Scritta da: Diana Barbieri

Quindici giorni, solo quindici giorni

Quindici giorni
solo quindici giorni all'addio
L'inverno ha chiuso le porte
lasciando una scia di strani ricordi.
Un vento profumato di fiori
scuote le fronde
una candida mongolfiera
si alza dall'orizzonte
e come stella polare
mi indica la via:
la via della tristezza
così che io non possa mai scordarmi di te.
È lì che ogni mattina Febo si risveglia
è l'est, il calore
... o forse sei semplicemente tu
E così compare davanti ai miei occhi il tuo viso
i tuoi occhi malinconici.
Sarebbe valsa la pena
di vivere una vita di torture
per uno solo dei tuoi sguardi
un "ti amo" sussurrato
in un pomeriggio d'estate
un bacio solo
ma dato con amore.
Mi sono innamorata dei tuoi silenzi
del tuo non salutare
della tua risata gaia e fresca
come la pioggia estiva
del ticchettio che fa la biro sul banco
quando sei nervoso
del tuo stare solo
a fissare il vuoto o...
... l'immenso.
Mi sono innamorata...
tanto che anche ogni tuo difetto
sarà una voragine incolmabile
perché io, quei difetti, li amo
sono parte integrante di te.
E di tutto questo rimane
il ricordo della tua figura
dolce e forte nel contempo
che pian piano si confonderà
nella fitta nebbia dei ricordi
e non vorrei...
perché anche se non sei mio
rimani la cosa più bella che ho...
Diana Barbieri
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