Poesie di Edgar Lee Masters

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For love was offered me and I shrank from its disillusionment;
sorrow knocked at my door, but I was afraid;
ambition called to me, but I dreaded the chances.

Yet all the while I hungered for meaning in my life.

And now I know that we must lift the sail
and catch the winds of destiny
wherever they drive the boat.

To put meaning in one's life may end in madness,
but life without meaning is the torture
of restlessness and vague desire,
it is a boat longing for the sea and yet afraid.

L'amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno;
il dolore bussò alla mia porta, ma io ebbi paura;
l'ambizione mi chiamò, ma io temetti gli imprevisti.

Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.

E adesso so che bisogna alzare le vele
e prendere i venti del destino
dovunque spingano la tua barca.

Dare un senso alla vita può condurre alla follia,
ma una vita senza senso è la tortura
dell'inquietudine e del vano desiderio,
è una barca che anela al mare eppure lo teme.
Edgar Lee Masters
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    Scritta da: Coraline

    Dippold the optician (Dippold l'ottico)

    What do you see now?
    Globes of red, yellow, purple.
    Just a moment! And now?
    My father and mother and sisters.
    Yes! And now?
    Knights at arms, beautiful women, kind faces.
    Try this.
    A field of grain - a city.
    Very good! And now?
    Many womens with bright eyes and open lips.
    Try this.
    Just a globet on a table.
    Oh i see! Try this lens!
    Just an open space - i see nothing in particular.
    Well, now!
    Pine trees, a lake, a summer sky.
    That's better. And now?
    A book.
    Read a page for me.
    I can't. My eyes are carried beyond the page.
    Try this lens.
    Depths of air.
    Excellent! And now?
    Light, just light, making everything below it a toy world.
    Very well, we'll make the glasses accordingly.

    Che cosa vedi adesso?
    Globi rossi, gialli, viola.
    Un momento! E adesso?
    Mio padre, mia madre e le mie sorelle.
    Sì! E adesso?
    Cavalieri in armi, belle donne, volti gentili.
    Prova queste.
    Un campo di grano - una città.
    Molto bene! E adesso?
    Molte donne con occhi chiari e labbra aperte.
    Prova queste.
    Solo una coppa su un tavolo.
    Oh, capisco! Prova queste lenti!
    Solo uno spazio aperto - non vedo niente in particolare.
    Bene, adesso!
    Pini, un lago, un cielo estivo.
    Così va meglio. E adesso?
    Un libro.
    Leggimene una pagina.
    Non posso. I miei occhi sono trascinati oltre la pagina.
    Prova queste.
    Profondità d'aria.
    Eccellente! E adesso?
    Luce, solo luce che trasforma tutto il mondo in un giocattolo.
    Molto bene, faremo gli occhiali così.
    Edgar Lee Masters
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      Scritta da: Julie Gensini

      Lucinda Matlock

      Andavo a ballare a Chandlerville
      e giocavo alle carte a Winchester.
      Una volta cambiammo compagni
      ritornando in carrozza sotto la luna di giugno,
      e così conobbi Davis.
      Ci sposammo e vivemmo insieme settant'anni.
      Filavo, tessevo, curavo la casa, vegliavo i malati,
      coltivavo il giardino e, la festa,
      andavo spesso per i campi dove cantano le allodole,
      e lungo lo Spoon raccogliendo tante conchiglie,
      e tanti fiori e tante erbe medicinali-
      gridando alle colline boscose, cantando alle verdi vallate.
      A novantasei anni avevo vissuto abbastanza, ecco tutto,
      e passai ad un dolce riposo.
      Cos'è questo che sento di dolori e stanchezza
      e ira, scontento e speranze fallite?
      Figli e figlie degeneri,
      la Vita è troppo forte per voi-
      ci vuole vita per amare la Vita...
      Edgar Lee Masters
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Sarah Brown

        Maurizio, non piangere, non sono qui sotto il pino.
        L'aria profumata della primavera bisbiglia nell'erba dolce,
        le stelle scintillano, la civetta chiama,
        ma tu ti affliggi, e la mia anima si estasia
        nel nirvana beato della luce eterna!
        Và dal cuore buono che è mio marito,
        che medita su ciò che lui chiama la nostra colpa d'amore: -
        digli che il mio amore per te, e così il mio amore per lui, hanno foggiato il mio destino — che attraverso la carne raggiunsi lo spirito e attraverso lo spirito, pace.
        Non ci sono matrimoni in cielo,
        ma c'è l'amore.
        Edgar Lee Masters
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Herbert Marshall

          Tutto il tuo dolore, Louise, e il tuo odio per me
          nacquero dalla tua illusione, che fosse leggerezza
          di spirito e disprezzo dei diritti della tua anima
          ciò che mi fece volgere ad Annabella e abbandonarti.
          In realtà tu prendesti ad odiarmi per amor mio,
          poiché io ero la gioia della tua anima,
          formato e temprato
          per risolverti la vita, e non volli.
          Ma tu eri la mia disgrazia. Se tu fossi stata
          la mia gioia, non mi sarei forse attaccato a te?
          Questo è il dolore della vita:
          le si può essere felici solo in due;
          e i nostri cuori rispondono a stelle
          che non voglion saperne di noi.
          Edgar Lee Masters
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Julia Miller

            Bisticciammo quella mattina,
            perché lui aveva sessantacinque anni, e io trenta,
            ed ero nervosa e greve del bimbo
            la cui nascita mi atterriva.
            Io pensavo all'ultima lettera scrittami
            da quella giovane anima straniata
            il cui abbandono nascosi
            sposando quel vecchio.
            Poi presi la morfina e sedetti a leggere.
            Attraverso l'oscurità che mi scese sugli occhi
            io vedo ancora la luce vacillante di queste parole:
            "E Gesù gli disse: In verità
            io ti dico, Oggi tu
            sarai con me in paradiso"
            Edgar Lee Masters
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              Scritta da: Silvana Stremiz

              Minerva Jones

              Sono Minerva, la poetessa del villaggio,
              fischiata, schernita dai villanzoni della strada
              per il mio corpo goffo, l'occhio guercio, e il passo largo
              e tanto più quando "Butch" Weldy
              mi prese dopo una lotta brutale.
              Mi abbandonò al mio destino col dottor Meyers;
              e io sprofondai nella morte, gelando dai piedi alla faccia, come chi scenda in un'acqua di ghiaccio.
              Vorrà qualcuno recarsi al giornale,
              e raccogliere i versi che scrissi? —
              Ero tanto assetata d'amore!
              Ero tanto affamata di vita!
              Edgar Lee Masters
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                Scritta da: Silvana Stremiz

                Il giudice Somers

                Come accade, ditemi,
                che io, il più erudito degli avvocati,
                che conoscevo Blackstone e Coke
                quasi a memoria, che feci il più gran discorso
                che il tribunale avesse mai udito, e scrissi
                un esposto che meritò l'elogio del pretore Breese —
                come accade, ditemi,
                che io giaccio qui, dimenticato, ignoto,
                mentre Chase Henry, l'ubriacone della città,
                ha un cippo di marmo, sormontato da un'urna,
                su cui la Natura in un capriccio d'ironia
                ha seminato un cespo in fiore?
                Edgar Lee Masters
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                  Scritta da: Silvana Stremiz

                  Il dottor Siegfried Iseman

                  Dissi, quando mi consegnarono il diploma,
                  dissi a me stesso che sarei stato buono
                  e saggio e coraggioso e caritatevole col prossimo;
                  dissi che avrei trasportato il Credo cristiano
                  nella pratica della medicina!
                  Ma, non so come, il mondo e gli altri dottori
                  subodorano ciò che si ha in cuore non appena si prende
                  questa magnanima risoluzione.
                  E il sistema è pigliarvi per fame.
                  Da voi non verranno che i poveri.
                  Voi vi accorgerete troppo tardi che fare il dottore
                  non è che un modo di guadagnarsi la vita.
                  E quando siete povero e dovete reggere
                  il Credo cristiano e la moglie e i figli
                  tutto sulla vostra schiena, è troppo!
                  Ecco perché fabbricai l'Elisir di Giovinezza,
                  che mi portò alla prigione di Peoria
                  bollato come truffatore e imbroglione
                  dall'integerrimo Giudice federale!
                  Edgar Lee Masters
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