Poesie di Dario Motti

Nato venerdì 1 settembre 1950 a milano (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Umorismo.

Scritta da: dax

Paradiso

Non c'era più l'orizzonte
la mia casa era scomparsa
ma il mio cuore non aveva
paura, era forte!

D'un tratto scoprii
che potevo volare

Corsi su di una nube
dove non potevano
colpirmi i giganti

E volavo senza meta
senza tempo

Ero felice nel Sole

Ma non era il Sole
quella luce

Vidi un uomo
gli chiesi "tu chi sei"

Egli rispose
"Io Sono la Porta
chi varca la mia Soglia vivrà in eterno"

Io sorrisi ora sapevo
dov'ero in Paradiso.
Dario Motti
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    Scritta da: dax

    Passeri

    Cinguettano i passeri
    sui rami scarni, sui tetti corrosi
    nella città pigra al risveglio,
    cantando la speranza di piccoli esseri

    Cinguettano e sembrano felici
    al disopra dei passanti, che a testa bassa
    non odono il loro richiamo

    Sono loro le vecchie glorie del cielo
    d'un passato ormai lontano

    Quando anche gli uomini
    alzavano gli occhi al cielo e pregavano.
    Dario Motti
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      Scritta da: dax

      Alle stelle

      Stelle solitarie abbiamo ricevuto
      il vostro pensiero d'amore;
      ed avremmo voluto
      che il vostro scintillio
      c'entrasse nel cuore

      Ma la tempesta ha portato
      del tuono il rumore
      mentre le nubi
      hanno spento il vostro chiarore

      Silenzio di sogni
      di voci d'infanti
      atterra in un momento
      il suono dei canti

      E mentre giace
      nella quiete il mattino
      si sente un lamento,
      la voce d'un bambino

      Che chiede a noi la sicurezza
      di crescere in un mondo
      che sia solo bellezza

      Bellezza di correre,
      di giocare contento
      sui monti nei prati
      che ondeggiano al vento

      Ma guerra fame
      inquinamento
      ai nostri figli
      incutono spavento

      Questa è l'eredità
      che provoca sgomento
      agli uomini a Dio... al firmamento.
      Dario Motti
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        Scritta da: dax

        Il bue

        Sull'antico strame giace il bue
        placido ruminando

        Pensieroso guarda le nubi passare
        vede ombre che piovono dal cielo,
        come dardi infuocati che bruciano
        la terra silente

        I suoi occhi sembrano dire
        "Io Sono il profondo passato
        le vostre stesse radici"

        Dal frutto delle mie viscere germoglia il grano
        che imbandisce le mense e gli altari

        Dalla mia stessa carne sacrificata
        nasce forza per i vostri figli
        e potenza che crea nuovi universi
        nelle menti dei saggi

        Tornate a me figli ed Io vi donerò la vita
        in abbondanza ve la donerò.
        Dario Motti
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          Primavera

          Arriva la primavera con le sue novità
          si presenta con una leggera brezza
          che scompiglia le foglie cadute d'autunno

          Che s'insinua tra i rami scarni degli alberi
          sollecitando le piccole gemme al risveglio,
          a godere del sole i primi tenui raggi vivificatori

          Risveglia i ruscelli dal loro bozzolo di gelo
          i passeri svolazzano felici nell'aria frizzante,
          nei boschi aria nuova aria di vita di rinascita

          L'eterno rincorrersi delle stagioni

          Suonano le campane nell'aria libera della primavera
          felici rintocchi per ricordare ai distratti uomini
          l'eterna verità, l'eterno risorgere della vita

          L'eterno scardinarsi dai lacci della materia
          l'eterna risurrezione, l'eterno seme
          che muore e rinasce ogni generazione.
          Dario Motti
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            Scritta da: dax

            Stringi i pugni e vai

            Esecrabili siano coloro
            che avvelenano la terra che ci nutre
            l'acqua che ci disseta,
            l'aria che ci sostiene

            Coloro che violentano
            l'infanzia degli uomini e della terra

            Che turlupinano le menti
            con programmi stupidi, illusori

            Che anestetizzano le volontà
            con valanghe di notizie
            inutili d'aberrante stupidità

            Esecrabili siano coloro che dileggiano
            gli antichi amati presepi di gesso
            così cari alla nostra lontana infanzia

            Dove puri ed innocenti c'incamminavamo
            verso il futuro, ignari del feroce divisore
            che silenzioso attentava alle nostre vite

            Ora che nel silenzio e nella solitudine
            sentiamo la vecchiaia allungare il passo

            Il tempo che sfugge tra le dita,
            i ricordi tornano ad allietare la nostra mente:
            le parole del mio vecchio maestro Villa,
            "Dario stringi i pugni e vai".
            Dario Motti
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              Scritta da: dax

              Vita

              La vita è un fuoco,
              che brucia gagliardo

              Solitaria fiamma sconvolge
              nel suo ardere i pensieri,
              le solitarie emozioni

              Gli irredentistici ricordi
              le soavi amorose passioni:
              le violente passioni!

              Vita che trascorri
              veloce, serena, ambigua
              vita vissuta, sciupata

              Vita terrorizzata, annoiata
              vita che rincorre il sesso
              fugace, inappagante
              che insegue i sogni
              gli ideali l'illusioni

              Vita solitaria di poeta illuso
              di bambino abbandonato
              nel grande viaggio della storia.
              Dario Motti
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                Scritta da: dax

                Piante

                Le piante rivestono
                la terra di vita operosa

                Giganti che s'ergono maestose
                sui nostri orizzonti
                che magnanime ci regalano
                l'aria per le corse campestri,
                per i canti serali

                Dove realtà e fantasia
                si mescolano al bosco
                immerso nella luna

                Amiamo le piante,
                che sfamano l'umanità,
                che riscoprono all'uomo
                il sapore del vento

                Che rinfrescano le nostre estati
                accarezzando con le alte foglie
                le nubi bianche del cielo

                Salviamo le piante che ci donano
                come antiche divinità silvestri l'avvenire.
                Dario Motti
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