te nessuno può sentenziare.
Sei potente più di mille battaglie, più di mille sogni o mille milioni di parole.
Sei il buio per chi non ti comprende,
la luce per chi ti ha visto arrivare.
Quando arrivi non ci è dato sapere, forse è questo il tuo grande potere.
Mi strazi l'anima nel ricordo,
ma come un pazzo provo un bene profondo.
Un giorno anche me verrai a trovare e per quel giorno qualcuno dovrà imparare
che il tuo passaggio è cosa naturale.
Fabio Marinaro
Composta martedì 25 novembre 2014
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Fabio Marinaro

    Maledetto

    Così mi sentivo per non aver detto quando c'era da dire.
    Quando c'era da fare e non ho fatto.
    Quella volta di quella frase geniale non appuntata.
    Quell'amore che non riuscivo a lasciare andare.
    Ero lì con loro ma mi sentivo solo.
    E quella volta che ero solo
    e mi sentivo in compagnia.
    Era la mia vita maledetta
    che alternava sprazzi di poesia e assoluta apatia.
    Era quel che non è, eppure sarà sempre cosa mia.
    Fabio Marinaro
    Composta mercoledì 23 novembre 2016
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Fabio Marinaro

      Di me di te di tutto il perché

      Mi illumino di Me
      Mi illumino di Te
      Mi illumino d'Amore
      Mi basta così,
      Il Tutto è anche Così.
      Luce perpetua
      Costanza di dolore
      Discesa catastrofica
      Slita indolore
      Cuore di Vita
      Vita di Amore
      Senti la Vibrazione,
      Mi illumino con Me
      Mi illumino con Te
      Mi illumino nel Perché
      Sei un po' Me ed un po' Te.
      Fabio Marinaro
      Composta lunedì 4 marzo 2019
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Fabio Marinaro

        Troppe lacrime in un solo giorno

        Troppe lacrime in sole ventiquattro ore,
        troppe sofferenze per chi non muore,
        troppe consapevolezze in una sola anima.
        La vita passa con o senza te,
        con o senza me.
        Il ricordo mi dà forza,
        il ricordo mi toglie il respiro.
        L'Amore mi aiuta fortunatamente.
        L'Amore mi uccide maledettamente.
        Riconosco il tuo sguardo nello specchio della mia anima; sento il calore
        che mi scalda il petto, lo stomaco si stringe.
        Tutto sembra tacere, eppure le urla silenziose del tuo Amore non cessano di esistere.
        Ieri come oggi sento la tua mancanza,
        ma nel mio cuore, tra noi, non c'è distanza.
        Fabio Marinaro
        Composta giovedì 20 novembre 2014
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Fabio Marinaro
          Eri tu quello che cercavi,
          hai attraversato oceani,
          scalato montagne,
          esplorato caverne buie,
          sei stato su cieli di ogni tipo,
          hai camminato così tanto,
          scorticato la pelle della tua anima.
          Ti pensavi povero in mezzo ai tanti.
          Hai cercato conforto nel ghiaccio polare intorno a te.
          Ti sei disperato soffrendo per amore.
          Non era quel che credevi.
          Hai desiderato ciò che pensavi fosse vero.
          Hai riposto fiducia in altri.
          Hai dimenticato del tuo istinto.
          Eri tu quello che cercavi.
          Fabio Marinaro
          Composta lunedì 13 aprile 2020
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Fabio Marinaro

            Era lo sguardo del mio cuore

            Mi affacciavo al tuo balcone,
            Oh Mistretta del mio cuore.
            Potessi descriverti la sua bellezza,
            farei una foto alla mia giovinezza.
            In fondo ho goduto della libertà,
            proprio lì, più che in città.
            Di racconti lì ne ho tanti,
            belli brutti ed inquietanti.
            Che il cielo mi sia da testimone,
            non fu mai la mia prigione.
            Sospesa più in alto dei cirrocumuli,
            difesa a morte dai grandi Siculi.
            Porto con me il tuo sapore,
            e questo per me è un grande onore.
            A sinistra in alto guarda che foglie,
            a destra sul mare ecco le Eolie.
            A Mistretta anche il ricordo mio delle more,
            era lo sguardo del mio cuore.
            Fabio Marinaro
            Composta lunedì 4 maggio 2020
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Fabio Marinaro

              Re Davide

              Quel giorno furono le lacrime che
              nessuno vedeva,
              Era la fonte della vita che mi chiamava.
              Le lacrime di un bambino,
              di un Fratello un po' birichino.
              Quei tuoi occhi sorgente di luce
              purificano l'anima di chi ti seduce.
              Loro lo sanno che ti salveranno.
              Hai servito persino me,
              con l'insolita consapevolezza di un Re.
              Sai servire tutti i tuoi figli
              quelli nascosti e pure i conigli.
              Figlio di stelle che sono sorelle,
              sono lontane, ma quanto son belle.
              Il mondo che ti appare non sembra sentirti, ma la gente senza cuore non può rammollirti.
              Ecco il re disse il mio cuore,
              resta con lui nonostante l'orrore.
              Sento spesso il tuo dolore,
              ma la mia forza con te non muore.
              Fonti di vita mi han benedetto,
              sono il tuo soldato non sono perfetto.
              Generale in mare al tuo cospetto,
              qui mi prostro in segno di rispetto.
              Se la guerra si prospetta in divenire,
              sai che per te son pronto anche a morire.
              Tu lo sai che puoi piangere con me,
              perché sei tutto, oltre che Re.
              Sai il mio nome di un'altrà vita fa'
              ciò ché fa vità è sempre stato qua.
              Fabio Marinaro
              Composta venerdì 8 maggio 2020
              Vota la poesia: Commenta