Poesie di Elena Maneo

Nato a Venezia
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Non è mascara

Mi alzo dal letto in lacrime,
mi sento sporca, colpevole.
Cammino dolorante verso il bagno
e accarezzo l'aria pesante che mi circonda.
Mi sento da fare schifo,
come una bambola spezzata
e contaminata da una bestia malata,
di un divertimento che non è mai stato per me.
Rivolgo lo sguardo verso la tavoletta del cesso
cercando una risposta
e trovo gocce di sangue,
rosse come il mio reggiseno.
Mi accorgo che sanguinano i capelli.
Vedo delle macchie nere sul mio viso.
Non è mascara.
Elena Maneo
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    Fiore di marmo

    Che aspetto tu hai
    nascosto nell'abito che indossi,
    non sai cosa fai.
    Trascini la mia mente
    nella tua scatola buia,
    e plagiata la mia natura,
    accecata dalla tua ombra,
    la sbatti contro le mura.
    Un petalo sciupato,
    un bocciolo schiacciato.
    Incanto celestiale la pelle giovane.
    Offuscato da lacrime innocenti
    l'indaco dei miei occhi.
    La mia voce non ricordi:
    parole pronunciate all'anima meschina tua,
    non sono un fiore di marmo.
    Elena Maneo
    Composta domenica 9 settembre 2012
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      Come l'aquila e il corvo

      L'odore della violenza
      si estende sul mio scantinato
      accecato dalla luna.
      Prendo il tuo corpo lento,
      fresco di rugiada.
      Striato di rosso l'inchiostro dei tuoi occhi.
      Saranno lunghe passioni,
      i pianti tuoi.
      Saranno lacrime,
      che forgeranno una corazza di coraggio.
      Chiederai a Dio la salvezza.
      Chiederai alla vergine Maria la speranza,
      all'anima tua la carezza.
      Attenderai la brezza dei miei baci
      nel letto di spine.
      Vorrai cambiare le regole della tua lingua.
      Vorrai cambiare le smorfie dei tuoi dolori,
      come la regina di cuori.
      E poi una notte come questa
      ti ribellerai,
      e volerai come l'aquila e il corvo
      sulle catene umide del tuo pianto.
      Concepirai iceberg invece di bambini,
      per nascondere le tracce della tua fuga,
      ed io cadrò,
      cadrò affranto,
      schiavo del mio mal d'amore.
      Elena Maneo
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        Corpo Graffiato

        Alla luce della luna,
        fredda la tua mano bruna.
        E come un vampiro
        il mio sangue hai leccato,
        che tu hai procurato.
        Sono una donna con il corpo graffiato,
        quanto ho gridato
        al tuo sporco corpo sudato.
        Il canto di un corvo sopra il mio volto,
        e il sorriso
        mi hai tolto.
        Elena Maneo
        Composta martedì 25 novembre 2014
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          Filo spinato

          Da un filo spinato
          sei tormentato.
          Percosso dalla paura,
          per quell'assurda tortura.
          Le baracche di un triste colore
          abbattono il tuo cuore.
          Non c'è amore
          né un granello di calore.
          Ti chiedi dov'è finito il tuo Signore,
          perché credi a quella cosa di valore.
          La vita.
          Elena Maneo
          Composta martedì 27 gennaio 2015
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