Le migliori poesie di David Herbert Lawrence

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Scritta da: Silvana Stremiz

Gioventù vergine

Di quando in quando
Tutto m'ansima il corpo
E la vita mi appare negli occhi,
Tra essi vibrando e la bocca
Giù selvatica discende per le membra
Lasciando gli occhi miei svuotati tumultuanti
E il petto mio quieto colma d'un fremito e un calore;
E giù per le snelle ondulazioni sottostanti
Che onde diventan pesanti, di passione gonfie
E il ventre mio placido e sonnolento
All'istante ribelle si desta bramoso,
Eccitato sforzandosi e attento,
Mentre le tenere braccia abbandonate
Con forza selvaggia s'incrociano
A stringere - quel che non hanno stretto mai.
E tutto io vibro, tremo e ancora tremo
Finché la strana potenza che il corpo mi scuoteva
Non svanisce
E nobile non risorge l'ininterrotto fluire della vita
Nella durezza implacabile dei miei occhi,
Non risorge dalla bellezza solitaria del corpo mio
Esausto e insoddisfatto.
David Herbert Lawrence
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    Scritta da: Gabriella Stigliano

    Alla finestra

    Si piegano i pini ad ascoltare i mormorii del vento autunnale
    che i neri pioppi fa agitare in un isterico riso
    mentre la casa del giorno lentamente chiude le sue imposte
    orientali.
    In fondo alla valle, confusamente le lapidi del cimitero - lontane
    si raggruppano, avvolgendo la loro vaghezza nel grigio sudario
    della nebbia,
    ormai che nel crepuscolo i lampioni all'improvviso hanno
    iniziato a sanguinare.
    Fuori dalla finestra volano le foglie e passando una parola
    pronunciano al viso che fissa l'esterno, guardando
    se soffia la notte un pensiero o un messaggio sui vetri.
    David Herbert Lawrence
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      In Barca

      Vedi le stelle, amore,
      Ancor più chiare nell'acqua e splendenti
      Di quelle sopra a noi, e più bianche
      Come ninfee!

      Ombre lucenti di stelle, amore:
      Quante stelle sono nella tua coppa?
      Quante riflesse nella tua anima?
      Solo le mie, amore, le mie soltanto?

      Guarda, quando i remi muovo,
      Come deformate s'agitano
      Le stelle, e vengon disperse!
      Perfino le tue, lo vedi?

      Rovesciano le stelle le acque
      Acque povere, inquiete, abbandonate...!
      Dici, amore, che non viene scosso il cielo
      E immobili son le sue stelle?

      Là! hai visto
      Quella scintilla volare su di noi? Le stelle
      In cielo neanche son sicure.
      E di me, che sarà, amore, di me?

      Cosa sarà, amore, se presto
      La tua stella fosse lanciata sopra un'onda?
      Sembrerebbero le tenebre un sepolcro?
      Svaniresti tu, amore, svaniresti?
      David Herbert Lawrence
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